Entra in contatto:
montanini fidenza 794327349

Calcio Dilettanti

Fidenza, mister Montanini: Spero che la maggior parte del gruppo possa essere confermato. La salvezza resta il nostro obiettivo

Fidenza, mister Montanini: Spero che la maggior parte del gruppo possa essere confermato. La salvezza resta il nostro obiettivo

In una lunga intervista pubblicata sul sito ufficiale del Fidenza (fidenzacalcio.it) il tecnico borghigiano Francesco Montanini ha parlato di presente e futuro, ma anche dei suoi idoli (Franco Baresi) e del "maestro" Zeman. Di seguito un estratto dell'intervista che potrete leggere integralmente sul sito ufficiale del Fidenza.

.

Un allenatore a cui si ispira?

“In generale apprezzo gli allenatori di “poche parole e tanti fatti”. Dal punto di vista tecnico e metodologico mi piace molto Zeman”.

Modulo di gioco preferito?

“Quando ho iniziato sicuramente il 4-3-3. Poi, andando avanti, mi sono reso conto che il modulo più giusto è quello che riesce ad adattarsi meglio ai giocatori e alle loro caratteristiche”.

Squadra preferita?

“Torino”

Calciatore preferito?

“Franco Baresi”

Il campionato della Prima Squadra si è chiuso a quota 37 punti, con una salvezza conquistata alla penultima giornata. Ci ha sempre creduto?

“Sicuramente la stagione è stata positiva, anche se è partita in salita, tra mille difficoltà. Quello che sentivo dire dagli addetti ai lavori era che il Fidenza rientrava tra le più serie candidate alla retrocessione. Invece devo dire che noi ci abbiamo creduto fin dall’inizio, lavorando tantissimo e cercando di imparare anche dagli errori e dalle sconfitte. E alla fine i risultati ci hanno dato ragione. Quella del Fidenza è stata una storia a lieto fine che conferma come nel calcio, anche partendo da una situazione difficile, sia possibile raggiungere l’obiettivo con il lavoro, i sacrifici e la determinazione. Mi piace pensare che questa sia una bella storia non solo per noi che l’abbiamo vissuta in prima persona, ma anche per i ragazzi del settore giovanile, a dimostrazione di quanto sia importante lavorare e non arrendersi mai”.

L’andamento in campionato è stato altalenante. Una partenza sofferta, poi una serie di vittorie alla fine del girone di andata e quindi, nuovamente, qualche difficoltà nella seconda parte della stagione. Le ragioni di questi alti e bassi?

“Penso che siano dipesi in gran parte dal calendario. All’inizio abbiamo affrontato squadre di fascia alta che, in molti casi, ambivano alla promozione. E abbiamo incontrato delle grosse difficoltà, perché erano formazioni con dei valori tecnici importanti e che si allenavano in ambienti professionistici. Fare risultato contro delle realtà così organizzate era quasi impossibile. Poi però, superata questa prima fase, il calendario ci ha messo di fronte a squadre più alla nostra portata. E, a quel punto, c’è stato l’exploit alla fine del girone d’andata, quando abbiamo portato a casa tanti punti grazie a delle ottime prestazioni. Al ritorno non siamo stati capaci di ripeterci. Probabilmente iniziava a sentirsi una certa pressione che non era facile da gestire. Poi, onestamente, anche la fortuna non è stata dalla nostra parte. Se a Imola, dove meritavamo di vincere, avessimo preso i tre punti, ci saremmo salvati con largo anticipo. Ma in fondo il destino del Fidenza è quello di soffrire (ride). Io lo dico sempre “Fidenza fa rima con sofferenza”…. Evidentemente doveva andare così”.

Restando in tema di scelte, una di queste è stata sicuramente quella di valorizzare alcuni ragazzi molto giovani.

“Sì, sono contento di aver dato spazio a dei ragazzi che lo meritavano. Molti di loro mi hanno poi dimostrato sul campo di meritarsi la mia fiducia. E anche se magari hanno commesso qualche errore in campo e non solo, credo che per loro sia stata comunque un’annata molto formativa sia sul piano umano sia sul piano calcistico”.

Obiettivi per la prossima stagione?

“Innanzitutto spero che la maggior parte del gruppo possa essere confermato. Naturalmente, l’auspicio è quello di fare sempre meglio. Quest’anno ci siamo salvati, ma quella che ci aspetta sarà una stagione molto difficile. Con la riforma dei campionati la serie D sarà a tutti gli effetti la quarta serie e questo significa che il livello si alzerà parecchio con l’arrivo di molti giocatori impegnati quest’anno in C2. La nostra idea resta quella di mantenere sostanzialmente la squadra attuale, inserendo due-tre pedine importanti. E poi ci prepariamo, senza paura, a soffrire ancora per raggiungere il nostro obiettivo…la salvezza”.

Commenti
Pubblicitร 
Pubblicitร 
Pubblicitร 

Altri articoli in Calcio Dilettanti