Ultimo appuntamento della stagione con la seguitissima rubrica "Il Gede risponde". L'analisi sull'ultima partita del Parma e sull'ultima giornata del campionato di Serie A firmata dall'ex tecnico del Parma Pietro 'Gedeone' Carmignani. Dalla vittoria di palermo alle strategie pre il futuro dei crociati. ma anche il terzo posto del Milan e la delusione delle tre squadre retrocesse.
Il Parma chiude con una bella vittoria. Risultato giusto?
“Partita strana, era partito bene il Palermo, ma Mirante è stato il protagonista principale. Poi è venuto fuori il Parma grazie al gran gol di Gobbi, su calcio di punizione dopo un preciso schema. Voglio spendere due parole per il pubblico del Barbera perché è stato esemplare nel sostenere la squadra malgrado la retrocessione”.
A campionato finito qual è il bilancio finale della stagione del Parma?
“Il Parma ha chiuso con una buona classifica, anche se a metà campionato in molti pensavano a qualcosa di più, soprattutto dopo l’ottimo girone d’andata. Comunque è stato un buon campionato. Certo, l’appetito vien mangiando, ma non è stato così per il Parma, perché ad un certo punto la squadra si è spenta. Il girone di ritorno è stato salvato dalle ultime partite. Probabilmente la squadra ha mollato mentalmente; forse Donadoni avrebbe dovuto cambiare qualcosa nel periodo più nero. Complessivamente, bravi a tutti: squadra, tecnico e giocatori”.
Il futuro del Parma quale sarà?
“Certi giocatori hanno dimostrato di avere un certo valore, ma ci sono altri giocatori su’ con l’età. In difesa ci sono ottimi elementi, tra cui Mirante, uno dei migliori portieri nelle uscite. Paletta ottimo girone d’andata, da Nazionale. Lucarelli è una sicurezza ed è esperto. Gli esterni vanno bene; in avanti serve più continuità. Bisogna migliorare la squadra indovinando un paio di acquisti giovani. Certo è che l’assenza di Mariga e Galloppa sono state pensati”.
Il prossimo anno ci sarà un altro derby, quello con il Sassuolo…
“Il Sassuolo è una grande realtà, società sana e con possibilità economiche. Sarà una bella serie A con due derby emiliani. Sono convinto che costruiranno una buona squadra. Adesso il Parma si deve proiettare sulla prossima stagione. Resta da capire cosa farà Donadoni, anche se sono convinto che resterà”.
Passiamo al resto del campionato: finale thriller per il Milan?
“Il Siena ha giocato una partita vera, come se fosse una partita di metà campionato, come è giusto che sia. Il Milan si è innervosito subito, anche per il risultato che arrivava da Pescara dove la Fiorentina nha dilagato (sono felice per il ritorno di Giuseppe Rossi). Balotelli è perseguitato dai falli dei difensori. Se il Milan ha vinto la partita lo deve alla forza della disperazione e a certe situazioni; ma non ha mai perso la testa. Il rigore c’era. Gli arbitri fischiano le trattenute in area solo quando il giocatore cade a terra, diversamente non fischiano”.
Grande Udinese, è ancora in Europa…
“Sono una valanga i meriti dell’Udinese, ma anche i demeriti dell’Inter. I friulani non sono più una rivelazione, ma una realtà. Molte società dovrebbero copiare dall’Udinese. Si vede la mano del tecnico, perché la squadra cresce partita dopo partita. Inter messa in campo male, difesa inguardabile; ha chiuso il campionato in maniera assurda, come è stato tutta la stagione. Non credo che la conferma di Stramaccioni sia la cosa più giusta. Comunque non credo che Moratti metterà mano al portafogli e farà follie. In pochi anni l’Inter ha dilaniato tutto quello che aveva costruito nell’era Mourinho. Benitez era un allenatore da tenere. L’Inter dipende troppo dal clan degli argentini. Moratti non deve usare solo la carota, è ora che utilizzi anche il bastone”.
Cosa pensa dell’addio di Mazzarri dal Napoli?
“Ha finito un ciclo, lascia una piazza che lo ama, così un domani potrà anche tornare. Ha bisogno di nuovi stimoli. Il Napoli è maturato molto, ma dopo alcuni anni è probabile che l’allenatore non riesca più ad ottenere il massimo dai suoi giocatori. Mazzarri lascia una piazza eccezionale, sono convinto che il Napoli troverà un allenatore idoneo al suo progetto. Mazzarri alla Roma? I giallorossi hanno un organico per stare tra le prime tre della classifica. Avrebbe una squadra con una gran potenziale. Chi va a Roma trova tanta qualità”.
Quali sono state le sorprese di questo cmapionato?
“Cagliari e Bologna hanno fatto un buon campionato, grandi meriti dei due allenatori. Pioli ha confermato di essere un allenatore semplice e bravo. Il Cagliari ha espresso un bel gioco, forse è mancato qualcosa per le note vicissitudini societarie. Buon campionato anche per la Lazio, ma non ha avuto continuità. Adesso la Coppa Italia, a tratti è stata la prima rivale della Juventus. Il Catania è l’altra squadra che mi ha sorpreso, ma è anche vero che negli ultimi anni ha sempre fatto bene, segno che la società sta lavorando molto bene. Il Torino bel gioco ma risultati un po’ deludenti; si è salvato alla fine.
La delusione?
“Mi ha deluso il Genoa, la ritenevo una squadra con un potenziale superiore. Gruppo rilevante, ma a volte i presidenti incidono molto nelle loro scelte.
Le tre retrocesse cosa lasciano alla serie A?
“Il Palermo paga i 5 cambi dell’allenatore che non ti fanno capire quale sia il reale valore della squadra. Il Pescara si è perso a metà strada. Il Siena ha avuto il grosso handicap della penalizzazione. Comunque, tutte e tre hanno onorato il campionato fino alla fine”.
L’ultima domanda è per la Juventus: il prossimo anno Conte avrà una squadra per provare a vincere la Champions League?
“Sabato ho visto la solita Juve: ha giocato con grande determinazione, con furia agonistica. E’ questo il vero valore di Conte. Questo deve essere lo spirito di una squadra. Questo è lo spirito di un campione, giocare sempre con la stessa intensità, anche quando le partite non valgono nulla. Ora uno-due top player per poter puntare alla Champions e giocare alla pari con i grandi club, anche se non si può competere con gli sceicchi”.