Dalla sala stampa dello stadio “Tardini”, le dichiarazioni a caldo del post Parma-Venezia. (clicca qui per leggere le pagelle).
A rispondere alle domande dei giornalisti presenti in conferenza i due allenatori Fabio Pecchia ed Eusebio Di Francesco, oltre ad Alessandro Vogliacco per i crociati e l’ex Hans Nicolussi Caviglia per i lagunari.
DI FRANCESCO «L’unico peccato è che ci siamo fatti il rigore da soli: abbiamo commesso un’ingenuità. Inviterei tutti a guardare la formazione scesa in campo: non avevamo difensori di ruolo, non avevamo sostituzioni. Devo solo fare i complimenti alla squadra. Abbiamo fatto una prestazione di sacrificio contro una squadra che davanti ha i giocatori migliori. Mi aspettavo il calo nel secondo tempo: anche per i tipi di cambi che fatto fatto sapevo che sarebbero stati più vicini all’area di rigore.
Non ci possiamo permettere queste ingenuità durante la gara se vogliamo recuperare posizioni in classifica. Vedo una squadra viva. Ci sarà anche il mercato per andare a migliorare la situazione: numericamente non abbiamo giocatori.
Come ha calciato Hernani? È illegale calciare così. Non era facile calciare così da 40 metri e Stankovic ha fatto la parata più difficile: poi grande presenza all’interno della gara. È partito un po’ a rilento, ma Filip sta dando grandissima continuità con le sue prestazioni.
Parma remissivo? Voi di Parma vedete le cose critiche del Parma, io guardo la mia squadra e dico che siamo stati bravi noi: la mia squadra l’ha interpreta ala meglio, ha attaccato con continuità, ha palleggiato molto meglio del secondo tempo. Ci siamo abbassati un po’ troppo. Ho lavorato molto a livello tecnico-tattico, non tanto sulla testa, Le motivazioni sono una conseguenza di quello che si fa sul lavoro.».
PECCHIA «Una partita che, dopo il rigore, è stata più difficile. Ci siamo innervositi, irrigiditi: però la squadra mi è piaciuta tantissimo. Continuo a vedere grandissime cose da parte dei ragazzi. Nel momento in cui siamo per quello che siamo vivendo, devo solo fare i complimenti. Un secondo tempo bellissimo, potevamo trovare altri gol. Il Venezia, al di là della classifica, a Torino meritava di vincere e mi sento di sottolinearlo.
Camara? Bello, sono felice. Il mio consulente dentro lo spogliatoio: ha qualità, quando è dentro determina e crea sempre qualche disagio. Già da diverso tempo entra col piglio gioisco, non si tira indietro. Altro giovanissimo: anche lì la gestione è oculata.
L’applauso all tribuna? Ero impegnato a parlare con l’arbitro, aveva tante cose per la testa. Ma ho salutato la tribuna come sempre e ho applaudito il pubblico.
La reazione all’intervallo? Quando trovi una squadra che si chiude bene, il palleggio non è fluido: è chiaro che si complica la situazione. Nel secondo tempo ho fatto scelte tecniche soprattutto per le caratteristiche dei giocatori che erano in campo. La squadra poteva concedere ripartenza, ma ha tenuto il campo, è stata lucida e il portiere ha fatto grandissime parate: questa volta abbiamo preso la porta e il portiere è intervenuto alla grande.
Già da diverse partite la squadra è ordinata, la difesa anche a Genova e a Torino aveva lavorato bene e concesso poco. Sono contento per l’inserimento di Ale (Vogliacco, ndr), ma quello che mio è piaciuto di più è la risposta di tutti: voler fare le cose, saper star dentro e fare quello che sappiamo fare.
Sulla delusione del risultato finale non la vedo così. La cosa che bisogna sottolineare è che giochiamo per vincere, poi c’è il campo. C’è amarezza, poteva finire in maniera diversa. Però la prestazione c’è stata, la squadra ha dimostrato la capacità di stare dentro: bisogna continuare a lavorare».
VOGLIACCO «Vedo un gruppo ambizioso, che ha voglia di crescere: volevamo vincere, non ci siamo riusciti. C’è tutto per fare bene, sono positivo per il prosieguo della stagione.
Sono contento dei miei compagni perché vedevo un grande atteggiamento: tutti volevano la palla. Poi ci possono essere degli errori. Abbiamo subito poco nel primo tempo, non ricordo grosse occasioni del Venezia. Siamo stati bravi comunque a rimanere concentrati, ad andare a riprendere il risultato e per poco non la vincevamo.
Io metto la mia persona a disposizione della squadra, non so se sono un leader o no. Mi dono al 100% della squadra. Sicuramente devo rispettare chi è qua da più tempo. Spero di riuscire a dare tutto quello che posso.
Con Valenti? Bene. Abbiamo parlato molto, sono soddisfatto. Vedo margini di miglioramento. Ho cambiato metodi di allenamento, non giocavo da un po’: ero cotto, in panchina c’è gente valida. Era giusto così.
Non voglio gufarla: però, sono davvero positivo. Oggi sono rimasto impressionato, siamo una squadra propositiva. Ci vuole anche equilibrio. Non è scontato vincere tutte le partite, però ci vuole equilibrio, ci sta qualche passaggio a vuoto.
Ho visto voglia di vincere, gente propositiva. Gli episodi non ci hanno premiato oggi, ma se l’atteggiamento sarà sempre questo ci toglieremo delle soddisfazioni».
NICOLUSSI CAVIGLIA «Cercavamo i tre punti, poi nel secondo tempo ci siamo abbassati un po’ troppo. Punto da tenere stretto vista la situazione di emergenza.
Il ritorno a Parma? Dopo pochi mesi c’era stato l’infortunio, ricordo con piacere la società. Vedo che è una società che lavora sempre bene.
Il Parma è sempre una squadra pericolosa, ha giocatori di qualità nelle transizioni, in mezzo ha tanti giocatori fisici e tecnici che possono metterti in difficoltà. Oggi l’ho vista migliorata dal punto di vista della solidità».