Le impressioni a caldo del coach delle Zebre, Vincenzo Troiani, e del seconda linea della Benetton, con trascorsi a Parma, Francesco Minto
Francesco Minto è tornato a giocare a Parma, da vincente, il che gli è valso un dopo partita dedicato a firmare qualche autografo nei pressi della panchina prima del rientro negli spogliatoi. «E’ stata una grande emozione tornare su un campo dove ho giocato e in una città dove sono stato per degli anni – ammette l’ex Rugby Parma – così come nel riscaldamento vedere quel pubblico e nello staff delle Zebre chi era con me allora. La partita coi Tigers ci ha insegnato che certe volte bisogna pensare solo a portare a casa la partita senza questioni. Loro ci hanno creato difficoltà perché erano aggressivi sui punti, noi volevamo vincere e l’abbiamo fatto con grande determinazione. Abbiamo costruito tanto, siamo stati tante volte nei loro ventidue ma abbiamo raccolto poco».
Il coach della mischia delle Zebre, Vincenzo Troiani, è rammaricato per la sconfitta e punta il dito contro l’indisciplina: «Molta fatica nel primo tempo perché quattordici calci di punizione sono troppi. Nella ripresa sono calati i falli ed è salita la qualità del gioco e forse avremmo meritato qualcosa di più. Non meritiamo di vincere se commettiamo così tanti falli a partita, alcuni dei quali stupidi. In una partita, poi, vanno sommate tante cose: nel primo tempo abbiamo sofferto tanto perché sempre sotto pressione e poi è normale che a un certo punto ti manca la lucidità per fare al meglio certe cose e i dettagli, come successo nel secondo tempo. Treviso è squadra forte che rispetto tantissimo ma penso che se riusciremo a limitare falli e pressione potremo dire la nostra tra una settimana».