Il pilone ex Rugby Parma e Aironi contava di essere in campo nella "sua" Parma: "E' la mia seconda casa, lì ho tanti amici"
E’ una prima ma per qualcuno è una quinta. Zebre – Benetton è una partita strana. E’ la prima volta che s’incontrano pur se si tratta del solito derby italiano di Pro12. La storia che ha portato a ciò è nota, inutile rimembrarla. Per la maggior parte di coloro che sabato alle 15 scenderanno in campo al XXV Aprile si tratta di un déjà vu, che cambi un nome poco importa. E per qualcuno in particolare lo sarà da un’angolatura diversa. Come nel caso di Alberto De Marchi, che fin dal minirugby la Benetton l’ha “combattuta” e che è uno dei transfughi della vecchia colonia di Aironi. Lo sarebbe stato anche per Gonzalo Garcia, capitano in assenza di Bortolami, arrivato quest’anno dalla Marca. Sarebbe perché l’italo-argentino è volato in Argentina per motivi familiari e rientrerà subito dopo Natale ma la sua partita particolare potrebbe essere quella del ritorno. Alberto De Marchi non si aspettava, come tutti, di ritrovarsi nell’altra selezione italiana dopo solamente due anni: «Chiaro che mi aspettavo di rimanere là più a lungo però ad un certo punto son venute a mancare delle certezze. Io la mia decisione l’avevo già presa quando poi c’è stata la soluzione Zebre. A Treviso ho trovato una mentalità diversa: l’atteggiamento è quello di vincere tutte le partite, chiunque ci sia davanti; prima, dispiace dirlo, era più a cercare di non perdere, che è diverso». La particolarità di questa sfida, per lui, non è il derby italiano: «Per Treviso è una partita come un’altra, da vincere. Per me sarà un effetto strano tornare a Parma da avversario, affrontare i miei vecchi compagni e amici: io non vedo l’ora di scendere in campo, ci terrei molto. Vediamo». Perché gli anni alla Rugby Parma a “Dema” sono rimasti dentro: «Parma per me è la seconda casa, ogni volta che posso torno perché sono innamorato di quella città, lì ho molti amici. Tornare a giocare lì e su un campo che ho fatto in tempo a calpestare sarebbe sicuramente emozionante». Purtroppo però, l’emozione gli si strozzerà in gola in quanto Franco Smith non lo ha incluso nella lista gara. Sarà per la prossima. In campo, al XXV aprile nelle file della Benetton vi saranno però tre giocatori che da Parma sono passati: Tommaso Iannone, Simone Favaro e quel Francesco Minto, pupillo dell’allora dt Tiziano Casagrande, che si è ritagliato momenti di gloria nei recenti test match azzurri.