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Sebastien Frey presenta in sala stampa al Tardini il suo libro Istinto Puro

Parma Calcio

Frey: «In campo ero istinto puro. Parma, una piazza per crescere»

Frey: «In campo ero istinto puro. Parma, una piazza per crescere»

L’ex portiere del Parma Sebastien Frey ha presentato allo Stadio Tardini, prima del match con il Genoa, il suo libro “Istinto Puro” e appena arrivato si è capito che il clima era di quelli davvero familiari con la felicità di rivedere i tanti amici in sala stampa: gli ex giocatori Apolloni, Bucci, Giandebiaggi, Apolloni e Zè Maria tra gli altri.

“Direi che “istinto puro” – esordisce Frey – corrisponde a ciò che mi ha sempre rappresentato in campo: sono sempre stato uno molto istintivo. In campo l’istinto è stata sempre una delle mia qualità che mi hanno sempre rappresentato”.
I ricordi prendono subito il sopravvento: “Il periodo di Cannes – continua – nasce da un ragazzo come tanti che ha avuto un sogno: cercare di diventare professionista. Nel momento in cui mi sono reso conto che poteva diventare possibile, ce l’ho messa tutta. Poi c’è sempre un pizzico di fortuna: nel mio esordio col Cannes il portiere si fa male, e io ero lì a 17 anni… Sono sempre stato pronto a giocarmi il posto. A Milan, a Verona, a Parma uguale. A Verona Graziano Battistini venne espulso, proprio qua a Parma”. L’inizio della vera carriera di Seba è iniziata qua, a Parma: “Così mi sono guadagnato il posto” chiosa.
Erano gli anni duemila e la Serie A italiana era ricca di campioni: “Milano è stato un sogno che si è realizzato: arrivare nel calcio vero degli anni Duemila… era il campionato più importante al mondo. Confrontarmi con tutti i più grandi campioni è stato molto affascinante. C’è stato un percorso. Decido di andare via dall’Inter per trovare serenità: tutta la gente pensava che avessi fatto un passo indietro, ma non era così. Parma faceva parte delle “sette sorelle”, un club che non so per quanti anni di fila ha partecipato ai trofei europei. Parma mi ha fatto vedere chi era veramente grazie alla serenità che mi ha dato”.

Poi la crisi della società ducale, la fine dell’era Tanzi e le cessioni dopo una salvezza incredibile: “Io e Gila siamo andati via, costretti, perché la Parmalat era in grave difficoltà. E ogni tanto ci facciamo questa domanda: “Se non fosse stata vicina al fallimento, saremmo andati via?”. Probabilmente no, perché qui c’era tutto. Ma siamo stati costretti. Poi lui al Milan e io a Firenze siamo diventati qualcosa di più grande. Ma questa è una piazza che consiglierei a qualsiasi giovane, perché ti permette di crescere”.
E chissà quanto ha contato lo spareggio salvezza vinto a Bologna in una serata magina: “Lo spareggio di Bologna? Quell’annata è stata come aver vinto uno scudetto: con la Parmalat fuori dai giochi avremmo potuto mettere in mora la società. Io ero il capitano insieme a Beppe Cardone, abbiamo fatto una riunione straordinaria. Le strade erano due: mettere in mora e far fallire una società che ci aveva dato tanto oppure finire da dove si era iniziato. Per noi era importante lasciare il Parma dove lo avevamo trovato: in Serie A”. Il resto è storia e Federico Calabrese, co-autore con Frey, aggiunge alcuni dettagli sulla nascita del libro: “Tutto è nato da un’intervista, dalla quale avevo percepito la sua voglia di raccontarsi. Anche fuori dal campo. Abbiamo parlato di tutto: è stato importante, sia per lui sia per me. È stato un bel viaggio: ogni stagione calcistica per Seba è stata una sfida, che poi ha vinto dimostrando di essere uno dei portieri più forti della sua generazione”.

In conclusione un passaggio sugli eventi drammatici di fronte a cui la vita ti mette, senza preavviso: “A febbraio 2019 ho avuto una febbre che non passava, con convulsioni: mi ritrovavo ad affrontare la prova più difficile della mia vita. Sono stato in terapia intensiva per una settimana e non capivo cosa stesse succedendo. Dopo una settimana si sono accorti che avevo una malattia autoimmune: arrivato a casa, pensavo che il peggio fosse passato e invece ho perso l’uso delle gambe. Non c’era un perché: per un soffio può finire tutto. La fortuna è che ho avuto al fianco persone che non mi hanno abbandonato, ed è passato tutto. E ora ne parlo col sorriso».

Appuntamento con Sébastien Frey, domani martedì 5 novembre, a Parmatalk.

Sebastien Frey in sala stampa al Tardini per la presentazione del suo libro Istinto Puro

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