Il “Tardini” non è più amico: il fattore casalingo non gioca, ancora una volta, a favore del Parma che subisce la terza sconfitta su sei uscite davanti al pubblico di casa.
Dopo Udinese e Cagliari, anche il Genoa (ultimo alla vigilia con soli 6 punti) espugna lo stadio dei crociati: decisivo Pinamonti all’80’. Gol legittimato dagli ospiti dopo una ripresa in cui hanno dominato la scena: più affamati, con le idee chiare (nonostante la fitta nebbia) e con la determinazione giusta per salvare la panchina al proprio allenatore. I ragazzi di Gilardino – orfani di Malinovskyi, Messias, Gollini, Vitinha, De Winter, Ekuban, Ankeye e Norton-Cuffy – sono riusciti nell’impresa, ma di fronte al Parma di stasera non è stato un compito poi così difficile. In casa dei crociati bisogna iniziare a farsi delle domande: la vittoria manca dal 24 agosto, la classifica langue e gli scontri diretti saranno tutti da ribaltare nel ritorno.
LE SCELTE Dieci undicesimi del Parma sono quelli scesi in campo a Torino: l’unica novità è il rientro di Valeri, a sinistra, con conseguente spostamento, a destra, di Coulibaly; a farne le spese è Hainaut. Anche il Genoa, privo di numerosi elementi, è quello che ci si attende: Zanoli vince l’unico ballottaggio della vigilia con Sabelli.
AHI PARMA! Dopo un buon inizio di partita dei Crociati, che spaventano Leali con un colpo di testa ravvicinato di Sohm (alto), al quarto d’ora cala il gelo: in una percussione palla al piede Bernabé frena bruscamente la sua corsa, si tocca l’adduttore destro e scoppia in lacrime. Compagni e avversari subito da lui a consolarlo, ma è inevitabile che la sua partita finisca anzitempo, anche perché non riuscirà a uscire sulle sue gambe: dentro il 2005 Haj Mohamed, che ha già una palla gol al 23’, quando Bonny apre il gioco verso di lui sulla destra, ma il tiro è troppo strozzato e si spegne sul fondo. Al 26’ da un’imbucata perfetta di Sohm per Man, Vogliacco e Leali combinano una frittata: il retropasaggio del difensore prende in controtempo il portiere, che recupera il pallone di mani con un tuffo “falloso”, meritevole del giallo e di una punizione indiretta dentro l’area, che Mihaila calcerà di pochissimo a lato.
La partita cala notevolmente di ritmo, fioccano i primi cartellini gialli e, causa le prime basse temperature serali, i medici sociali devono fare più scatti dei giocatori in campo. Così si arriva senza sussulti al 3’ e ultimo di recupero, quando Suzuki si mette in evidenza con una parata plastica a disinnescare il tiro “a foglia morta” di Frendrup, destinato al palo già lontano.
DOMINIO GENOANO La ripresa ricomincia con due cambi per i ducali: fuori due ammoniti, Keita e Haj Mohamed (claudicante dopo uno scontro con Vogliacco), dentro Almqvist ed Estévez. Il Genoa non cambia assetto e riparte all’0attacco: già dopo 2’ Suzuki deve alzare sopra la traversa il colpo di testa di Thorsby. Il neoentrato Estévez porta un pericolo, con un tiro da lontano, all’8’, ma gli ospiti sembrano più convinti nella ripresa e al 13’ creano una doppia clamorosa per segnare. La difesa crociata scala male a sinistra, Zanoli calcia fortissimo e colpisce in pieno il palo: sulla ribattuta, Pinamonti sembra pronto a esultare, ma Delprato anche stasera s’immola e salva il clean sheet. L’effetto Estévez sembra dar un po’ di colore alle idee “annebbiate” del Parma: a metà secondo tempo un suo cross smarca sotto porta Charpentier che, però, viene anticipato da Vasquez. Ma è poco dopo ancora la squadra ligure ad avere un ghiotta chance: Ekhator brucia Valeri, scattando sul filo del fuorigioco, e segna ma il guardalinee Costanzo alza la bandierina e vanifica la gioia del classe 2006. Il gol è nell’aria e il Genoa lo trova, con merito, al 35’: recupero palla a metà campo e transizione positiva che porta Ekhator a concludere, Suzuki a respingere e Pinamonti a insaccare lo 0-1.
Pecchia si gioca la carta Benedyczak (ai box dal 27 aprile) per raggiungere un insperato pareggio. Ma non ci riuscirà. Arriva il terzo ko davanti al pubblico amico (tutti nelle ultime 4 partite), che al termine della partita fa scattare i fischi della Nord.
PARMA – GENOA 0-1
Reti: st 35’ Pinamonti
PARMA (4-2-3-1): Suzuki; Coulibaly, Delprato, Balogh, Valeri; Keita (1’ st Estévez), Bernabé (17’ pt Haj Mohamed; 1’ st Almqvist); Man, Sohm, Mihaila (37’ st Benedyczak); Bonny (19’ st Charpentier).
A disposizione: Chichizola, Corvi, Osorio, Hainaut, Cancellieri, Camara, Leoni, Di Chiara.
All. Pecchia.
GENOA (3-5-2): Leali; Vogliacco, Vasquez, Matturro; Zanoli (28’ st Sabelli), Thorsby, Badelj (40’ st Masini), Frendrup, Martin (28’ st Ahanor); Ekhator (40’ st Balotelli), Pinamonti.
A disposizione: Sommariva, Stolz, Bohinen, Pereiro, Miretti, Marcandalli, Kassa, Accornero, Melegoni. All. Gilardino.
Arbitro: sig. Marco Guida di Torre Annunziata.
Assistenti: sig. Costanzo di Orvieto e sig. Yoshikawa di Roma 1.
Quarto ufficiale: sig. Perri di Roma 1.
VAR e AVAR: sig. Mazzoleni di Bergamo e sig. Pairetto di Nichelino.
Note: stadio “Ennio Tardini” di Parma, spettatori 16.151 (di cui 13.151 abbonati, 56 ospiti) per un incasso di 175.696,09 euro. Ammoniti: al 27’ st Leali (G), al 14’ st Ekathor (G) per comportamento non regolamentare, al 36’ pt Keita (P), al 41’ pt Haj Mohamed (P), al 9’ st Zanoli (G), al 37’ st Vasquez (G), al 46’ st Balotelli (G) per gioco falloso. Corner: 2-7 (1-5). Recupero: 3’ pt, 4’ st.