Con i suoi 83’ disputati Antoine Hainaut è, per distacco, il giocatore (di movimento) meno impiegato nel Parma in questa Serie B.
Si fa prima a riepilogare le sue sparute presenze stagionali che non a contarne le assenze, tra mancate convocazioni (8) e panchine (21): escludendo dai conti i 109’ (in due gettoni) collezionati in Coppa Italia, per il 22enne transalpino sono state appena 3 le apparizioni in campionato. E il minutaggio è stato finalmente incrementato grazie ai 60’ di gioco, tondi tondi, di Bolzano, dopo un periodo da desaparecido. Purtroppo per lui, la precoce doppia ammonizione di Cosenza – racimolata tra il 4’ e il 6’ di gioco – ha inesorabilmente finito per farlo scivolare in fondo alle gerarchie di Pecchia, che proprio da quella trasferta calabrese del 12 dicembre sarebbe tornato con una convinzione in più, di nome Wylan Cyprien. Francese pure lui, ma più esperto e più centrocampista rispetto ad Hainaut, che l’allenatore ducale preferisce schierare da terzino destro e non da mediano, posizione nella quale ha potuto esprimersi soltanto negli ultimi 16’ minuti di Venezia alla 9ª d’andata. Un momento “sliding doors” – o, come si direbbe dalle loro parti, les portes du destin – dove è bastato un piccolo episodio per cambiare il corso degli eventi: Wylan rilanciato (519’ e 13 presenze nelle successive 16), Antoine dimenticato.
Al “Druso” però, 112 giorni dopo l’ultima volta, si sono riaperte le porte del campo per l’ex Boulogne che, così come nella sfortunata partita ai piedi della Sila, si è dovuto accontentare di correre sulla fascia di solito presieduta da capitan Delprato. L’esperimento dell’Hainaut-fluidificante – che in questa stagione aveva dato una prima buona risposta nella prestazione da 53’ degli ottavi di Coppa contro la blasonata Fiorentina – è stato riproposto, un po’ a sorpresa, in Alto Adige: il numero 20 crociato, alla sua 20ª presenza ufficiale col Parma, non si è fatto trovare impreparato e ha avuto modo di aggiornare le proprie esigue statistiche stagionali, tutte comunque positive. Il biondo centrocampista dell’Alta Francia è arrivato a completare il suo 41° passaggio corretto sui 48 provati, tutti corti e molti (19) in avanti: solo 9 sono stati fatti all’indietro, segno della sua tendenza ad attaccare la profondità, tanto che una delle occasioni da gol create ha portato la sua firma con un tiro dalla distanza che ha centrato la porta (il primo in stagione, dopo uno precedente terminato fuori a Venezia). E anche in fase difensiva Hainaut ha dato prova di cavarsela bene: è vero che ha giocato poco, ma dei 7 duelli ingaggiati in campionato ne ha già vinti il 72% (2 aerei e 3 a terra), recuperato 8 palloni e perfezionato 2 intercetti.
Dati che ispirano fiducia per un ragazzo che la fiducia se la vuole conquistare. Acquistato per la cifra di 300 mila euro nel gennaio 2022 dalla squadra più vicina alla sua città di Arras, il Boulogne-sur-Mer (dove era rimasto a maturare fino al termine di quella stagione di Championnat National), Hainaut a Parma deve ancora dimostrare il suo potenziale – il cui zenit fin qui è stato raggiunto nell’amichevole estiva contro il Sassuolo, decisa da un suo bel gol – e pure lui, fedele al «Tutti dentro» professato dal club, scalpita per trovare un’altra occasione. Magari, a partita in corso, già contro lo Spezia: in difesa o a centrocampo per lui non farà differenza, basta giocare. Ça va sans dire.