Battuti 4-0 dall'Unipol Bologna, i ducali escono anche dalla Coppa Italia. Christian Leoni il migliore nel box. Si chiude una stagione con diverse ombre ed una leggera attenuante.
Il Cariparma va in ferie. Dopo il campionato finisce anzitempo anche la Coppa Italia. Nella bella contro la Fortitudo Bologna che garantiva la possibilità di incrociare Nettuno nell’ultimo atto della seconda fase prima della finale, i ducali non sono riusciti a toccare il piatto di casa base nemmeno una volta contro il partente Cillo (10so, 4bv) ed i rilievi D’Angelo e Pugliese. Solo cinque le valide messe a segno dall’attacco parmigiano contro le sette dei bolognesi. Gerali si è affidato ad un Burlea (5rl, 5bv, 4bb) che non aveva dimostrato di essere in gran forma in questo periodo ed al secondo il rumeno ha un passaggio a vuoto che condanna il Cariparma. Dopo un singolo ed una base ecco il fuoricampo di De Donno a mettere il sigillo alla partita. Grifantini entra al quinto ma ormai è troppo tardi.
Bologna segna il quarto ed ultimo punto all’ottavo grazie ad una volata di sacrificio di Sabbatani con basi piene. La Coppa Italia ha messo in mostra un Leoni su tutti: ieri sera il giocatore cresciuto nel Sala Baganza ha chiuso a 2/3 concludendo la manifestazione con una media battuta che sfiora i .500. Passa così in archivio una stagione che ha visto un Cariparma mai in lotta per i playoff. Vero che la squadra è stata ulteriormente ringiovanita con l’innesto pressoché in pianta stabile di Poma e Giannetti e che le sue quotazioni non erano altissime, ma non si può nemmeno dire che fosse una squadra inesperta.
Ci si poteva attendere una perdita di consistenza nel box e quindi dovevano essere gli stranieri, anche sul monte, a dare un apporto importante. Purtroppo l’apporto lo ha dato il solo Marval che è andato anche oltre le aspettative. Machado aveva già qualche problema fisico e non era mai stato un battitore con una media altisonante: poteva essere comunque sufficiente ma l’ex Mlb ha chiuso con l’imbarazzante media battuta di .183. L’ultimo di una serie. La scommessa Salazar, poi, è stata persa. Sanchez, come dargli torto, ha preferito i soldi messicani ed è arrivato quando purtroppo il recupero era finito nel novero delle imprese impossibili. Aggiungiamoci poi l’infortunio che ha costretto Grifantini a saltare il primo mese di campionato, idem Zileri e poi Bertagnon nel finale. Attenuanti, queste degli infortuni, ma niente di più.
Parma aveva comunque un buco nella parte centrale del line up considerando anche che ogni anno si aspetta la consacrazione di Sambucci e che Scalera manca ancora di continuità. Le statistiche vanno lette per bene e non sono sempre oro colato ma non mentono. Anche Nettuno non ha chiuso con una media battuta degna di nota (.251 praticamente identica a quella dei ducali) ma tutte e quattro le semifinaliste hanno terminato la regular season con una media pgl inferiore ai 3 (contro i 4.86 dei ducali). Si aggiunga poi che quella del Cariparma è stata la seconda peggior difesa del campionato (ben 70 errori). Vincere è difficile e non sempre si può andare ai playoff, il Rimini milionario ne è un esempio lampante. Parma è piazza importante e lottare ai vertici è quasi un obbligo. Quasi. Perché vi sono altri punti importanti da non sottovalutare.