Le pagelle di Parma-Catanzaro (clicca qui), firmate dal giornalista Lorenzo Fava, presentano tante insufficienze al termine del primo ko interno della stagione.
Le disattenzioni difensive sul primo (Di Chiara e Circati, in primis, e Delprato, poi) e sul secondo gol (Valenti) spianano la strada al Catanzaro e mettono dietro la lavagna tutta la linea difensiva gialloblù. Man è il più ispirato di un attacco che non punge; fanno un po’ meglio i subentrati nella ripresa. E stavolta non convincono le scelte di mister Pecchia.
CHICHIZOLA 6 Trafitto a freddo dopo 11’ e al 38’ deve raccogliere da dentro la porta anche il secondo pallone del pomeriggio. Tra i due gol incassati, solo un’uscita bassa coi tempi giusti; poi, una più incerta a inizio ripresa, sulla quale viene aiutato da Hernani. Per il resto non si sporca mai i guantoni.
DELPRATO 5,5 Corresponsabile in occasione dello 0-1: si dimentica di stringere la diagonale e Biasci passa nel mezzo tra lui e Circati. Per il resto, contiene a dovere Vandeputte, meno insidioso del solito. Gioca gli ultimi 15’ da centrale, come non gli capitava dalla 16ª giornata.
CIRCATI 5 Attratto solo dal pallone messo in mezzo da Situm: Biasci gli sbuca alle spalle e deposita in gol. Un’unica distrazione, ma che costa cara perché spiana la strada al Catanzaro.
VALENTI 5,5 Perde il duello aereo con Antonini che stacca più di lui e spedisce la palla in fondo al sacco per lo 0-2. Si vede dalla corsa “pesante” che ancora non è al pari della condizione dei compagni. Forse non era la partita migliore per tornare in campo 365 giorni dopo il grave infortunio. Si fa quel che si può.
(27’ st) Ansaldi 6 Riappare al “Tardini” a 128 giorni di distanza (ultimi 45’ in casa contro il Modena). Si prende la fascia destra e mette subito un invitante traversone basso.
DI CHIARA 5 Lascia quel paio di metri abbondanti che permettono a Situm di realizzare, indisturbato, l’assist dello 0-1. In fase offensiva la sua presenza latita, confermando il periodo di forma non brillante. Floppino I.
ESTÉVEZ 6 È il solito Estévez: cuore, polmoni e cervello. Corre un po’ ovunque e le prende pressoché tutte di testa a metà campo. Ma oggi è predicatore nel deserto.
HERNANI 5,5 L’avvio di gara è un po’ “abbacchiato”. Al 36’ si fa notare per una volée dal limite su cui Verna fu muro (forse anche con un po’ di braccio). A inizio ripresa aiuta a Chichizola con un ripiegamento difensivo e prova a suonare la carica con una botta da lontano, poco prima di essere sostituito.
(16’ st) Sohm 6 Gli bastano 300” per entrare in partita: spacca la traversa con una staffilata sulla quale Fulignati non sarebbe mai arrivato. Apprezzabile l’atteggiamento, nonostante lo scarso impiego delle ultime giornate (soli 44’ in tutto marzo).
MAN 6 Se il diretto concorrente Veroli fosse un vigile, lo multerebbe per eccesso di velocità. Partenza sprint con due buone chance nei primi 20’, ma cala alla distanza. Torna a farsi vedere, sulla fascia sinistra, nel recupero: Fulignati compie una seconda parata decisiva su di lui. Nella ripresa trafiggerebbe il portiere, ma Veroli allontana il pallone sulla linea.
(27’ st) Camara 5,5 Una grande occasione per accorciare le distanze, ma Fulignati è in giornata di grazia. Per il resto tanta confusione.
BERNABÉ 5 Dovrebbe essere il faro della squadra e invece la sua lampadina non si accende mai. Imbottigliato in mezzo al traffico giallorosso, non riesce a prendersi la scena. Anzi, lo si nota per i troppi errori di misura che lo rendono tra i peggiori in campo. Floppino II.
BENEDYCZAK 5 Dopo 27’ alla ricerca di se stesso, esce dal guscio e ci prova con un terra-aria dal limite che finisce alto. È anche il suo unico spunto della partita: poco, anzi pochissimo per un attaccante. Ombra.
(16’ st) Partipilo 6 Filtrante “a freddo” per Sohm, che centra il montante; tiro a giro che impegna Fulignati alla parata più difficile del pomeriggio. A vederlo così non ci si spiega il perché di un minutaggio così basso.
BONNY 5,5 Non una prestazione dominante come suo solito, ma con un paio di spunti per Man: “visionario” quello in verticale che imbuca il rumeno al 18’. È caparbio a recuperarne l’ultimo pallone del primo tempo e a servirlo ancora al numero 98, che sbatte su Fulignati.
(1’ st) Charpentier 6 Entra per dare la scossa e in soli 7 minuti calcia pericolosamente (fuori) verso la porta giallorossa per ben due volte.
All. PECCHIA 5 La formazione è più o meno la solita, ma la mossa di inserire Valenti – al netto dell’emergenza difensiva – non paga. È vero che le scelte erano poche, ma si sarebbero potute prendere in considerazioni altre soluzioni, soprattutto sugli esterni (Hainaut e Zagaritis). I cambi danno maggiore verve a una squadra, forse, scesa in campo con la pancia piena. Inspiegabile il mancato utilizzo nel finale di Čolak, a maggior ragione con la doppia inferiorità.