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Salsomaggiore: il Csi conferma presidente Massimo Achini

Salsomaggiore: il Csi conferma presidente Massimo Achini

Lo scorso week end a Salsomaggiore il Consiglio Nazionale del CSI si è riunito per l’Assemblea Nazionale durante la quale gli oltre 400 delegati, provenienti da tutto il territorio italiano, hanno eletto i 32 membri del Consiglio Nazionale …

… e rieletto Massimo Achini, quale Presidente Nazionale dell’Associazione per il quadrienno 2012-2016. con il 93 % dei voti espressi dei delegati.

La mission del neo rieletto Massimo Achini, membro della Giunta del Coni, è di vivere i prossimi quattro anni all’insegna di un sogno da realizzare: aprire una società sportiva in ogni parrocchia d’Italia. E a portare avanti questo ambizioso progetto non sarà solo: il mondo sportivo e le istituzioni hanno accolto il suo appello, in coerenza con lo slogan scelto per l’Assemblea “Giocare per Credere”, intervenendo entusiasti in questa due giorni in cui si sono create le prima basi all’insegna del reciproco scambio.

“Il CSI di fronte alla crisi del nostro tempo vuole reagire pensando ad una grande stagione di sviluppo di tutta l’Associazione. – ha affermato il neo Presidente Massimo Achini – Vogliamo portare lo sport dappertutto e tra tutti i ragazzi perché siamo convinti che sia un immenso bene educativo. Per noi è naturale indicare come priorità delle priorità l’ambiziosa sfida di dare vita ad un gruppo sportivo in ciascuna delle 26 mila parrocchie del paese. È una sfida grande, immensa. Ma il CSI è in grado di vincerla. Lo sport in oratorio non rappresenta il passato ma il presente e il futuro del sistema sportivo italiano e rappresenta un patrimonio di inestimabile valore educativo per tutto il Paese. Non solo; la parrocchia che ha un gruppo sportivo al suo interno è una parrocchia che ha ” una marcia in più…”.

Il programma presentato da Achini e approvato all’unanimità da tutta l’assemblea prevede grandi sfide: dal valorizzare le società sportive, al rilancio dell’attività giovanile, ad una presenza più incisiva nel mondo del welfare e della promozione sociale, al dare vita al più grande movimento di giovani dirigenti sportivi, al rafforzare la collaborazione con il mondo delle federazioni e dello sport professionistico. Il presidente ha detto con chiarezza che si punta a dare vita al CSI migliore di tutti i tempi. “Per farlo la parola chiave è quella di creare e ricreare alleanze – ha dichiarato con convinzione Achini. Da soli non possiamo realizzare grandi cose. Abbiamo bisogno di fare squadra con tutti coloro che nel mondo dello sport, della Chiesa, della società, delle istituzioni hanno a cuore lo sport come strumento di educazione alla vita. Per il CSI si apre una stagione di grandi alleanze per fare grandi cose e per vincere la sfida educativa del nostro tempo”.

Ha affermato Riccardo Agabio, vicepresidente vicario Coni – “Grande obiettivo entrare nelle 26 mila parrocchie, senza ambizioni di creare alta qualità sportiva, ma essere riferimento, punti di incontro dove giovani traggano beneficio attraverso il movimento, ed acquistino un’educazione specifica, con valori morali di cui tutto lo sport si fa paladino. Il Csi ha una struttura fantastica e può riuscire in questo. Il Coni lo sosterrà sempre”.

Don Mario Lusek, Direttore Ufficio Nazionale CEI Pastorale del tempo libero turismo sport e prossimo a vestire la tuta azzurra come cappellano olimpico del Team Italia a Londra 2012, ha ribadito: ”C’è familiarità con il Csi perché è una grande associazione che si impegna nel sociale e nell’ecclesiale. Il Csi è infatti pietra viva nell’edificio della Chiesa. Ripone grande attenzione allo sport, spazio importante nella vita di un ragazzo e di un uomo. “Un gruppo sportivo in ogni parrocchia” significa avere un Vangelo da vivere, giocando con qualcosa di Altissimo, ripartendo da Dio. La Cei è stimolata a concorrere verso questa strada. Ci interessa esserci! E che questo cammino continui”.

Alle sue parole hanno fatto eco quelle di Andrea Zorzi, ex atleta e giornalista: ”Il valore straordinario che possiede il Csi è dato dalla sua presenza capillare nel territorio, dalla grande disponibilità a sacrificarsi verso gli altri e dall’avere una rete di contatti da pochi posseduta. Non è una scatola vuota, ha grande sostanza e davvero un enorme patrimonio, caratteristiche fondamentali in un momento in cui alcune discipline stanno pagando il conto per comportamenti che non sono soddisfacenti. Sono qui per dare la mia disponibilità a collaborare sempre con il Csi”.

Anche Don Marco Mori, Presidente Forum oratori italiani ha portato il suo contributo: ”Ringrazio il Csi di questo programma che aiuta le parrocchie a configurarsi dal punto di vista pastorale, questo vuol dire “educare”. Questa campagna aiuterà gli oratori a rigenerarsi, a ristrutturarsi a prender vita. E’ una sfida importante che ha bisogno di alleati e dalle pastorali giovanili e dal Foi la avrà. E’ importante la concretezza di questa proposta. Il senso di appartenenza è fondamentale e lo sport è importantissimo in questo ambito. Una parrocchia ha bisogno di avere dei soggetti tenuti uniti insieme dallo sport perché il Vangelo passa lì, se la parrocchia vuole bene ai giovani, attraverso il gioco organizzato e strutturato crea legami umani che aiutano i ragazzi a crescere.

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