Parma Calcio
Pecchia: «Contro l’Ascoli con la stessa umiltà di Sant’Ilario»
La prima partita del 2024 si avvicina e con essa la conferenza stampa di presentazione tenuta da Pecchia al centro sportivo “Mutti Training Center” di Collecchio.
Il tecnico di Formia ha inquadrato il match dei Crociati, che ospiteranno fra le mura amiche l’Ascoli. Una squadra «da non sottovalutare», al di là che il Parma faccia la parte del leone o della gazzella nella savana che è la Serie B. Anzi, Pecchia ha affermato di voler vedere una squadra che mantenga un profilo umile «come quello del proprio patrono, Sant’Ilario, che andava in giro a piedi scalzi». L’Ascoli e il “cacciatore” Castori, contro il quale Pecchia ha una media punti di 1,00 a partita (1 vittoria, 3 pareggi e 2 sconfitte), sono lì, pronti all’agguato.
Di seguito, vi riproponiamo le dichiarazioni di mister Pecchia durante la conferenza stampa, dove era presente per SportParma il giornalista Lorenzo Fava.
LEONE O GAZZELLA «Mi sembrerebbe più opportuno avvicinare la nostra storia a Sant’Ilario. Noi dovremo consolidare la nostra identità e mantenere l’umiltà, tipica del patrono di Parma Sant’Ilario, che andava a piedi scalzo… L’Ascoli una trappola? Capita se si sottovaluta qualcosa… Noi abbiamo giocato bene, commesso errori, ma mai sottovalutato. ho grandissima considerazione non solo dell’allenatore che è uno che sa quel che fa. L’Ascoli rappresenta l’essenza della Serie B. Anche nel tipo di gioco, che non fanno giocare, bisogna saperli affrontare».
IL RAPPORTO CON CASTORI «Con Fabrizio ho un grandissimo rapporto. La filosofia e lo stile di come vuole far giocare. Dalla sua parte ha l’esperienza di come gestire i momenti. Al di là del rapporto con Castori, da un punto di vista tecnico noi dovremo fare le cose con una velocità e con una qualità al massimo del nostro potenziale».
GIORNO PER GIORNO «La quotidianità passa dalla preparazione alla partita di domani. Dire quale partita sia più semplice per me è un errore. Ogni partita nasconde delle insidie. Più si va avanti e più le partite sono di meno, si restringono i tempo. Non voglio vedere oltre Ascoli».
I RINNOVI «Loro sono giovani, ma io ho qualche anno in più… Per Bonny sono contento, ma c’è da sottolineare la politica del club: abbiamo una squadra di tantissimi giovani. Fa parte del lavoro del club».
DOPO LA SOSTA «C’è voglia di tornare a giocare. A parte nei primi giorni, dove c’era stato un maggiore adattamento, nell’ultima settimana ho visto una squadra più dentro anche nei ritmi. La squadra è tutta a disposizione a parte Cristian Ansaldi».
ASCOLI CAMBIATO «Rispetto all’andata è cambiato l’allenatore: ora è uno stile di gioco completamente diverso. Dovremo essere alla pari sui duelli, rimbalzi, palle sporche, cioè tutto quello che non è chiaro: lì dovremo essere a livello dell’Ascoli».
LE VACANZE «La sosta è stata salutare, anche perché qualcuno era arrivato al limite… Poi le vacanze sono vacanze e ognuno è libero di festeggiare. Io ora posso pensare allo stato d’animo dei miei: l’Ascoli io non la vedo tanto in difficoltà, è vero che ha pareggiato col Cittadella, ma è in una buona condizione. Non m’inganna il risultato».
LA FISICITÀ AVVERSARIA «Ascoli è una squadra molto fisica. Il nostro dovrà essere un palleggio molto più veloce e molto più dinamico, se vogliamo cercare spazi per trovare la via del gol».
ANSALDI «Ansaldi è fuori per un problema».
PECCHIA, SCADENZA 2025 «Il nostro è un percorso che è partito da lontano: ci vogliamo meritare il dolce di Sant’Ilario. C’è voglia di migliorarsi, il campo dovrà dire se saremo in grado di mantenere questo tipo di classifica. Il campo lo dirà. Noi vogliamo lavorare e c’è voglia di farlo».
IL FUTURO DEL MISTER «Fino a quando non mi cacciano io sto bene qua. Il percorso, al di là della presenza di Pecchia, è partito con Krause: Marescs, Iachini, ora c’è Pecchia. La filosofia del club deve andare oltre il momento. Dietro c’è una storia, una città, i tifosi…».