L’iride risplende su Fano e oscura gli avversari. Mark Cavendish, dimentica lividi, dolori e polemiche della caduta di martedì e timbra la seconda vittoria in questo Giro (con dedica alla sua neonata bimba Delilah Grace, poi con lui sul palco) battendo in volata l’australiano e maglia rossa Matthew Goss e l’aretino Daniele Bennati, al termine di una tappa che si è rivelata meno facile del previsto.

Il gpm, seppur di 4a categoria, e i “mangia e bevi” posizionati negli ultimi 30 km hanno scombussolato i piani di tanti corridori, soprattutto di Hushovd, Farrar e Ferrari, che ne hanno fatto le spese sotto l’impulso della Liquigas (che voleva solo tenere davanti Basso), che a quel punto, ripreso anche l’ultimo dei 4 fuggitivi di giornata (De Marchi dell’Androni), ha lasciato l’incombenza del lavoro a Sky e Greenedge per lo sprint finale.

Se Navardauskas ha mantenuto la maglia rosa, continuando a vivere la sua piccola favola, il coriaceo Phinney invece ha vissuto l’ennesima brutta disavventura, cadendo poco prima del gpm di Gabicce Monte e pagando alla fine un dazio salatissimo che gli costerà più di 12’ di ritardo e di conseguenza la perdita della maglia bianca di miglior giovane.

Da segnalare che durante le operazioni del “podio-firma” Mark Cavendish ha ricevuto per mano di Corrado Cavazzini e Vittorio Adorni il premio “Sport e Civiltà 2011” dei Veterani dello Sport di Parma che non era potuto venire a ritirare durante la tradizionale serata novembrina al Teatro Regio perché partito in gran segreto per la sua luna di miele.

Domani il Giro affronterà la prima frazione nervosa, interamente sulle montagne marchigiane, che aprirà un week-end che potrebbe dare i primi importanti giudizi: si va da Urbino a Porto Sant’Elpidio, ma i corridori prima di vedere il mare correranno 210 km impegnativi con la possibilità di vedere una nuova maglia rosa a fine tappa.

Quattro gpm che potrebbero essere indigesti a tanti big: Cingoli (6,4 km con punte al 13%), Passo Cappella (di 2a categoria, 772 metri, punte al 16%, con l’ultima parte di salita su strade bianche), Montelupone (4,6 km con punte oltre il 15%) ed infine lo strappo di Montegranaro (1,2 km al 13,8% medio e punte al 18%), posizionato ai -35 km, prima degli ultimissimi “su e giù” in vista del traguardo.

Sms Malori:

“Oggi tappa veloce in cui il pubblico dell’Emilia Romagna ha risposto benissimo al richiamo del Giro d’Italia, c’era davvero un sacco di gente sulle strade. Il finale della tappa, non semplice a livello altimetrico, è stato un po’ sottovalutato e domani si inizia con le prime salite…e con le prime imprecazioni!! Ciaociao a tutti!!”

Ordine d’arrivo – 5a tappa Modena-Fano 209 km

Classifica generale dopo 5 tappe