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Parma Calcio

La festa continua anche in Coppa Italia: poker Parma a Lecce

La festa continua anche in Coppa Italia: poker Parma a Lecce

Il Parma sa solo vincere: un 4-2 da sballo al Via del Mare spalanca le porte degli ottavi di finale di Coppa Italia (contro la Fiorentina).

Il Lecce dell’ex D’Aversa (quarta sconfitta nelle ultime 6 gare) va sotto di due reti nel primo tempo (reti di Sohm e Bonny) ma poi la riprende nella ripresa con Piccoli e Strefezza. Ma la chiave che accende la festa, sotto gli occhi di Krause (in tribuna) la trova Man nei cinque minuti di recupero, prima propiziando l’autogol di Pongracic e poi segnando il rigore definitivo.
La differenza di categoria c’è ma non si vede, almeno per un tempo (il primo). Se questa era una prova di maturità (come aveva detto Pecchia alla vigilia), l’esame è stato superato a pieni voti, malgrado le incertezze del secondo tempo.  

MINI TURNOVER – Mini turnover per D’Aversa e Pecchia: rispetto all’ultima gara di campionato il primo ne cambia nove, il secondo sei. 4-3-3 per il Lecce (Brancolini e Berischa debuttanti), 4-2-3-1 per il Parma. Le novità gialloblù sono nelle scelte dei ruoli: Hainaut gioca a destra, Benedyczak fa la punta, Bonny il trequartista e Sohm agisce in mediana. 

SOHM-BONNY, CHE SPETTACOLO  La sventola dal limite dell’area dell’ex Sansone dopo soli 28 secondi (fuori di un niente) fa immaginare un altro primo tempo rispetto a quanto poi succederà nei minuti a seguire. Sì, perché scampato il pericolo iniziale, il Parma comincia a fare il suo gioco qualitativo e in costante pressing alto. E al 9’ arriva il gol del vantaggio: Hainaut ruba palla a Gallo sulla destra e crossa basso per Sohm che calcia di prima intenzione sul primo palo e sorprende Brancolini (0-1). Parma in vantaggio. Passano altri 9 minuti e Coulibaly spreca una colossale occasione in contropiede, a tu per tu col portiere (conclusione sul portiere). Il Lecce è sparito dal campo e in difesa commette troppi errori in disimpegno anche per merito della pressione degli attaccanti gialloblù.
Al 29’ il Via del Mare viene gelato da un’altra prodezza che sembra cadere dal cielo, come una stella: Piccoli respinge di testa un calcio d’angolo di Di Chiara, il pallone finisce a Bonny che non ci pensa due volte e calcia al volo disegnando una parabola imprendibile che si infila nell’angolino (0-2). Grande prodezza, per il francese è il quarto centro stagionale, sempre in trasferta.

La squadra di D’Aversa ha una reazione d’orgoglio e riversa nella metà campo ducale tant’è che in 11 minuti arriva tre volte al tiro, prima con una frustata di Strefezza che Corvi respinge come può, poi con un colpo di testa di Piccoli (fuori) e infine con un sinistro di Sansone che si stampa sul palo; sulla ribattuta Hainaut sembra colpire il piede di Piccoli, per l’arbitro è  rigore, ma dopo il consulto al Var cambia idea.
Lo 0-2 resta immutato fino alla fine del primo tempo. Un Parma bello e in fiducia che gioca a memoria e pressa alto. 

MAN RIBALTA TUTTO – Comincia un’altra partita, un po’ per merito del Lecce, il quale spinge con più convinzione, e un po’ per demeriti del Parma che nel secondo tempo ha un approccio incerto e sbadato. Non è un caso, infatti, che nei primi 8 minuti i padroni di casa collezionino due occasioni limpide con Piccoli (colpo di testa impreciso) e Strefezza ((sinistro alto). Il gol è nell’aria e infatti al 9’: assist di Strefezza assist per Piccoli che calcia in corsa due volte, la seconda è quella giusta; Corvi para la prima ma non la seconda (1-2).
L’inerzia della partita è cambiata anche perché D’Aversa manda in campo le frecce Banda (bello il duello con Coulibaly) e Almqvist, mentre Pecchia risponde con Delprato e Man. Intanto Benedyczak è “scomparso” e la difesa imbarca acqua. Al 15’ gol annullato a Piccoli per fuorigioco.

Al 23’ ancora Lecce: sinistro dal limite di Strefezza, alto. Il brasiliano dei salentini si ripete 8 minuti dopo ma questa volta il suo tiro è imparabile e firma il 2-2. I gialloblù sembrano aver spento la luce e non riescono più a ripartire malgrado gli ingressi di Bernabé e Man, anzi sono ancora i salentini a sfiorare il terzo gol, sempre con Piccoli, due volte: sul primo tiro è bravo Corvi a respingere con i piedi, sul secondo il colpo di testa dell’attaccante scuola Atalanta finisce alto. La gara resta vivace e apertissima, ci provano Mihaila su punizione (respinta dal portiere) e Banda (sinistro alto).
I supplementari sembrano già scritti ma nei 5 minuti di recupero succede l’impensabile. Il protagonista è Man, ancora lui: un suo cross dalla destra sbatte sulla coscia di Pongracic e finisce in rete (autogol). E’ 2-3. Poco dopo il rumeno si guadagna un rigore (fallo da dietro di Ramadani) e lo trasforma con freddezza. In credibile, finisce 2-4, il Parma approda agli ottavi di finale di Coppa Italia


LECCE – PARMA 2-4
Reti: pt 9’ Sohm, 29’ Bonny; st 9’ Piccoli, 31’ Strefezza, 48’ Pongracic aut. 52’ Man rig. 

LECCE (4-3-3): Brancolini; Venuti, Baschirotto (1’ st Pongracic), Touba, Gallo (45’ st Dorgu); Berisha , Ramadani, Oudin (18’ st Banda), Strefezza (50’ st Krstovic), Piccoli, Sansone (18’ st Almqvist).
A disposizione: Samooja, Falcone, Borbei, Rafia, Gonzalez, Gendrey, Faticanti, Smajlovic, Samek. All. D’Aversa

PARMA (4-2-3-1): Corvi; Coulibaly, Osorio (10’ st Delprato), Circati, Di Chiara (17’ st Zagaritis); Estevez, Sohm; Hainaut (11’ st Man), Bonny (1’ st Bernabé), Mihaila; Benedyczak (34’ st Charpentier).
A disposizione: Chichizola, Turk, Begic, Ansaldi, Colak, Camara, Hernani, Amoran, Haj. All. Pecchia

ARBITRO: Minelli di Varese (24’ pt Feliciani di Teramo)
NOTE: spettatori 6654 per un incasso di 80.515 euro. Ammoniti Mihaila, Strefezza, Zagaritis, Berisha per gioco falloso. Calci d’angolo 6-4 per il Lecce. Recupero tempo: pt 7’, st 5’. 

(Foto credit Parma Calcio 1913)

 

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