Il lunedì è il giorno del "Gede risponde", la ribruca che analizza l'ultima partita del Parma e l'intera giornata del campionato di serie A. Una serie di domande e risposte, quest'ultime firmate dall'ex tecnico del Parma Pietro Carmignani, per rivivere l'ultima intensa giornata di campionato. Spazio anche ai ricordi, da Chinaglia e Mancini.
Il Parma “strapazza” la Lazio e mette in cassaforte tre punti fondamentali nella corsa salvezza. Quale è stata la mossa vincente?
Il Parma ha vinto con merito, tant’è che il risultato finale poteva essere più ampio. Evidentemente Donadoni ha preparato molto bene la partita. Solo dopo il 2-0 il Parma ha concesso qualcosa all’avversario. Poi si è ripreso e ha finito la partita all’attacco, questo significa che la condizione fisica è buona. La coppia Giovinco-Floccari ha entusiasmato. Ecco, sono loro due la chiave del successo di sabato. Anche se è tutta la squadra che ha giocato bene.
Donadoni ha festeggiato le 100 panchine in serie A. E’ possibile tracciare un primo bilancio della sua carriera da allenatore?
Tralasciando l’esperienza in Nazionale (chiamato dall’amico Albertini), Donadoni è un allenatore che porta vanti le sue idee, sempre e comunque. Ma è ancora presto per giudicare il suo operato in serie A. A Parma sono entusiasti di lui, ma se non avesse vinto contro la Lazio? E’ comunque un ottimo allenatore. I risultati del campo diranno cosa e dove potrà arrivare.
La lotta salvezza resta aperta, anche se il pareggio tra Lecce e Cesena suona come una mezza condanna per i salentini…
Partiamo dalla Fiorentina, che sta facendo di tutto per farsi riprendere dalle inseguitrici. La Fiorentina ha paura, ma tutto dipenderà dal Lecce; Novara e Cesena sono già fuori. Il pareggio dei salentini contro i romagnoli è un netto passo indietro per gli uomini di Cosmi, ma il Lecce è una squadra che non molla. Comunque, anche il Genoa deve stare attento. A proposito: mi spiace per Marino, ma la difesa della sua squadra è inguardabile. La mano dell’allenatore non si vede. E la bravura di un tefcnico si vede da come prepara la fase difensiva. Stesso discorso per l’Itner di Stramaccioni: ha segnato 5 gol perché in avanti ha dei campioni, ma in difesa è la banda del buco.
Intanto la lotta per lo scudetto diventa sempre più affascinante. E’ sempre convinto che il Milan sia la squadra favorita?
La Juve ha grande carattere, non è una novità. I suoi giocatori mordono le caviglie degli avversari, pressano sempre, aggrediscono, hanno un pubblico che ti trascina e un allenatore carismatico. Il Milan, che fa bene a lamentarsi per il gol non convalidato e per altre decisioni sfavorevoli, ha impegni, come il Barcellona in Champions League, che richiedono grande sacrifico. La Juventus no. E poi alcuni giocatori rossoneri non sono al top della forma e questo penalizza il gioco di Allegri. Merito al Catania per il pareggio, ha fatto l’ennesima grande partita.
E nella lotta per il terzo posto chi vede favorito?
E’ una lotta avvincente. La lazio ha perso al Tardini per merito del parma, ma anche per propri demeriti. La condizione fisica non mi è sembrata quella di metà stagione. L’Udinese è stanca, a Siena non è mai stata in partita prima del gol di Destro. Guidolin paga i troppi infortunati e la rosa ristretta. Il Napoli ha giocato una discreta partita contro la Juventus, ma non ha mai tirato in porta. Ancora una volta sono venuti i meno i tre tenori. Nella corsa per il terzo posto c’è anche la Roma, anche se la difesa lascia a desiderare. Vero Luis Enrique? L’Inter può fare il filotto di vittorie e rientrare in corsa, ma è dura. L’importante è che la società non si illuda del finale di stagione, il prossimo anno la squadra va rinnovata.