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Varano: buona la prima per i trofei Motoestate 2023

Varano: buona la prima per i trofei Motoestate 2023

Buona la prima per il WRS Motoestate 2023, che nella tradizionale cornice di Varano riporta in pista piloti in tutte le categorie.

Ad aprire la giornata di gara è stata proprio la novità dell’ anno, la Twin Cup, sulla quale ha messo il primo sigillo della storia della categoria Davide Conte. L’ex campione MES della classe 300, ha portato sul gradino più alto del podio la sua Yamaha R7, precedendo nell’ ordine Piero Roma e Edoardo Bocellari, entrambi su Aprilia. Al via anche le special Ros moto, su base Suzuki 650. Tutte moto divertenti, facili ed economiche, moto nelle quali il pomoter Sh Group vede la classe che in un futuro prossimo sarà protagonista delle competizioni a livello nazionale.

Il succedersi delle gare è incessante, così è subito il tempo per i protagonisti della Race Attack 600 di scendere in pista. La classe che ha visto nel corso degli ultimi anni debuttare tanti piloti provenienti dalle prove libere non ha deluso le attese, dando vita sin dall’ avvio ad uno spettacolo ricco di colpi di scena. Al via vengono percorse poche curve prima che la partenza venga ripetuta, a causa dell’ esposizione di una bandiera rossa.
Al nuovo start sono in 5 a fare l’andatura: Campanini, Vignati, Benedet, Cristini e Bettella. Se le danno di santa ragione per tutta la gara, sin quando sul finale Campanini commette un errore consentendo agli avversari di approfittarne, così come Vignati, sopravanzato nel finale da un tenace Campanini che si riprende una posizione e viene seguito da Pocobello autore di una bella rimonta. La prima manche si chiude quindi con Benedet che conquista 25 punti, seguito da Bettella e Cristini.

Successivamente alla 600, tocca alle maximoto della classe 1000, dove a vestire i panni del protagonista è l’irlandese Thomas O’ Grady, che ha scelto il WRS MES per vivere l’esperienza di correre nel belpaese. Il britannico è stato protagonista sin dal via, con il sempreverde Gelsomino Papa, Geninatti e Vitellaro, autori di una partenza efficace. Poi mentre O’ Grady allunga risalgono Fabbretti, Scaltritti e Proietti, mentre Papa, dopo una bella resistenza si mette in coda al gruppo. Proprio sul finale i colpi di scena. Fuori dalla bagarre Geninatti, e successivamente Proietti, che sembrava ormai aver fatto sua la piazza d’onore. Una scivolata nel finale, lo metteva fuori dai giochi, lasciando spazio libero alla coppia di antagonisti. Bravo Gelsomino Papa, che ottinene la quinta piazza, dietro a Vitellaro.

Spazio poi alle piccole cilindrate, con la partecipata 125/moto4. Una classe che vede al via nostalgici delle mitiche 2 tempi opposti ai giovani protagonisti in sella alle 250 4t di derivazione GP. Una classe equilibrata, che vede protagonista Andrea Raimondi, Seguito da Federico Trubia e Andrea Iannazzo, primo delle Moto4. Quarto assoluto e primo tra le 125 SP è Emanuele Magnanelli, che precede di un soffio Niccolò Carpina, mentre Lorenzo Guidi completa il podio della categoria. La 600 Open apre la sequenza delle classi regine, ed è nuovamente una gara interrotta da una bandiera rossa. La fulminea partenza del giovane Galloni, seguito da Darren, Sansavini, Ferrari, Caffagni e Osler, viene ripetuta dopo quattro giri per la caduta di Sansavini.
E’ nuovamente Galloni a rendersi protagonista allo start. Il giovane alfiere del MC Ducale è alla prima gara nella categoria, così Dorren sfrutta la maggiore esperienza a sua disposizione, prima sopravanzandolo e poi allungando, mentre alle sue spalle infuria la bagarre. Bagarre nella quale Galloni ottiene la piazza d’onore assoluta e della classe Next Gen, seguito da Ferrari (primo della 600 Open), Osler e Caffagni, bravo a porre rimedio ad una partenza non ottimale.

Spettacolo anche nella 1000 Sound of Thunder, dove i panni del protagonista torna a vestirli il rientrante Lorenzo Renaudo. L’ex campione MES della classe 600 torna a casa dopo qualche anno di assenza come permanet rider e lo fa confermandosi velocissimo. Alle sue spalle il sempreverde Alessandro Traversaro e l’alfiere di GPM Racing Valter Bartolini.E’ stata una gara combattuta sin sotto la bandiera a scacchi, dove allo start il più veloce è stato Lo Bartolo, che ha condotto il gruppo sino a metà gara. Poi l’alfiere del team NTR ha perso progressivamente posizioni, rimanendo però in lotta sino alla fine. Da metà gara è stata una battaglia senza esclusione di colpi che , come detto , ha premiato il pilota ligure. Bravo Paolo Cristini a far sua la classifica Stock, seguito da Voch e Remoto.

La giornata volge al termone con le seconde manche della Race Attack, che decretano poi i podi per somma di risultati, così come accade nel MX. E’ ancora Campanini a vestire i panni del protagonista all’ avvio, seguito da Benedet, che ingaggia un bel duello con Vignati. Mentre Campanini fa il vuoto dietro si forma un bel gruppone, nel quale insieme a Bettella rientra anche Cristini, attardato all’ avvio. Benedet ingrana la marcia giusta e recupera sul battistrda sino a portarsi a pochi decimi da Campanini, mentre dietro Vignati, Bettella e Cristini battagliano. Sul finale Benedet le prova tutte, ma la classifica resta invariata. Grazie a questo risultato Campanini sale sul gradino più alto del podio, seguito da Benedet e Vignati.

Classe 1000 RTK con ancora O’grady sugli scudi. L’irlandese fa il vuoto, mentre Proietti nel tentativo di non lasciarlo allontanare è vittima di un errore, che gli fa perdere tre secondi. Dietro è lotta per il podio, Scaltritti- Fabbretti. Lo stoico Papa lotta con Ivaldi per la settima posizione. Sul traguardo O’Grady precede Proietti e Scaltritti. Gradino più alto del podio per O’ Grady, affiancato da Proietti e Scaltritti.

A chiudere la giornata è la super combattuta classe 300, dove si ripetono i duelli interrotti con la fine del campionato 2023. A complicare le cose ai piloti resident, un nutrito parco wild card, che hanno scelto il MES per allenarsi per le gare di campionato mondiale. Al via è Sorrenti il più lesto, che si prende la prima piazza, ma dopo poco è vittima di una scivolata. A condurre c’è così Wright, seguito da Van Resburg, Bollani e Zannoni. Sui Battistrada guadagna terreno Morri, deciso ad entrare nella lotta per il podio. Dopo la metà gara anche Wright è vittima di una scivolata. Van Resbung Bollani e Zannoni conducono, con Morri all’ attacco. Attacco che riesce nel finale, con i piloti che terminano nell’ ordine.

Prossimo appuntamento del campionato domenica 28 maggio sul circuito lombardo del Cremona Circuit!

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