Torna l’appuntamento settimanale con la rubrica “Il Gede Risponde”. Analisi e commenti sull’ultima partita del Parma, vittorioso a Brescia (0-2), firmati come sempre dall’ex tecnico crociato Pietro Gedeone Carmignani.
Finalmente a Brescia abbiamo visto un grande Parma. E’ d’accordo?
“Il Parma rinasce a Brescia, ha avuto un pronto riscatto con un ottima prestazione. Partita condotta con sicurezza dall’inizio alla fine. Nel primo tempo è stato nettamente superiore. Risposta obbligatoria dopo la brutta prestazione contro il Benevento, dove c’è stata confusione in tutti i sensi, cambiando modulo più volte durante la partita. Sconfitta inaspettata, ma questa vittoria ha riportato entusiasmo”.
Il sistema di gioco e la formazione iniziale hanno sorpreso un po’ tutti…
“Sono state prese decisioni forti come l’esclusione di due giocatori per motivi disciplinari (Oosterwolde e Sohm). La squadra messa in campo è stato molto equilibrata, con la difesa protetta e senza punti di riferimento in avanti che procura sempre problemi agli avversari. Certo, la partita poteva essere chiusa nel primo tempo, ma è solo un dettaglio. Ieri ottima gara. Il Parma era messo bene in campo, la condizione fisica ne ha tratto benefici, perché quando occupi bene gli spazi non corri a vuoto. Pecchia ha cambiato il modulo, non più il 4-2-3-1 ma il 4-3-3 che si adattava alla situazione: in fase difensiva passava al 4-1-4-1. Il modulo deve adattarsi attorno alla palla, soprattutto in fase difensiva, dove la cosa importante è avere più giocatori attorno alla palla, per recuperare prima il pallone e avere più possibilità di attacco con movimenti diversificati”.
Il Parma ha creato tanto, è un paradosso considerando che in campo non c’erano punte di ruolo?
“Due gol, il palo e altre occasioni. Il Parma ha creato ed è arrivato alle conclusioni, anche col falso nueve, ma dipende anche dal lavoro degli esterni e delle mezzali. I due centrali difensivi del Brescia non avevano riferimenti e questo è stato un problema perché dovevano uscire per andare a prendere l’attaccante”.
Ieri i singoli hanno fatto la differenza?
“La concentrazione e l’attenzione di tutta la squadra non è mai venuta meno. Poi si vedono prestazioni eccellenti come Valenti, Man e Vazquez. Anche Bonny è entrato bene ed è stato decisivo. Ora serve continuità di risultati e prestazioni. Bisogna rimanere su questi livelli, il Parma ha i mezzi per farlo”.
Due semifinali inedite ai Mondiali in Qatar, ma in tanti parlano di una finale già annunciata (Argentina-Francia). Ne è convinto anche lei?
“Il Mondiale porta sempre delle novità, vedi il Marocco in semifinale con merito. La prestazione della Croazia non è più una novità, 4 anni fa arrivò in finale. Certo, Argentina e Francia sono due squadre con grande potenziale. Hanno grandi tradizioni e seguito. Hanno un grande movimento calcio. Sono tutte partite apertissime, vedi il Brasile che sembrava avesse vinto e poi è stata eliminata ai rigori. Il calcio ha degli sviluppi imprevedibili. Infine una citazione per Cheddira: è un rimpianto del Parma, poteva essere una bella sorpresa in maglia crociata”.