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Parma Reggina 2 0 esultanza finale

Il Gede Risponde

IL GEDE: «Parma autorevole anche in emergenza. Cannata uomo vero»

IL GEDE: «Parma autorevole anche in emergenza. Cannata uomo vero»

Nuovo appuntamento con “Il Gede Risponde”, la rubrica del lunedì di Sportparma.com firmata come sempre dall’ex allenatore crociato Pietro Gedeone Carmignani.

Prima di iniziare è doveroso chiederle un ricordo di Enrico Cannata, scomparso nei giorni scorsi…
“Sì, prima di tutto un pensiero per Enrico Cannata, è stato un grande amico, un grande collaboratore, in serie A, B e nel settore giovanile. Un tecnico preparato, rimpiango molto la sua scomparsa. Per me, inoltre, è stato un importante consigliere. Una vita parallela, lui giocatore e io allenatore, poi tutti e due tecnici nel settore giovanile, poi in prima squadra. Un uomo vero del Parma”.

Il Parma batte la Reggina, è la definitiva maturazione?
“Parma e Reggina hanno fatto tanta fatica a sviluppare il gioco per tutto il primo tempo, squadre bloccate tatticamente, impossibilitate a servire in modo adeguato gli attaccanti. Al Parma mancavano molti giocatori, ben sostituiti dai contitolari, ha sbloccato la gara Oosterwolde, primo gol di un olandese in maglia gialloblù, poi tutta la squadra ha dimostrato autorevolezza. Ha controllato il doppio vantaggio con grande sicurezza e determinazioni”.

Tanti infortunati, ma anche tante valide alternative e soluzioni tattiche, è d’accordo?
“Significa che c’è un progetto chiaro, c’è una struttura che funziona, per cui i giocatori sanno quello che devono fare anche in situazioni di emergenza, giocando in ruoli diversi rispetto alle proprie attitudini”.

La vetta della classifica dista soltanto 3 punti, è giusto esaltarsi?
“Il Parma è lanciato verso la vetta della classifica, dove merita di essere. La squadra di Pecchia si è lavata di tanti fronzoli e si è adattata con la giusta mentalità al campionato di B. Questo concetto lo diciamo già da alcune settimane e sabato è stata l’ennesima conferma”.

Passiamo alla serie A: Napoli e Atalanta, rispettivamente prima e seconda in classifica, stanno mantenendo un ritmo sopra le proprie possibilità?
“Iniziamo dalla capolista Napoli: partita giocata sulle montagne russe, alternanza nei gol e nei vantaggi, alla fine l’ha spuntata il Napoli, è la decima vittoria consecutiva. Un buon Bologna, ha vinto la squadra di Spalletti in virtù di una rosa più numerosa e ben assortita. Un dato su tutti per spiegare l’ottimo momento dei partenopei: 7 gol sono arrivati dai giocatori entrati dalla panchina, più di ogni altra squadra nei principali campionati europei.
L’Atalanta è una squadra che ha giocato contro una grande squadra come il Sassuolo; partita giocata a ritmi elevati, molto intensa. L’Atalanta ha avuto più il controllo del gioco e ha creato di più, ma le ripartenze del Sassuolo erano micidiali. Nel gioco dei cambi l’ha vinta Gasperini, ma tutto si è fermato sulla traversa di Berardi, anche se nel complesso ai neroverdi è mancato l’ultimo passaggio. Adesso Gasperini sa quale è il suo obiettivo dopo aver rifatto la squadra, deve lottare per il vertice della classifica. Da segnalare, purtroppo, il nuovo infortunio di Berardi”.

Alle loro spalle c’è sempre il Milan che vince una partita complicata a Verona…
“Il Milan ha ottenuto un’altra vittoria sofferta – come col Napoli – contro un Verona molto motivato dal cambio dell’allenatore (Bocchetti ndr.) che ha messo in campo tanta grinta e determinazione. Il Verona ha avuto un paio di grosse occasione per passare in vantaggio. Il Milan, invece, è venuto un po’ meno dal punto di vista qualitativo ma ha saputo soffrire e lottare, e grazie a Tonali, sempre più leader, ha ottenuto tre punti importanti. Tuttavia resto convinto che al Milan manchi un’attaccante d’area”.

Possiamo dire con certezza che l’Inter è guarita definitivamente?
“L’Inter non si ferma più, dà continuità al gioco e ai risultati. Prova autoritaria, sempre in controllo della partita nonostante l’impegno della Salernitana che ha impegnato il bravo Onana. L’Inter può sicuramente rientrare nella lotta per lo scudetto”.

E la Juventus?
“La Juve non ha giocato contro il solito Torino aggressivo, i granata sembravano intimoriti, tant’è che la squadra di Juric non è riuscita ad avere la solita fluidità nel possesso palla. La Juve ha vinto il derby dei timori, tra due squadre che sembravano annullarsi. La Juve non ha subito gol e questo potrebbe essere un punto di ripartenza, oltre ai tre punti in classifica”.

E’ stato un weekend di scontri salvezza…
“Partiamo da Spezia-Cremonese (2-2): risultato giusto, partita a buoni ritmi. Sono convinto che entrambe faranno un cammino parallelo, è comunque un punto che fa muovere la classifica.
Il Monza di Palladino si ferma, partita combattuta ed equilibrata, nel primo tempo l’Empoli ha avuto maggiore continuità offensiva, poi c’è stata la reazione del Monza ma dopo 3 vittorie si è dovuta arrendere. I punti ottenuti negli scontri diretti sono sempre pesanti, indipendentemente dal periodo e dalla giornata in cui si ottengono”.

 

 

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