Rovigo non ha mai vinto in Super10 in casa del Gran. Gialloblù a L'Aquila con Favaro in panchina
Emergency. Non ci riferiamo a Gino Strada e alla sua meritoria organizzazione ma al fatto che al Gran servirebbe qualche elemento in più per le prossime due partite. Oltre ai cinque elementi con l’under 20, tra cui spiccano Venditti, Manici e Fazzari, Mey e De Marigny devono fare i conti con l’assenza di Goegan, per diversi mesi, e con gli acciaccati Buzaj, Vezzosi ed Heymans, anche se quest’ultimo potrebbe farcela. Scelte dunque obbligate per lo staff tecnico. La sofferenza maggiore la si sente in prima linea ove la coperta è veramente corta al momento. Occorrerà un grande sforzo comune, una grande unione, una grande determinazione, un grande orgoglio per sopperire alle diverse assenze. Domani arriva Rovigo, reduce dalle fatiche di Coppa e soprattutto dalla figuraccia rimediata in casa contro il Castres: in casa Gran sperano che qualche scoria negativa sia rimasta, ma la squadra di Casellato, che non ha mai vinto a Parma col Gran in Super10, vuole cancellare immediatamente quel ricordo con una vittoria che oltretutto le potrebbe permettere di rimescolare ulteriormente le carte nella parte alta della classifica. Per un Gran che è già pienamente invischiato nella lotta retrocessione, questa è una partita da vincere assolutamente: occorre sfruttare al massimo il fattore campo e mettere in cascina punti pesanti. E’ probabile che non ci sia spazio per la spettacolarità, ma in casi come questo bisogna badare alla concretezza e fare in modo che gli ultimi avvenimenti, in primis i 33 punti di media subiti nelle ultime tre gare, possano rimanere confinati a livello di brutta parentesi. Nel Rovigo torna a disposizione Pizarro, cui la Fir, in un momento in cui da altre parti si punisce l’indisciplina in modo esemplare, ha condonato due delle sette giornate di squalifica (oltretutto trattasi di “recidivo”).
XV Gran: Gerber; Castagnoli, Heymans, Orsi, Onori; De Marigny, Tebaldi; Dunbar, Cattina, Barbieri; Pulli, Vella; Evans, Battilana, Artal.
XV Rovigo: Basson; Sartoretto, Pratichetti, Bustos, Bacchetti; Bocchino, Legora; Abadje, Immelman, Anouer; Tumiati, Reato; Ravalle, Mahoney, De Marchi
La Rugby Parma non ha raccolto punti in Europa e vuole conquistarli, possibilmente quattro, al Fattori contro L’Aquila. Una società ed una città che stanno vivendo un annus horribilis: prima il dramma del terremoto, con la squadra mobilitatasi in prima persona, ora l’apprensione sullo stato di salute di Massimo Mascioletti, ricoverato domenica scorsa all’ospedale di Pescara dopo un malore e le cui condizioni sembrano in lieve miglioramento. Per i neroverdi un motivo in più, oltre che per l’inizio di stagione balbettante, per mettere in campo tutto il cuore e l’orgoglio possibile per vincere e dedicare la vittoria al proprio direttore tecnico. Stadio storicamente ostico quello del Fattori per i gialloblù che su 47 incontri disputati ne hanno vinti solamente 12 tra i quali gli ultimi due. E’ una squadra, quella aquilana, che segna molto (130 punti, 12 mete) ma che subisce anche molto (137 punti e 18 mete, quest’ultimo secondo peggior dato del Super10) al contrario della Rugby Parma che finora ha fatto della fase difensiva uno dei punti di forza. Interessante la sfida al piede tra Irving e Fraser, miglior marcatore del Super10. Parma senza Iannone, con l’Under20, Patelli e R.Pavan infortunatisi a Leeds. Ireland non è al 100% ma dovrebbe farcela. Torna Favaro in panchina.
XV L’Aquila: Manawatu; Rebecchini, Myring, Pallotta, Nitoglia; Fraser, Menè; Castany, Zaffiri, Leonardi; Llanos, Purdy; Bustos, Cerqua, Barbieri.
XV R.Parma: Thrower; Robuschi, Emerick, Quartaroli, Mariani; Irving, Ireland; Vosawai, Mannato, Minto; Lewaravu, Mandelli; Nebbett, Giazzon, Coletti.