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PCES 2011, un viaggio nel tempo (5)

PCES 2011, un viaggio nel tempo (5)

Con Francesco Mazzariol, passato e presente, si conclude il ciclo dedicato a personaggi e sport che hanno dato lustro alla nostra città Â . Scudetto sognato da giocatore, a Parma, vinto da allenatore

Per tutti è il “Cocco” (non chiedete più per quale motivo, per cortesia). Francesco Mazzariol ha diviso la sua carriera rugbystica tra Treviso e Parma. Nella sua città natale ha colto i successi più importanti, 5 scudetti; a Parma non è riuscito nemmeno a provarci a rinverdire i fasti di un tempo, da giocatore, ma li ha contornati con due Coppa Italia, una Supercoppa italiana ed una storica partecipazione alla Heineken Cup. Mazzariol non è ancora il passato, bensì una presenza importante nel panorama locale seppur con un altro tipo di scarpette. Mediano d’apertura, prima ancora centro, non dal gran fisico, alla O’Gara per intenderci, ma intelligenza tattica degna di nota, Cocco abbandonò una delle culle del rugby, anno 2003, per respirare aria nuova in quel di Parma, sponda Gran, altra terra di grandi tradizioni ovali «Erano due realtà diverse; Treviso con una mentalità già allora professionistica, qui diciamo era a livello più amatoriale; è stato un cambiamento importante, mi ha permesso di conoscere una realtà diversa e mi ha portato tanto. Da Treviso avevo avuto tanto e mi è servito per affermarmi qui».
Parma l’ha vissuta appieno sia dal punto di vista rugbystico che sociale avendo poi “traslocato” alla Rugby Parma ed essendosi fermato, ed affermato, come allenatore (è storia recente la vittoria del titolo italiano con l’U20 dei Crociati Rfc) «Sì in pratica ho vissuto da dentro tutte le realtà rugbystiche del territorio; ora che sono ai Crociati ho avuto modo di conoscere la forte realtà e connotazione di Noceto, mi manca Colorno nel profondo. Diciamo che la Rugby Parma è più simile a Treviso per blasone, per storia e anche per caratteristiche morali delle persone, mentre le altre tipo l’Amatori, il cui nome dice tutto, hanno altre caratteristiche specifiche. Qui ho conosciuto tanta gente che mi ha aiutato al di fuori del rugby e che ha fatto sì che la mia permanenza fosse divertente e costruttiva, tanti amici che mi hanno fatto trascorrere una carriera serena e tranquilla. Parma è una città molto simile a Treviso: un benessere diffuso, un fiume anche se qui taglia di netto la città e a Treviso si ramifica in canali facendola assomigliare più a Venezia; due città a misura d’uomo».
Mazzariol, per ora, è “cittadino parmigiano” e qui ha comunque raggiunto un traguardo storico con i giovani. Ma il futuro dovrebbe riportarlo nella sua Treviso, nel “suo” pub, nel birrificio, di nascita recente, di famiglia «Io ho sempre ragionato giorno per giorno perché vivere un ambiente va fatto al massimo per cui in questo momento mi sento parte dei Crociati. Ma anche la situazione economica di questi ultimi anni in cui non si hanno mai garanzie certe mi ha portato a ragionare così e purtroppo un progetto a lungo termine è difficile da mettere giù. Chiaramente Treviso è la mia città e mi piacerebbe fra qualche anno tornare a casa e allenare lì, magari in una realtà importante come la Celtic League. Ma anche se fossero gli Aironi, per dire, andrebbe bene ugualmente; credo sia il sogno di tutti arrivare a quei livelli».

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