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Campionati nazionali universitari: Cus Parma in cerca di medaglie

Campionati nazionali universitari: Cus Parma in cerca di medaglie

Non sarà Â  come negli Stati Uniti d'America ma anche nelle università Â  italiane lo sport ha da sempre un ruolo da "attore protagonista".

Se infatti è vero che negli Usa i campionati dei college hanno un seguito degno dei professionisti è altrettanto vero che pure gli studenti degli altri paesi non stanno con le mani esclusivamente sui libri, e pure in Italia il calendario di impegni è piuttosto ampio. In particolare in questo periodo di avvicinamento ai CNU (Campionati Nazionali Universitari). Ormai alle porte i campionati invernali, giunti alla 51esima edizione e previsti a Bormio dal 14 al 18 marzo, iniziati da pochi giorni con la fase di qualificazione quelli primaverili, arrivati alla 65esima edizione con fase finale fissata dal 20 al 28 maggio a Torino.
Tra i 49 centri universitari sportivi iscritti al CUSI (Centro Universitario Sportivo Italiano) e a caccia di medaglie ovviamente non manca il Cus Parma, più che mai ambizioso e voglioso di farsi valere. «I CNU sono una delle più importanti manifestazioni sportive nazionali e negli anni si sono evoluti aprendo a molti sport – dichiara con convinzione il presidente Matteo de Sensi – Partecipano ogni anno 1000-1500 ragazzi, alcuni già protagonisti ai massimi livelli nelle loro specialità, e avendoli vissuti da atleta ricordo con piacere competitività, integrazione, sportività e “senso olimpico” dei partecipanti. Per molti è l’evento più atteso della stagione, e meriterebbe una maggior visibilità».
L’obiettivo dichiarato in casa Cus Parma è migliorare un medagliere l’anno scorso limitato a 12 (7 ori, 3 argenti, 2 bronzi in Molise) nei campionati primaverili, senza dimenticare quelli invernali. «Avere atleti di alto livello come Rocco Del Sante, che è reduce dalle Universiadi, ed Eleonora Gussetti dimostra che a Parma si lavora a 360 gradi – prosegue de Sensi, che parla anche degli sport di squadra – Ci stiamo dando da fare per migliorare con una certa programmazione, in particolare nel calcio: il nostro obiettivo in generale è portare almeno tre squadre a Torino e giocarcela».
Se con elementi quali la punta di diamante Giorgia Benecchi, Elisa Nolli e la judoka Giulia Cantoni in primis, negli sport individuali Parma già l’anno scorso ha detto la sua, negli sport di squadra, il tallone di Achille, migliorare lo score dell’anno scorso è infatti l’obiettivo minimo. «A parte il Rugby a 7, dove siamo arrivati quarti, e l’inatteso oro nel calcio a 5 femminile è andata male – spiega Luigi Passerini, segretario generale del Cus Parma, che parla delle aspettative del Cus –, Anche se molte società pensano ai loro interessi e ignorano l’importanza di questa manifestazione crediamo di aver allestito gruppi competitivi, in particolare nel calcio dove la squadra si allena due volte la settimana e ha qualità, anche se ora ci tocca un avversario forte come il Cus Brescia. Per ora siamo partiti con tre vittorie larghe, con basket, calcio e volley maschile, ma è ancora lunga. Con pallavolo maschile e rugby siamo convinti di poter fare ottime cose; il basket è stato una sorpresa, e ora dovremo vedercela con il Cus Bologna per passare il turno, mentre nel calcio a 5 l’ostacolo più duro da superare sarà Torino. Poi chissà che non ci possa sorprendere anche il volley femminile. Di certo stiamo dedicando molte energie a queste squadre e vogliamo staccare più pass per Torino possibili».

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