Il Presidente federale Alfredo Gavazzi e tutto il Consiglio Federale hanno appreso con tristezza della scomparsa di Mario Percudani, avvenuta a Parma, dov’era nato, all’età di 89 anni lo scorso 6 gennaio.
Azzurro n. 135, terza centro tre volte Campione d’Italia con il club ducale nel 1950, nel 1955 e nel 1957 era divenuto un imprenditore in ambito ortofrutticolo dopo aver concluso una carriera agonistica che lo aveva visto rappresentare la Nazionale in nove occasioni.
Aveva debuttato in azzurro a Milano il 17 maggio del 1952, nella Finale di Coppa Europa persa 8-17 contro la Francia, mettendo a segno la meta che aveva permesso all’Italia di andare all’intervallo in vantaggio. In meta, sul palcoscenico internazionale, era andato in altre due occasioni, decisivo nella vittoria per 8-0 sulla Spagna a Barcellona ai Giochi del Mediterraneo del 1955 e, nella stessa manifestazione, segnando l’unica meta italiana nel 16-8 contro la Francia B.
La sua ultima apparizione con l’Italia nel 1958, a Catania, nel successo per 6-3 con la Romania.
Alla moglie Lidia, ai figli Riccardo e Alessandra, alla Rugby Parma e alla Società Rugby Parma vanno le sentite condoglianze del Presidente federale, del Consiglio e dell’intera federazione.
Nel fine settimana del 10-12 gennaio, in memoria di Mario Percudani, il Presidente Gavazzi ha disposto che un minuto di silenzio venga osservato su tutti i campi d’Italia.