Con un’intervista sul proprio sito ufficiale, il Rugby Noceto ha annunciato il ritorno di Marco Anversa, classe 1979.
Nato a Viadana hai vestito le maglie della tua città, della Rugby Roma e negli ultimi quattro anni hai portato ad Alghero il Rugby, quello con la R maiuscola. Nel mezzo una parentesi Nocetana di grande valore. Tu sei stato uno dei fautori della storica promozione in Eccellenza nel 2010. Questo per te è un po’ tornare a casa?
“Un mio grande allenatore diceva che Casa è dove passi la vigilia di Natale. Direi che tra Viadana, Alghero e Noceto ne ho condivise tante di vigilie con parenti, amici e compagni di squadra. Per me tornare a Noceto è come ritornare in una delle mie case”.
La prossima stagione ti dividerai in nel doppio ruolo di giocatore e allenatore con ruolo di skill coach per i trequarti.
“Cercherò di trasmettere i miei punti di forza e mi concentrerò sui giovani nocetani frutto di una tradizione rugbistica di valore. Con loro lavorerò sulle skill che caratterizzano il mio ruolo: passaggio, rapidità di scelta, lettura della partita e gioco al piede. In più tornerò a calcare il Nando Capra vestendo la maglia del Don Chisciotte”.
Noceto, tu lo sai, è una grande famiglia ma anche una grande piazza rugbistica. Il pubblico si aspetta, oltre al risultato, soprattutto grandi prestazioni in campo. Sulla base di quello che hai potuto valutare con la dirigenza, che squadra ti aspetti di trovare?
“So benissimo come sono i nocetani; ti racconto questo aneddoto. Durante la parentesi nocetana dei Crociati Rugby abbiamo giocato contro lo Stade Français al Lanfranchi perdendo, dopo una prestazione maiuscola, per 34-26. Al terzo tempo più di un tifoso mi disse “se avessimo giocato al Nando Capra questa partita non l’avremmo persa”. So bene quanto sia importante giocare e giocare bene a Noceto.
Mi aspetto di trovare una squadra composta da ragazzi formidabili. Una delle ultime partite delle giovanili che ho visto a Noceto mi impressionò un ragazzino con la maglia n.12 tant’è che chiesi il nome e mi dissero Luca Carritiello, per me al momento era un nome sconosciuto, adesso so che è una delle pedine importanti di questa squadra e non vedo l’ora di giocare con lui”.
A giugno forse è prematuro ma – chi scrive ti conosce e sa che sei un professionista con idee chiare in testa – quali sono gli obiettivi che ti sei posto per questa nuova avventura con il Rugby Noceto?
MA: “Gli obiettivi fanno parte di un progetto vincente. Quando ho parlato con il Presidente e alcuni giocatori ho chiesto qual era l’obiettivo della prossima stagione e mi è stato risposto “non perdere poi vedremo dove arriviamo”. Lo sposo appieno perché solo il campo e la squadra potranno dirci dove possiamo arrivare ma l’attitudine è quella giusta.”
Sei ancora giovane ma allo stesso tempo un veterano con tanti anni di esperienza alle spalle, ti lasciamo col chiederti un augurio per un bambino che sta per iniziare a giocare a rugby, magari uno che vorrà giocare con la maglia n.10
“Se avessi davanti a me un ragazzino che ha appena iniziato la sua carriera rugbistica l’unico consiglio che gli darei sarebbe quello di venire al campo e divertirsi!”.
(Foto rugbynoceto.it)