A bassa voce e senza proclami, ma le voci sul futuro delle Zebre si stanno susseguendo da alcuni giorni.
Istituzioni, federazione e nomi noti del rugby locale e nazionale, tra cui l’ex presidente della Fir Giancarlo Dondi, sono al lavoro per dare continuità al progetto delle Zebre, per garantire un futuro a lunga scadenza, che sappia coinvolgere tutto il mondo ovale ducale, chiamato per l’ennesima volta a fare sistema, un concetto che fino ad oggi – purtroppo – è rimasto sempre un’utopia.
Il primo volto nuovo della prossima stagione delle Zebre dovrebbe essere Michele Dalai (48 anni), scrittore, conduttore tv e radio, esperto di comunicazione sportiva, CEO di Medical Facts e Creative Digital Innovation Advisor della Lega Basket di serie A, ma soprattutto grande appassionato di rugby. Un nome di spessore, dal profilo importante, che nelle Zebre dovrebbe ricoprire il ruolo di amministratore delegato (o direttore generale), rimasto vacante dopo le dimissioni di Andrea Dalledonne (leggi qui).
In passato Dalai, a capo di una cordata di imprenditori del nord Italia, fu vicino all’acquisto del pacchetto di maggioranza delle Zebre, ma il tentativo non andò a buon fine. Ora i tempi sembrano diversi e il possibile ingresso di Dalai nella franchigia federale potrebbe accelerare l’ingresso di fondi privati nel capitale sociale del club, con il coinvolgimento di imprenditori e professionisti noti della palla ovale parmigiana. Anche perchè in ballo non c’è solo il futuro delle Zebre ma anche quello della Cittadella del Rugby, una struttura unica e all’avanguardia nel panorama nazionale che ha tutte le carte in regola per essere vissuta 7 giorni su 7.