Squadra basata sull'esperienza; sacrificati Joshua Furno e Alberto De Marchi. Ora, settimana di sosta nella preparazione prima dell'ultima fase e dei due test match pre mondiali
Nick Mallett dunque ha puntato tutto sull’esperienza per cercare di strappare quel “maledetto” quarto di finale mai raggiunto dall’Italia alla Coppa del Mondo. Nei trenta confermati per la spedizione nello stivale rovesciato ci sono ben dieci Aironi, di cui sei avanti e quattro nella linea arretrata. Si tratta di Ongaro, Perugini, D’Apice, esordiente, Geldenhuys, Bortolami, Del Fava, Orquera, Masi, Matteo Pratichetti e Toniolatti. Per quattro di loro (Geldenhuys, D’Apice, Orquera e Toniolatti) si tratta della prima partecipazione alla Coppa del Mondo. Restano fuori Joshua Furno e Alberto De Marchi, i più giovani del lotto su cui in molti avrebbero scommesso. Mallett ha scelto di portare solo quattro piloni e l’unico dei cinque in lizza a restare fuori è stato l’ex Rugby Parma. Nella scelta tra esordienti in seconda linea (Van Zyl e Furno) dove comunque è rimasto a casa anche Bernabò, la bilancia pende dalla parte del sudafricano neo-equiparato, per la gioia dei “puristi”. A casa anche un altro ex gialloblu, Vosawai. In molti si aspettavano che almeno uno dei due giovani messisi in luce in Celtic League potessero far parte del lotto, ma in competizioni come questa l’esperienza la spunta sempre. Per De Marchi e Furno ci saranno comunque altre occasioni per poter dimostrare il loro valore: il futuro è loro.
In casa Aironi, intanto, prende piede l’ipotesi della disputa di una partita di Heineken Cup, probabilmente la prima contro i Leicester Tigers, al Dall’Ara di Bologna, stadio che vide l’Italia affrontare gli All Blacks nel lontano 28 ottobre 1995. Questo a seguito dell’avvenuto inserimento del Rugby Bologna 1928 tra le società affrancatesi agli Aironi.