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Rugby

La Rugby Parma si defila dal progetto Crociati, ma …

La Rugby Parma si defila dal progetto Crociati, ma …

Strada sempre tortuosa quella della ipotetica franchigia parmense. Dopo il Rugby Colorno anche la Rugby Parma, che prospetta un'uscita come recita il comunicato emesso oggi, mette ulteriormente in evidenza che trattasi di un matrimonio difficile da digerire. Torna a Parma Giulio Rubini.

La telenovela “squadra unica” sta scivolando nel burlesque, ma senza la componente erotica. Qualche giorno fa il comunicato del Rugby Colorno, ora quello della Rugby Parma (in coda all’articolo. ndr) che sostanzialmente è un defilarsi: due comunicati emessi chiaramente per far scendere a trattativa il potentato dei Crociati e che testimoniano quale sia l’aria che si respira e di che matrimonio si sta parlando: da Guerra dei Roses. La presenza della Rugby Parma nei Crociati Rfc era limitata al fare numero; le difficoltà gestionali citate nel comunicato erano abbastanza evidenti anche all’esterno. Tavoli-franchigia ne sono stati fatti, pochi, ma stringi stringi il “Progetto Parma” sta implodendo. Un progetto nato da mano crociata, o per meglio dire da quella nocetana dei Crociati mentre l’altra mano nocetana, quella della serie B per intenderci, resta ben distante, che non è piaciuto sostanzialmente a nessuna delle altre parti in causa, uno dei nodi in questo senso erano le giovanili, e che l’Amatori ha rivisto e corretto ma che non sembra aver portato a soluzioni; i Crociati hanno cominciato e continuano a fare acquisti-cessioni in proprio che continuano con il ritorno a Parma di Giulio Rubini, con ciò ponendo di fatto le altre realtà dinnanzi al “o così o …” avendo comunque la necessità, nel caso, di continuare da soli. Il fatto che si parli di costruzione di una squadra unica, di unire le forze, economiche e tecniche, e che la campagna acquisti-cessione venga svolta “unilateralmente” è sintomatico di come l’unione, o meglio la condivisione di un progetto, sia “teoria”. Non è in ogni caso in discussione che a Parma il prossimo anno ci sarà una squadra sola in quanto il GranDucato non si iscriverà: l’Amatori si era chiamato fuori proprio per aderire al progetto comune e il Colorno non voleva e poteva andare avanti da solo. Progetto in cui al momento nemmeno l’Amatori, a parole, sembra credere fino in fondo ma che potrebbe rientrare se a manovrare fosse “la politica”. Idem per il Colorno che, come anticipato nei giorni scorsi, figurerebbe solo in modo molto marginale. Per una eventuale fusione/cessione del titolo sportivo il termine ultimo è il 20 giugno: può la politica fare un taglia e cuci in tre giorni? Uno aspetta l’altro, l’altro aspetta quest’altro, l’altro ancora aspetta che si muovano gli altri; le solite cose all’italiana, anzi alla parmigiana. Ora si fanno i conti con l’oste, leggasi contributo Erc, ma se il prossimo anno Parma dovesse rimanere fuori dall’Europa (o per demeriti o per variazione regole Erc)?
Questa situazione è figlia della miopia, della cultura dell’orticello, delle gelosie delle due squadre di Parma città che avrebbero dovuto fare quel passo che tutti auspicavano già anni fa lasciando che le altre realtà del territorio continuassero a convivere col loro territorio. Alla prossima.

RUGBY PARMA
COMUNICATO STAMPA

SQUADRA UNICA PARMENSE E CROCIATI
Dichiarazione ufficiale a seguito del cda svoltosi ieri sera, giovedì 16 giugno
La società Rugby Parma, in relazione alle notizie apparse sulla stampa locale relative al progetto di formazione di una unica squadra che unisca le forze del rugby parmense e la contemporanea programmazione dei Crociati Rugby per la stagione sportiva 2011/2012, comunica la piena disponibilità a far parte del progetto squadra unica Parmense, consapevole che questa sia l’unica soluzione percorribile per il bene del rugby di vertice del territorio. Si tratta di obbiettivo ancora più necessario considerate le recenti esperienze di aggregazione parziali, quali quella dei Crociati che hanno evidenziato limiti e difficoltà gestionali; un’esperienza che la Rugby Parma non intende ripetere su quelle basi. L’auspicio pertanto è che tutti i soggetti del rugby parmense si attivino per convergere rapidamente verso una soluzione unitaria, alla quale la Rugby Parma dà la propria convinta adesione.

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