Domenica al Capra il big match di A1. Entriamo nel clima partita col tecnico nocetano Filippo Frati.

Noceto catalizza l’interesse rugbystico di questo fine settimana. A riposo la Rugby Parma in Coppa Italia, il Gran fuori dai giochi va a Prato, il Colorno sale in quel di Udine mentre al Nando Capra domenica è di scena il big match del girone 1 della serie A. La prima, Mogliano, contro la terza ma tutto ipotetico, o se preferite provvisorio. Già, perché chi al momento tallona i nocetani (a quota 57) di un punto, la Lazio, deve recuperare la partita contro il Piacenza ed è facile ipotizzare una vittoria con bonus.
Ecco dunque che questa partita assume un valore inestimabile. Mancheranno, dopo di essa, cinque partite al termine della regular season e di queste, tre sono scontri al vertice con Firenze (fuori casa), Colorno e quello che si prospetta essere un autentico spareggio con la Lazio (a Roma) nell’ultimo turno. Troppo presto per fare calcoli, peraltro sbagliato, per chi va in campo, farli anche più avanti pena distrarsi dal focus, ma in caso di sconfitta le cose in casa Vibu si complicherebbero non poco «Come si suol dire è una partita che vale doppio – conferma Filippo Frati – anche perché giochiamo in casa. Adesso praticamente siamo quarti considerando il recupero della Lazio per cui dobbiamo vincere. Io mi baso molto anche sul meteo per preparare le partite perchè le condizioni incidono non poco e da quello che erano le previsioni in questi primi giorni della settimana doveva esserci un tempo discreto, invece … ».
Se fossimo in ambito calcistico diremmo che un pareggio potrebbe anche andare bene ad entrambe ma qui… Pareggio che peraltro maturò nel corso del secondo tempo della gara d’andata e che ad un certo punto sembrava potersi confermare anche al termine degli ottanta minuti, ma la piazzola fece la differenza ed i veneti si aggiudicarono la partita per 12-9 infliggendo la prima sconfitta stagionale alla squadra allenata da Filippo Frati.
Mogliano è una delle poche squadre del girone “capace di giocare” ed è anche molto esperta, esperienza che mette soprattutto nei raggruppamenti «Sicuramente. Hanno fatto una bella campagna acquisti quest’anno ed hanno un allenatore che ovunque è andato ha fatto molto bene». Sempre guardando all’andata, Mogliano arrivò vicino alla meta in un paio di occasioni con penetrazioni centrali, mentre Noceto lo fece effettuando una touche veloce nei propri ventidue o muovendo pallone al largo «Noi abbiamo cambiato un po’ stile di gioco da Milano ad oggi, dopo averne parlato anche con la squadra- afferma il tecnico nocetano -. Più che speculare sugli errori altrui ho pensato che, anche per creare entusiasmo ulteriore nei ragazzi, dovevamo utilizzare quello che in Nuova Zelanda chiamano il “positive rugby”: rischiare qualcosa di più, muovere palla anche nei nostri ventidue, ogni qualvolta ce n’è la possibilità. A Livorno abbiamo fatto un primo tempo veramente alla grande, domenica dipenderà, però, dalle condizioni meteo e del campo».
Domenica, dunque, si fanno prove di … Eccellenza ed il Noceto, queste prove, le vuol fare a modo.