Il presidente uscente ha incamerato il 51.9% dei voti guadagnadosi il nono mandato, un record. Battuto di un soffio l'altro candidato, il presidente dell'Amatori Parma Rugby, De Vincenzo ma alcuni elettori hanno sollevato un'eccezione. Nessun parmigiano nel consiglio.

Una vita da mediano, cantava Ligabue. Il titolo si addice, sostituendo mediano con presidente, a Mario Spotti, presidente del Comitato Regionale Emilia-Romagna, organo territoriale della FIR. All’epoca del suo primo mandato, l’Italrugby giocava ancora con la Germania Ovest e faceva fatica a battere l’Urss in casa. Ieri Mario Spotti è stato rieletto a presidente del CRER per il nono mandato. La novità numero uno consisteva nel fatto che c’era anche un altro candidato: il presidente dell’Amatori Parma Rugby, Giovanni De Vincenzo. Spotti ha vinto con il 52%: un’incollatura si direbbe nell’ippica. Ma sulla sua elezione è stata verbalizzata un’eccezione. C’è chi ha sostenuto che trattandosi di un’elezione oltre il secondo mandato, per essere rieletto Spotti avrebbe dovuto ottenere almeno il 55% dei voti. Tesi di cartapesta, secondo i più. Lo Statuto Federale, quello nuovo approvato recentemente dal Coni, lo prevede espressamente (Capo II:organi federali centrali, sezione I-Assemblea Generale) per il presidente federale. Per la precisione, l’articolo 23 così recita: “Qualora il Presidente uscente non raggiunga alla prima votazione il quorum del 55% dei voti validamente espressi, ed in presenza di almeno altri due candidati, verrà effettuata contestualmente una nuova votazione alla quale il Presidente uscente non potrà concorrere salvo il caso in cui abbia conseguito la maggioranza assoluta dei voti dei presenti. In caso diverso, si dovrà celebrare una nuova assemblea a cui il Presidente uscente non potrà candidarsi”. Riguardo agli organi territoriali, ovvero i Comitati Regionali, e alla relativa elezione del presidente non vi è nessuna specifica. Vi è il punto 12 dell’art.34 (relativo agli Organi territoriali-Assemblea Regionale) che così recita: “Per tutto quanto non previsto si fa rinvio alle disposizioni relative all’Assemblea Generale della Federazione, in quanto applicabili”. Materia per chi di dovere.
La novità numero due è che nel consiglio non siederà alcun parmigiano dei quattro in lizza (Carnerini, Zardi, Berghenti, Cipolla).