Non è bastata una grande volontà nel finale per ribaltare il punteggio e guadagnare la salvezza con un turno di anticipo. Il recupero si ferma ad un punto dal Petrarca. Si decide tutto nell'ultimo turno
E’ stato un finale di partita decisamente emozionante. Il più emozionato era Mazzariol che dopo aver riunito la squadra negli spogliatoi per il consueto breve discorso di fine giornata ne è uscito con gli occhi gonfi utilizzando questa metafora per descrivere la partita, o meglio l’ultimo quarto d’ora: «E’ un po’ come quando vai a caccia, vai vai e non riesci mai ad uccidere la preda e il cane alla fine ci soffre. Mi spiace tanto per i ragazzi perché nelle ultime due partite meritavano di più». Quando ci metti il cuore, trascini anche l’animo più freddo. Quel lunghissimo, continuo, estenuante possesso durato circa otto minuti, compreso recupero, ha trascinato in sostegno anche il pubblico del XXV aprile. Un solo punto separava i Crociati dal paradiso. L’arbitro non fischiava più nulla. I Crociati giocavano stretto per provare a guadagnare una punizione. In molti hanno pensato al drop: o la va o la spacca, ormai è finita. Nulla di tutto questo. «Era un tipo di gioco che avevamo provato in settimana quello di arrivare lì sui ventidue col possesso e con qualità» afferma il tecnico ducale «Purtroppo non è arrivata l’occasione del drop perché abbiamo ricercato di più la punizione e forse il drop c’è rimasto in gola. La mia idea è quella di cercare di dare loro le opzioni per poterne approfittare, poi è chiaro che gli episodi decidono la partita». E quando la palla è sgattaiolata fuori dal punto d’incontro dalla parte del Petrarca, un senso di scoramento. Il paradiso deve attendere. Il punto di bonus difensivo non basta. San Gregorio è rimasto a secco a Roma ed il divario è ora di cinque punti. Aver vinto entrambi gli scontri diretti sarebbe servito se non fosse previsto lo spareggio in caso di arrivo a pari punti in coda alla classifica. E in teoria ci sarebbe ancora spazio per lo spareggio: San Gregorio deve vincere col bonus mete in casa col Mogliano, che ha i playoff da guadagnarsi, e i Crociati fare zero punti a Prato. Un’evenienza, la prima, che sembra improbabile ma è meglio non fidarsi, parola di Mazzariol: «Troppe volte quest’anno abbiamo pronunciato certe parole e poi ce le siamo rimangiate. Ai ragazzi ho detto che ci sono in palio cinque punti e San Gregorio li potrebbe fare».
La partita non si era messa bene per i Crociati che avevano pagato caro il giallo subito da Caffini al 18’ del primo tempo, si era sul 3-3, per un secondo crollo consecutivo della maul giudicato irregolare dall’arbitro. Logico che il Petrarca, dopo aver giocato la punizione in touche, impostasse un altro drive. Un drive di decine di metri che i gialloblù hanno fatto crollare a pochi metri dalla linea di meta inducendo l’arbitro ad assegnare la meta tecnica ai patavini. Sei minuti dopo la seconda meta ospite. Su un calcio di liberazione, Hickey prende al volo non contrastato, si trova davanti un ampio spazio ove correre e giunto nei ventidue libera di piede l’accorrente Bortolussi che va a depositare la sua undicesima meta in stagione. I Crociati sono sotto 3-17. La reazione ducale c’è e si lascia da parte il piede per giocare maggiormente l’ovale. Al 28’ vi è una bell’incrocio Zucconi-Morisi ma nei ventidue il riciclo dell’azzurro viene afferrato da un avversario. Al 34’ Zucconi è preciso dalla piazzola ed al 38’ la reazione ducale viene premiata, anche in questo caso con superiorità numerica per il giallo comminato a Damiano due minuti prima, e solo un minuto dopo che questi era entrato. I Crociati sono autori di una multifase nei ventidue, l’iniziativa di Ireland viene bloccata a due metri dalla meta ma giocando vicino al punto è Festuccia, autore di un’ottima partita, che riesce ad allungare il braccio oltre la linea. Con la trasformazione di Zucconi si va sul 13-17, punteggio che riapre i giochi e sul quale si chiude il primo tempo.
Al 6’ della ripresa i gialloblù restano nuovamente con l’uomo in meno. En Naour placca senza palla Bortolussi che al piede stava involandosi verso la meta e finisce in panca puniti. Hickey trasforma la punizione conseguente ma questa volta le segnature si fermano lì anche perché lo stesso Bortolussi viene anticipato millimetricamente in area di meta al 12’. Al 23’ viene indicato a Zucconi di piazzare da oltre la linea di dieci metri: la sua gittata si ferma sui cinque. Tre minuti dopo la distanza è dimezzata e l’apertura riporta i ducali a -4. E’ sempre meno Petrarca e sempre più Crociati che al 38’ usufruiscono di un’altra punizione, la posizione è favorevole e considerato che compreso recupero vi sono ancora cinque minuti, si va per i pali: -1. I gialloblù ci mettono un gran cuore, il pubblico la voce ma non basta. Per la matematica bisogna attendere sabato prossimo.
BANCAMONTE CROCIATI – PETRARCA PADOVA 19-20 (pt 13-17)
Marcatori. Pt 7’cp Zucconi, 10’cp Hickey, 19’m tecnica Padova tr Hickey, 25’m Bortolussi t Hickey, 34’cp Zucconi, 38’m Festuccia tr Zucconi. St 6’cp Hickey, 26’cp Zucconi, 38’cp Zucconi.
Crociati. Rubini; Alberghini (40’st Gennari), En Naour (34’st Damiani), Morisi, McCann; Zucconi, Ireland; Caffini, Delnevo, Van Vuren (28’pt E.Ruffolo); Fletcher (24’st Gerosa), Mandelli; Tripodi (1’st Coletti, 32’st Tripodi), Festuccia, Goegan (24’st Pepoli). Ne: Manici, Farolini. All. Mazzariol
Petrarca. Hickey; Bortolussi, Ziegler, Sanchez (22’st Bertetti), Innocenti; Walsh, Travagli; Ansell, Palmer, Bezzati (22’st Targa); Cavalieri, Tveraga; Leso (35’st Caporello), Gega (24’st Gatto), Furia (35’pt Damiano). Ne: Giusti, Alb.Chillon, Spragg. All. Presutti
Arbitro: Mitrea (Tv)
Note. Giallo a Caffini (18’pt), Damiano (36’pt), En Naour (6’st). Calci Zucconi cp 4/5 t 1/1, Hickey cp 3/4 t 2/2. Drop Hickey 0/1. Man of the match: Festuccia.