E' stato rigettato oggi l'appello presentato dalla società ducale avverso la decisione del Giudice Sportivo che aveva dato loro partita persa e quattro punti penalizzazione. i Crociati, dunque, restano ultimi a quota 3 in classifica, 7 punti in meno della penultima. La società farà un ultimo tentativo alla Corte d'Appello Federale
Era atteso come manna dal cielo, dai Crociati Rfc, l’esito dell’appello presentato avverso la decisione del giudice sportivo che in prima istanza aveva dato loro partita persa a tavolino e inflitto quattro punti di penalizzazione per i noti fatti del derby col Reggio. Imprevedibile come il rimbalzo dell’ovale, la sentenza d’appello non è arrivata il martedì o il mercoledì come accade solitamente, bensì oggi. Ed è un rimbalzo che beffa ulteriormente i gialloblù il cui ricorso non è stato accolto e l’impianto difensivo smontato pezzo per pezzo.
I Crociati si erano addentrati nelle pieghe regolamentari adducendo, in sostanza, che il rientro di Sciacca per Singh è avvenuto per un infortunio di quest’ultimo, testimoniato dal referto arbitrale, e come cambio tra giocatori “di” prima linea, tali erano inseriti a referto i due. Il giudice, il cui comunicato completo potete trovarlo in formato Pdf nell’Image Gallery sulla destra, ha evidenziato come non vi è stato momento della partita nella quale uno dei due o entrambi abbiano giocato “nella” prima linea (bensì flanker). Il regolamento, nell’articolo 3, parla di sostituzioni temporanee ammissibili per giocatori “della” prima linea e non “di” come ribadito dal giudice. Un distinguo non di poco conto. In aggiunta i Crociati contestavano che il cambio Singh-Sciacca avvenuto al 38’ del secondo tempo potesse aver avvantaggiato l’avversario come sostenuto dal Reggio nel suo ricorso. In via subordinata, i Crociati ritenevano che «lo stato di confusione presente in campo abbia potuto indurre in errore il tecnico e che tuttavia la condotta come attuata sia meritevole della buona fede e chiede l’applicazione delle circostanze attenuanti» richiamando un precedente della UR Capitolina. Questa la risposta del Giudice Sportivo: «La Commissione Giudicante, nel caso CAPITOLINA, aveva riconosciuto il concorso delle circostanze attenuanti solo perché l’utilizzo irregolare del giocatore era intervenuto negli ultimi minuti di gara ad un risultato sostanzialmente acquisito di 33 a 12 in favore della Capitolina con il punto di bonus mete realizzato. Di tale orientamento sono tutte le decisioni sia del Giudice Sportivo che della Commissione Giudicante Federale che riconoscono il concorso delle circostanze attenuanti, per andare a riformare provvedimenti decisionali, solo se l’errore attuato dalla società non influisce in alcun modo sulla partita.
In questo caso il risultato della gara si è modificato proprio dopo l’ingresso irregolare del giocatore SCIACCA. Lo score, infatti, è passato dal 12-7 al 15-7, togliendo quindi il punto di bonus per differenza punti al Rugby Reggio, risultato alla fine danneggiato proprio dal cambio irregolare.
In merito alla richiesta di una sanzione proporzionata ai fatti accaduti in campo avanzata dai Crociati Rugby, il Giudice Sportivo ricorda come le norme del Rdg. sono inderogabili. Comprende appieno la circostanza che provvedimenti come quello preso in occasione dell’omologazione della gara, (partita persa per 0-20, 4 punti di penalizzazione e multa) incidendo sul risultato conseguito sul campo, sulla classifica e sul proseguo del campionato ma il legislatore federale post riforma ha inteso sanzionare pesantemente proprio simili fattispecie e il Giudice Sportivo non può far altro che applicare le regole che vengono emanate».
Niente sconti, dunque, o ripetizione della partita. I Crociati restano così sul fondo della classifica con 3 soli punti, sette in meno del San Gregorio penultimo. Per salvarsi servirà un bel colpo di coda. Intanto la società fa sapere che ricorrerà all’ultimo step: la Corte d’Appello Federale