Ultima di campionato e ultimo appuntamento stagionale con “Il Gede risponde”, la rubrica del lunedì di Sportparma.com affidata alle sapienti parole di mister Pietro Gedeone Carmignani.
Il De Rossi day non offusca la buona prova del Parma. Merito della salvezza già raggiunta?
“La notte degli addii, di De Rossi e Ranieri, e forse Dzeko. I primi due sono stati omaggiati dal pubblico, atmosfera commovente. E’ stata una partita equilibrata, il Parma ha giocato sereno, spensierato ed era ben messo in campo. Ci ha provato fino all’ultimo.
Adesso la società inizierà a pianificare il futuro, cosa c’è da aspettarsi?
“Mi aspetto che vengano prese decisioni veloci e in linea con quanto fatto fino ad oggi. Bisogna consolidarsi. Spero che la diatriba tra i 7 soci parmigiani e Lizhang non sia un ostacolo sulle scelte future e sul calciomercato. Comunque, il bilancio della stagione 2018-19 è ottimo. Il Parma ha fatto un gran campionato. E da questo bisogna ripartire”.
Il campo principale dell’ultima giornata è stato San Siro, Inter-Empoli. La Champions e la retrocessione. Verdetto giusto?
“Sì, la madre di tutte le partite è stata Inter-Empoli, due squadre con obiettivi diversi. Colpo dell’Inter dopo una gara di sofferenza. Dispiace molto per l’Empoli che ha giocato come sempre un calcio propositivo. E’ stata punita ingiustamente dalle circostanze. L’Inter è arrivata in fondo con il fiato corto, tant’è che nel finale l’Empoli ha spinto tanto e sfiorato il gol più volte. L’Empoli non meritava di perdere e di retrocedere”.
Il terzo posto dell’Atalanta è una lezione di calcio e programmazione al resto della serie A?
“L’Atalanta ha vinto in rimonta grazie al suo gioco e all’espulsione di Berardi che ha messo in difficoltà il Sassuolo. Assurdo. L’Atalanta ha macinato gioco e ha vinto con merito. L’Atalanta si è meritata la Champions, ha sempre proposto calcio e idee. E’ un risultato molto importante, più della Coppa Italia. Ha dimostrato che lavorando bene, con osservatori attenti che sanno segnalare giocatori forti ma non famosi, Gasperini che ha dato un’impronta di gioco e caratteriale, la società organizzata, si possono ottenere grande risultati. Sono 3 anni che sta facendo le cose alla grande. E’ una piazza che può rischiare con i giovani, altre squadre hanno bisogno del nome importante per accontentare le tifoserie”.
L’altra sfida decisiva era Fiorentina-Genoa: una partitaccia?
“Fiorentina-Genoa si è giocata con le orecchie rivolte a Milano. Hanno giocato senza farsi male, confidando nel risultato dell’Inter, ma alla fine si sono salvate entrambe”.
Il Milan non va in Champions per un solo punto. Basta questo per definire fallimentare la stagione appena conclusa?
“E’ finita come si supponeva, non è bastato vincere. Il Milan deve recriminare, ad inizio marzo aveva 6 punti di vantaggio nella lotta Champions. Non so dire se è stata una stagione fallimentare, bisogna capire cosa deciderà la società, sembra che Leonardo vada via e sarebbe una perdita importante”.
Sarà un’estate caratterizzata dal valzer degli allenatori, a partire dalla Juventus…
“ Il valzer degli allenatori è partito con Allegri. Sono convinto che la Juve ha già scelto il suo nuovo tecnico, ma non può ancora dirlo. La Juve non è senza allenatore, sicuro. E’ una società abituata a programmare tutto nei minimi dettagli. La sconfitta contro un’ottima Sampdoria non fa notizia, i bianconeri sono in ferie da un pezzo”.
Si aspettava il Bologna al decimo posto in classifica?
“La vittoria sul Napoli è stata un’altra ciliegina di Mihajlovic, adesso il problema è se resta o no. Il Napoli termina unaa stagione deludente dal punto di vista dei risultati, ma di buon auspicio per il futuro. Comunque sarà difficile colmare il divario dalla Juve se non si comprano top player. In alcune partite ha fatto vedere un gioco ottimo, purtroppo non basta.
I campionati le vincono le squadre che hanno i giocatori migliori. Vincono sempre le stesse squadre perché hanno i giocatori migliori”.
Il Torino fuori dall’Europa è una beffa?
“Torino-Lazio, la partita di quello che poteva essere e non è stato. Il bilancio della Lazio resta positivo: Coppa Italia e Europa League. Torino record di punti ma niente Europa. Mazzarri ha fatto comunque un gran lavoro su cui costruire il futuro. Stesso discorso per Tudor a Udine: ha portato concretezza e punti, chissà se adesso verrà confermato”.