Il lunedì su Sportparma è il giorno de “Il Gede risponde”. Analisi e commenti sulla 14a giornata di serie A con la firma inconfondibile dell’ex allenatore del Parma Pietro Gedeone Carmignani.
La sconfitta di San Siro contro il Milan ha il sapore di una grande occasione persa per il Parma?
“Non è stato un brutto Parma, perché per lunghi tratti ha imbrigliato il gioco del Milan. Forse il Parma non è stato troppo convinto, dopo il pari rossonero ha lasciato troppi spazi. Serviva più attenzione difensiva, poi è venuta meno nel contropiede, dove sicuramente ha influito la giornata opaca di Gervinho e Biabiany. Non si è riusciti ad amministrare un vantaggio quando tutto sembrava a favore del Parma; tra l’altro il Milan ha avuto pochi giorni per recuperare e fisicamente aveva qualcosa in meno rispetto ai crociati”.
La possiamo chiamare “paura” di perdere?
“E’ mancata la determinazione e la ferocia per mantenere il vantaggio. Bisogna anche dire che ho visto un Milan pratico e grintoso. Gattuso è a corto di difensori, ma è riuscito nell’esperimento di Abate centrale. E’ stato bravo anche tatticamente perché ha saputo ridisegnare la squadra con Borini e ha cambiato sistema di gioco. Il Parma ha avuto le sue occasioni, anche grosse. E’ vero che il Milan ha studiato bene il gioco del Parma, ma la partita è stata in bilico fino alla fine”.
Come giudica il tocco di mano di Bastoni, visto solo dal Var, che è costato la sconfitta?
“Il rigore c’era, la Var ha sbagliato a Roma, errore clamoroso. Il calcio si fa male da solo: la Roma doveva avere il diritto di chiedere l’intervento della Var. Certo, il fallo di Bastoni non era volontario. E’ stato un gesto istintivo, non pensava che Cutrone non sarebbe arrivato sulla palla. Episodio sfortunato. Comunque, il braccio non era molto staccato dal corpo, ma su questo argomento si discute da anni ad ogni livello…”
Cutrone è già pronto per la Nazionale?
“Cutrone ha forza fisica, istinto, fiuto del gol. Quando si completerà tecnicamente, sarà ancora più forte. Mancini deve chiamarlo in Nazionale, assolutamente. A proposito di Nazionale: i sorteggi sono andati bene, anche se bisogna sempre giocare ogni singola partita prima di esultare. Ma si potevano beccare avversari peggiori. L’Italia deve puntare sui giovani, con decisione e coraggio. Cutrone, Barella e Zaniolo sono giocatori pronti. Facciamoci delle domande: in giro ci sono altri giovani così, pronti per il grande salto? Le società hanno rose ampie e internazionali, anche se gli allenatori italiani sono persone intelligenti, quando trovano un giovane che vale lo buttano dentro. Ma obiettivamente si fa fatica a vedere un giovane della Primavera in una rosa di 23-24 giocatori. Dobbiamo cambiare mentalità”.
Domenica al Tardini arriva il Chievo dell’ex Di Carlo, un avversario rigenerato dal nuovo tecnico. E’ d’accordo?
“Il Chievo finalmente è tornato a giocare con la filosofia di gioco che ha sempre avuto. Notevole prestazione contro la Lazio, carattere, intensità e pressing. Pellissier è il simbolo della squadra, ieri ha dato tutto e poi vede sempre la porta. Il punto del Chievo fa morale, il Parma dovrà stare attento, il Chievo si è ritrovato, indipendentemente dalla situazione di classifica che resta molto difficile”.
Passiamo al resto della serie A: la Juve, insieme a Manchester City e PSG, è veramente la squadra più forte e completa d’Europa? La vittoria contro la Fiorentina è stata l’ennesima prova di forza.
“Per la Fiorentina questa era la madre di tutte le partite, invece per la Juve una delle tante. Inizialmente è stata messa in difficoltà dalla rapidità della Viola, poi la Juve ha preso il controllo della partita e non c’è stato più niente da fare. Gol fantastico di Bentancur. Squadra ricca di tutto, forza fisica, qualità e tecnica. La differenza tra la Juve e le altre italiane è notevole. In Europa qualcosa cambia ma è sicuramente una squadra da vertice”
Roma-Inter non è stata solo la partita del mancato rigore…
“Bellissima partita, al di là dell’episodio del rigore. Due squadre che interpretano un calcio diverso, la Roma più squadra e geometria, con palla a terra; l’Inter è squadra concreta, allenata a sfruttare le giocate individuali, anche se in questa stagione manca Perisic, che forse sta già pensando all’Inghilterra. Gara spettacolare, partita mai noiosa. Risultato sempre in bilico, entrambe le squadre arrivavano facilmente alla conclusione; si giocava tanto e pensava poco”.
Risorge la Sampdoria e affonda il Bologna…
“La Sampdoria ha sfruttato al meglio gli errori difensivi del Bologna. Caprari prestazione ottima, bravo Giampaolo a rilanciarlo. Male e confuso il Bologna, con troppi blackout difensivi, frutto di scarsa concentrazione. La Samp ritrova serenità dopo una settimana scossa da alcune vicende giudiziarie, Inzaghi invece vede sprofondare la sua squadra. La sua posizione torna in bilico”.
Infine la lotta salvezza: i cambi di allenatore hanno rigenerato Empoli e Udinese. E’ d’accordo?
“Spal-Empoli è stat un’altra bella partita, giocata con grande determinazione, a ritmi elevati. Empoli più completo e continuo, mentre la Spal si è accesa a sprazzi. Ha avuto il grande merito di crederci sempre, ha pareggiato in 10. Il Sassuolo sembra non saper più vincere, anche il gioco è sceso di qualità. Partita piatta, priva di spunti tecnico-tattico. Punti importante solo per l’Udinese, ma il primo tiro in porta è arrivato a 10 minuti dalla fine. Infine il Frosinone: ha fatto la sua partita, ha giocato con intensità, ha sbattuto contro un super Cragno, decisivo in 3-4 occasioni. Il Frosinone resta in zona retrocessione, la situazione non cambia, malgrado ora la squadra giochi meglio”.