Gli appassionati di calcio sperano sempre in una sorpresa, ma alla fine le favorite restano le stesse squadre. E' il fascino eterno dei Campionati del Mondo che quest'anno si disputeranno in Sudafrica: venerdì 11 giugno, alle 16, si gioca la partita inaugurale (Sudafrica-Messico).
Le favorite
E’ sempre difficile fare previsioni ma io punto su Brasile, Italia, Inghilterra e Argentina. Sono loro le quattro squadre che possono vincere il Mondiale: il Brasile è il favorito numero uno, tutto dipende dalla loro condizione psicologica che spesso è incostante; l’Italia è la squadra campione del mondo e ha giocatori di qualità, bisogna vedere con quale freschezza fisica arriveranno i giocatori reduci da un campionato negativo; l’Inghilterra di Capello ha trovato quelle caratteristiche che mancavano in passato e cioè tattica, furbizia e concretezza. L’Argentina ha grandi campioni, ma Maradona non convince perché non ha ancora dimostrato di essere un allenatore all’altezza della situazione.
Le sorprese
Particolare interesse bisogna prestare alle squadre africane: sono cresciute molto rispetto agli ultimi anni, grazie anche al contributo di allenatori europei e non solo, che hanno portato il loro contributo e la loro esperienza. La Costa d’Avorio di Sven Goran Eriksson e la Nigeria di Lagerback sono due nazioni da tenere in considerazione. Sono forti fisicamente e ora anche tecnicamente, possono dare fastidio a chiunque. Il calcio africano è in forte espansione, nel 2002 sono stato in Senegal come osservatore e ricordo che il livello del calcio era già molto elevato; mancava la tattica ma c’erano giocatori molto interessanti.
I moduli
Ho sentito dire che Marcello Lippi ha deciso di giocare con il 4-2-3-1, quindi con una sola punta. Un sistema di gioco che puo’ trasformarsi facilmente in 4-4-2 se uno dei due esterni è un attaccante. Comunque, il calcio è fatto per far giocare i giocatori nel ruolo migliore, quello più appropriato alle loro caratteristiche. Per me è conquistare la palla prima possibile, pressing e difesa alta. Poi devono esserci uno o più giocatori che siano in grado di saltare l’uomo e creare gioco. Ogni allenatore ha le proprie idee, ma spero che nel 4-2-3-1 che ha in mente Lippi, il ct sappia scegliere i giocatori giusti. Certo è che con il parco attaccanti che ha a disposizione, mi sembra sprecato giocare con una sola punta.
Condizioni climatiche
Il clima influisce moltissimo e a volte è addirittura determinante. In questo momento in Sudafrica è inverno. Ricordo la mia esperienza con la Nazionale Azzurra negli Stati Uniti, c’era un tasso di umidità pazzesco, arrivammo in finale provati fisicamente. Comunque, è giusto che il mondo del calcio abbia scelto il Sudafrica per l’edizione 2010 del Campionato del Mondo; il calcio non deve fare distinzioni e non deve dividere.
Il ritiro
Sono stato in Nazionale per cinque anni e le abitudini del ritiro sono cambiare rispetto ai miei tempi. Fuori dal campo si passava molto tempo a giocare a briscola; briscola a chiamata. Oggi invece le borse dei giocatori sono piene di videogiochi e telefonini. La cosa che non condivido è il dover mandare a casa alcuni giocatori dopo tre settimane di ritiro; è quello che succederà a cinque Azzurri che attualmente si allenano con il resto della squadra. E’ un concetto sbagliato, noi preferivamo avvisare quelli che erano considerati i sostituti, ma non portarli in ritiro. Dopo tre settimane non è bello dir loro che devono tornarsene a casa. Peccato per la mancata convocazione di Giuseppe Rossi, è un ragazzo d’oro, fin dai tempi del Parma e ha il guizzo per risolvere le partite.
L’Italia
Questa è un’Italia operaia con un allenatore vincente, che vede il calcio in un certo modo. Ha fatto delle scelte, alcune anche criticabili, e ha preferito il carattere all’estro. Un altro allenatore non avrebbe lasciato a casa gente come Cassano e Miccoli. E’ un’Italia operaia fino ad un certo punto, però, perché gente come Gilardino, Quagliarella e Di Natale non possono essere considerati dei manovali del calcio.
Nel girone F affronteremo in ordine Paraguay, Nuova Zelanda e Slovacchia. Dovremo stare tranquilli. Possiamo anche dire che il calcio è strano e tutto può succedere, ma sinceramente penso che non avremo problemi, è un girone molto abbordabile. Le fasi successive saranno più complicate e non è una novità, a quel punto conteranno molto il carattere della squadra e le scelte di Lippi.
Pietro Carmignani