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Il Gede Risponde

Il Gede: Parma, la difesa è stata perfetta. Ora il derby col Bologna, quanti ricordi…

Il Gede: Parma, la difesa è stata perfetta. Ora il derby col Bologna, quanti ricordi…

Immancabile l'appuntamento del lunedì di Sportparma con Pietro Carmignani, l'ex allenatore del Parma che analizza la prestigiosa vittoria di ieri sera contro il Napoli. Non solo Parma, il Gede parla anche di Europa League e zona retrocessione, ma anche del derby di domenica prossima, Bologna-Parma. Il "suo" derby.

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Il Parma batte il Napoli e si regala un’altra serata magica. E’ stata la partita perfetta?

“Prestazione eccellente. Il Parma ha giocato una partita perfetta dal punto di vista tattico, soprattutto in fase difensiva, perché ha saputo fermare tutte le iniziative degli avversari. Per 80 minuti non ha concesso nulla ad uno degli attacchi più forti del campionato. Poi il Parma ha sofferto l’ingresso di Zapata ma alla fine è uscito indenne. Il Napoli ha un grande limite, riesce ad essere concentrato solo nella grandi partite. La rosa va corretta ma bisogna lavorare sulla mentalità del gruppo. Non ha continuità, vedi la vittoria con la Juve e la partita di ieri. Il Napoli ha perso molti punti con le piccole”.

Quale è stata la mossa vincente di Donadoni?

“Da un punto di vista mentale e psicologico il Parma ha avuto un grande approccio, a differenza del Napoli. I partenopei probabilmente hanno sottovalutato il Parma, soprattutto dopo la vittoria con la Juventus. Mirante ha fatto solo lavoro di routine, non è mai stato impegnato seriamente. Il Parma ha raggiunto un grande livello psicologico, tattico tecnico e fisico. Le tre sconfitte sono state solo un caso, sebbene quella con la Roma fosse netta. Ho visto Donadoni molto agitato in panchina ed è una rarità; sapeva benissimo il significato di questa partita. Se avesse perso probabilmente sarebbe stata la parola fine per il sogno Europa League”.

A proposito di Europa League: esclusa la Fiorentina, chi è la favorita?

“Il Parma ha un vantaggio di punti e credo che lo spirito della squadra sia quello di arrivare fino alla fine. Il Parma sta meglio dell’Inter, poi tutto può succedere. Parma favorito anche su Lazio e sulle altre. Il Milan è in ritardo, anche se vince questa sera a Marassi, contro il Genoa, il distacco dai crociati resta di 5 punti”.

Domenica c’è il derby Bologna-Parma, una partita che a molti tifosi fa venire in mente il nome di Carmignani. Che sfida sarà?

“Il Bologna è reduce da un risultato importante contro l’Inter, ma è presto per dire che la squadra sio è ripresa dopo le ultime sconfitte; e poi, il distacco dalla terzultima è di soli due punti. Occhio al ritorno del Sassuolo. Partita determinante per la salvezza, il pareggio non servirà al Bologna. E’ naturale che il Parma è il grande favorito, ma sarà una battaglia vera e propria. E’ una partita che mi fa venire in mente tanti ricordi: lo spareggio salvezza fu un risultato eclatante, un risultato frutto della forza morale della squadra. Fu una vittoria affascinante e indimenticabile, perché pochi credevano nella nostra rimonta. Comunque, nei derby si azzera tutto, comprese le differenze di classifica, anche quelle evidenti, come nel caso di Bologna e Parma”.

Passiamo al resto del campionato: l’Inter non decolla, colpa di Mazzarri?

“Le responsabilità di Mazzarri sono evidenti. Il tecnico è in discussione, al di là delle parole di Thohir. Se c’è una squadra che deve recriminare questa è il Bologna. L’Inter non ha continuità, non è serena e in campo ha poco equilibrio. C’è un po’ di apprensione, l’Europa League non è così scontata. I numeri e la classifica non sbagliano mai. E’ un momento grigio, come nell’era Stamaccioni. L’Inter non è mai serena, è sempre in ansia”.

La Roma, invece, continua a macinare punti e gioco. Lo scudetto, però, sembra una missione impossibile….

“La sfortuna della Roma è avere davanti una corazzata come la Juventus. A Cagliari ho visto una Roma devastante nelle ripartenze, l’atteggiamento tattico del Cagliari, infatti, è stato un suicidio. Destro si sta mettendo i evidenza per la Nazionale. Non conosco bene i progetti della società, ma ci sono le basi per un futuro importante. Aspettiamo il rinnovo di Garcia. Hanno molti giocatori giovani e di prospettiva. E’ un gruppo unito”.

A proposito di Destro: quali attaccanti porterebbe ai Mondiali in Brasile?

“Prandelli farà le scelte giuste. Come si fa a non pensare a Immobile e Insigne, a Cassano e Toni. La scelta degli attaccanti è sempre quella più difficile. Qualcuno dovrà rimanere a casa. Sono almeno una decina che meritano di andare ai Mondiali”.

Vincono anche Fiorentina e Lazio…

“La Fiorentina ha un vantaggio rassicurante di 5 punti sul quarto posto. L’Udinese gioca con più tranquillità dopo aver raggiunto la salvezza. Vittoria meritata dei Viola anche se i friulani hanno sfiorato più volte il pareggio e nessuno si sarebbe dovuto scandalizzare. La Lazio non ha gli spettatori ma ha tutto il resto. Mi sembra che questa difficoltà, cioè il clima ostile dei tifosi nei confronti della società, abbia amalgamato ulteriormente la squadra. C’è da dire che Reja ha una rosa importante, di qualità. Di contro ho visto una Sampdoria molle, forse colpa dell’assenza in panchina di Mihajlovic?”.

La lotta per non retrocedere è sempre più affascinante. Chi la spunterà?

“Il Sassuolo ha dato uno scossone importante, vincendo contro l’Atalanta, una delle squadre più in forma del campionato. Il Sassuolo c’è. Fa piacere per la doppietta di Sansone, è un giocatore che può essere decisivo in questo finale di stagione. Poi a fine anno il Parma dovrà valutare attentamente il suo futuro. La sconfitta del Catania suona come una condanna; i siciliani commetto sempre troppi errori difensivi. Si salva solo Bergessio. Inspiegabile, è la stranezza del calcio, lo scorso anno avevano sfiorato l’Europa. Chievo e Cagliari sono in difficoltà, sebbene abbiano un piccolo vantaggio. Domenica prossima due spareggi decisivi, Sassuolo-Cagliari e Livorno-Chievo. Il Chievo è calato visibilmente. È una squadra pericolante. In questo momento una vittoria può cambiare il finale di stagione, perché così il morale sale a mille, a differenza di una sconfitta che porta solo ansia. Infine: Lopez esonerato, torna Pulga? Ci credo poco. Non capisco invece l’esonero di Maran a Catania”.

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