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Parma Calcio

Tra Palermo e Parma un viavai di ex: le due possibili formazioni

Tra Palermo e Parma un viavai di ex: le due possibili formazioni

Sarà Palermo la prossima tappa nel cammino del Parma. Due squadre accomunate, nel presente e nel passato, da molte vecchie conoscenze reciproche.

Nella partita di domani saranno ben 5 gli ex: 4 tra le fila rosanero — il portiere Pigliacelli, i centrocampisti Broh (nato e cresciuto proprio a Parma), Stulac e l’attaccante Brunori — e il solo Vazquez tra i gialloblù. Tanti sono gli scontri diretti tra le due compagini (ben 44 in totale) quasi quanti gli ex protagonisti con le casacche rosanero e crociata/gialloblù nel corso del tempo. Riusciamo addirittura a stilare, secondo le nostre preferenze, due ipotetiche formazioni.

La prima guidata da mister Francesco Guidolin che in rosanero, nonostante i plurimi esoneri voluti da Zamparini, conquistò dapprima la promozione in Serie A e poi la qualificazione alla Coppa Uefa (a cavallo tra il 2004-2005 e il 2007/2008); percorso quasi eguagliato in gialloblù, quando fu l’artefice della conquista della massima serie (da subentrato, nel 2008/2009) e del successivo assestamento in A (nel 2009/2010). Disponiamo la formazione “guidoliniana” con il modulo utilizzato spesso dal tecnico veneto: il 3-5-2.
In porta Matteo Guardalben: trova più fortuna a Palermo, dove disputa ben 43 partite in due stagioni (dal 2004 al 2006) a differenza di Parma, dove invece colleziona solo 10 presenze in 5 stagioni (3 dal 1997 al 2001 come vice Buffon, e 7 nella metà stagione del 2006). Trio difensivo formato da Mattia Cassani, Matteo Darmian e Cristian Zaccardo. Cassani, nel Palermo, ottiene 137 presenze in 5 anni (stagioni 2006-2011) in cui trova anche per 5 volte la via del gol, mentre a Parma scende in campo per ben 54 volte in due stagioni (dal 2013-2015) senza segnare;  Darmian, nella stagione 2010-2011, disputa solo 11 partite con la maglia rosanero, facendo però il suo esordio nelle competizioni europee; 9 anni più tardi, nella stagione 2019/2020 arriva nel Ducato, dove gioca 36 partite (con 1 gol) prima del grande salto in direzione Inter; tra i più grandi ex c’è poi il difensore campione del mondo 2006, 168 presenze condite da 9 gol in 4 stagioni (2004-2008) in Sicilia e 123 gettoni in 4 anni (2009-2013) e 10 reti in Emilia.
A centrocampo abbiamo scelto di inserire
Mark Bresciano, Fabio Simplicio, Simone Barone, Emanuele Filippini e Francesco Modesto. L’esterno australiano, cresciuto fra il 2002 e il 2006 a Parma, giocato qui 123 presenze segnando 19 gol, primo di approdare proprio al Palermo (12 gol in 104 partite fino al 2010); il brasiliano Simplicio, nella sua parentesi italiana, si era fatto conoscere a apprezzare nel Ducato, nel biennio 2004-2006, con ben 14 gol in 71 match, prima che il club siciliano si fiondasse anche su di lui: negli stessi anni di Bresciano, totalizzerà 129 gettoni di presenze trovando per 21 volte il gol. Barone, laureatosi campione del mondo insieme a Zaccardo come giocatore palermitano (74 presenze e 5 marcature), aveva in precedenza giocato a Parma (62 presenze e 4 gol, dal 2002 al 2004). Altro ex è uno dei due gemelli Filippini: in gialloblù Parma 42 presenze e 3 gol all’attivo agli inizi degli anni Duemila, poi il trasferimento alla corte di Zamparini (20 partite e 4 gol). Ultimo, ma non per importanza, è il fluidificante mancino Modesto: solo 13 match dal 2002 al 2004 con le Aquile, più fortuna al contrario con i Ducali nel biennio 2010-2012, grazie a 40 partite e 4 gol.
Per l’attacco, 
Amauri Carvalho de Oliveira e Alberto Gilardino. Le due migliori esperienze in carriera dell’italo-brasiliano sono state proprio in queste due città: a Palermo ha realizzato 23 gol in 52 presenze nelle stagioni dal 2006 al 2008, a Parma 18 in 65 nel corso fra 2012 e 2014. Quasi superfluo ricordare le gesta del “Gila” che nel Ducato, da giovane bomber, sbocciò a suon di gol: 3 anni con un bottino di 50 gol in 96 presenze; a Palermo arrivò invece sul tramonto della carriera, riuscendo comunque a dar prova del suo indubitabile fiuto del gol con 10 marcature in 33 gare giocate in una sola stagione (2015-2016).

Oltre a questi 11 ex, addirittura, possiamo mettere in campo un’altra squadra di doppi ex. Per guidare questa seconda formazione — che definire “di riserva” sarebbe riduttivo — abbiamo scelto Giuseppe Iachini, fresco ex coach crociato, ma anche “vate” dei siciliani dal 2013 al 2015.
La formazione, schierata con un 4-4-2, prevede in porta troviamo Marco Amelia: l’estremo di Frascati, per i primi 6 mesi del 2004, fu la riserva di Frey che non gli concesse nemmeno 1′ in gialloblù; dopo esser salito sul tetto del mondo con la Nazionale a Berlino nel 2006, diventerà più tardi un rosanero con cui giocherà 34 volte nella stagione 2008/2009.
In difesa abbiamo scelto Andrea Rispoli (129 partite e 12 marcature con il Palermo, dal 2015 al 2019; 14 con 1 gol nel 2014/2015 e 20 nel 2021/2022 tra le fila dei crociati), Pablo Hernan Dellafiore (11 gare nel Palermo, 24 nel Parma), Cesare Bovo (2 reti in 31 gare al Parma 2004/2005, 7 in 89 nella parentesi palermitana) e Giuseppe Pezzella: quest’ultimo — che ha salutato Parma con un biglietto da visita di 46 presenze e 1 gol in due stagioni (2019-2021) — ha avuto discreto successo anche a Palermo, con cui si affacciò ai grandi palcoscenici, dal 2015 al 2017 (19 presenze). Gianni Munari non ha presenziato a Palermo, più decisivo a Parma (51 gare e 4 reti in due esperienze differenti), mente Stefano Morrone è un ex piacevolmente ricordato su ambo le sponde: dei Crociati è stato pure un valente capitano, al netto delle 170 presenze e 9 gol (dal 2007 al 2013), mentre in precedenza si era fatto apprezzare anche con il Palermo (58 partite fra 2003 e 2005); Francesco Parravicini, reduce dall’infelice esperienza di Palermo, si rilanciò a Parma nell’inverno 2007 prima di un rapido declino (33 presenze e 1 gol in 3 stagioni); Antonio Nocerino ha trovato più continuità nelle tre stagioni in Sicilia, dal 2008 al 2011 (106 e 6 gol) piuttosto che nel poco fortunato passaggio in Emilia dove nella stagione del fallimento, ottenendo comunque un soddisfacente rendimento personale (20 apparizioni e 3 segnature). Davanti spazio a Igor Budan e Davide Lanzafame: il croato in crociato lascia il segno in due stagioni con 50 presenze e 20 gol e fa bene poi anche a Palermo (35 presenze e 5 gol dal 2008 al 2010, uniti ai 7 nelle 28 partite dal 2011 al 2013); l’esterno di Torino, che non ebbe fortuna con le Aquile (9 apparizioni senza esultanza nel 2008/2009) si affermò in gialloblù la stagione seguente, che lo vide protagonista con 7 marcature sulle 27 volte in campo agli ordini di Guidolin.

 

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