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Parma Cremonese 1 1 37a giornata Serie B 2023 2024 gli allenatori Giovanni Stroppa e Fabio Pecchia

Parma Calcio

Pecchia: «Tanta voglia di fare la A insieme». Stroppa: «Parma ancora più forte»

Pecchia: «Tanta voglia di fare la A insieme». Stroppa: «Parma ancora più forte»

Le parole dei protagonisti di Parma-Cremonese (clicca qui per leggere le pagelle) nella conferenza stampa post partita.

Davanti ai microfoni in sala stampa si sono capitan Enrico Delprato, Adrian Bernabé e mister Fabio Pecchia. Per gli ospiti l’allenatore Giovanni Stroppa.

PECCHIA «Per me oggi è una delle partite più belle della mia gestione perché è stato un calcio totale: vedere Hernani quasi punta, poi difensore centrale e terzino contro una signora squadra mi è piaciuto molto. Bellissima partita. Se devo individuare due snodi fondamentali dico il finale della scorsa stagione e la sconfitta di Modena penso sia stata un altro segnale importante. Contro il Modena i ragazzi erano molto consapevoli che con la spina staccata potevamo perdere contro tutti, da lì in poi ci siamo giocati le nostre carte: è stata una bella sveglia un po’ per tutti. Ecco perché poi le cose si fanno quando tutti vanno per il verso giusto e in un’unica direzione: in quell’occasione il pubblico rispose in maniera fantastica. Questa è una vittoria di tutti e dobbiamo godercela.
Il campionato non era finito a Bari, avevamo solo raggiunti l’obiettivo. La squadra poi ha raccolto le energie e giocato bene in un ambiente fantastico. Domani riposo, poi avremo ancora una partita fantastica da giocare.
Qualcuno mi ha detto che nelle mie esultanze ero un po’ fuori dalle righe, ma c’era solo felicità per esprimere grande gioia con e per i miei ragazzi, mi è piaciuto festeggiare anche coi famigliari e coi famigliari dei miei ragazzi. Dopo Cagliari l’anno scorso c’era un ambiente diabolico, quest’anno uguale ma in senso opposto.
Sul gesto di Vazquez rispondo che Franco è Franco. L’ho apprezzato per le sue qualità straordinarie, ha dato tanto anche al Parma e anche oggi ha fatto un gol straordinario. Niente da aggiungere.
Io posso avere le migliori idee ma se dall’altra parte non ci sono le qualità mentali, tecniche e morali l’allenatore rimane perdente. Come dice Ancelotti, ci sono due categorie di allenatori, io mi sento di quella in cui gli allenatori non vogliono far danni.
Nelle ultime partite c’era poco da accontentarsi, perché l’obiettivo era di alzare la coppa, anche perché a me non era mai successo.
Le squadre si costruiscono in tutti i sensi, anche la mentalità: la capacità di premere l’interruttore e andare dritti nonostante ci siano tanti giovani. Oggi questi ragazzi hanno giocato, e sono convinto lo faranno anche nell’ultima gara, ancora più importante perché è derby, ma anche se non lo fosse stato i ragazzi avrebbero trovato le forze per andare a giocarsi la partita.
C’è voglia un po’ di tutti, coi ragazzi, di confrontarsi col campionato di Serie A. Adesso però è solo il momento di godere e festeggiare, poi si preparerà il futuro.»

BERNABÉ «Era giusto finire davanti a tutti. Ce lo siamo meritato, guadagnato davanti alla nostra gente e alle nostre famiglie. A Parma sono migliorato tanto come giocatore, a difendere, mentalmente e soprattutto come persona grazie ai miei compagni che ho avuto, tutti inclusi. Non ho molto da aggiungere, sono veramente molto contento… [Arriva l’invasione dei compagni di squadra].
L’obiettivo era vincere il campionato, io ho fatto una gara incredibile, non facile visto l’ambiente e la pressione di finire primi. L’espulsione ha girato la partita sul difficile ma abbiamo giocato come abbiamo fatto tutto l’anno e alla fine abbiamo dominato, come vuole mister Pecchia.
Sulla questione Vazquez dico che è una brava persona, un fantastico giocatore e su quello che ha fatto dovete chiedere a lui. Io per lui ho solo parole positive, quello che abbiamo fatto è anche merito suo. Ha anche fatto un bel gol oggi, non so spiegarti il perché del suo gesto, ma penso che la scivolata che ha fatto su di me fosse da secondo giallo.
Non voglio ancora pensare alla Serie A, adesso voglio godermi questo successo perché anche personalmente ho lavorato tanto per guadagnarmi questo risultato. Grazi ai tifosi, che ci hanno aiutato tanto. Per ora aspetto di godermela per l’anno prossimo.
In tutte le stagioni ci sono alti e bassi, ma nello spogliatoio siamo stati sempre insieme, siamo un grande gruppo e ci siamo sempre rialzati nei momenti difficili.
L’espulsione ci ha reso le cose difficili, perché quando giochi con uno in meno contro una squadra che vuole pareggiare e devi correre dietro al pallone ti stanchi, ma secondo me abbiamo fatto un buon primo tempo, anche quando gestivamo il possesso noi. Poi nel secondo tempo ci siamo messi per fare il gol che avrebbe significato vittoria, fossimo rimasti anche in 9. Eravamo in meno, ma sembrava fossimo in 2 di più grazie alla spinta dei tifosi e dei nostri compagni dalla panchina sembravamo in 12. Faccio comunque gli auguri alla Cremonese per una buona fine di campionato. Non cambia niente dal compagno con cui gioco, gioco sempre per essere migliore, è il mio ruolo e non cambia chi gioca vicino a me perché quello che faccio per la squadra fa la differenza.»

DELPRATO «Volevamo arrivar primi davanti alla nostra gente che ci ha spinto tutto l’anno. Partita non facile, per via degli episodi che sono sotto gli occhi di tutti. Però è stata la partita dell’anno, perché ha rappresentato tutte le nostre caratteristiche: è stata il premio per il lavoro che abbiamo fatto, che ci ha portato a vincere.
Uscito perché ero in diffida? Giocare ogni 3-4 giorni, soprattutto a fine anno, è complicato: ora c’è il derby, sappiamo quanto vale per la città di Parma e per i nostri tifosi. Andremo là per fare una grande partita e per vincere il derby. La città ce lo chiede già da tempo. Ora festeggiamo per il primo posto, ma sappiamo che ci aspetta il derby all’ultima partita».

STROPPA «Bisogna fare i complimenti ai ragazzi per aver dato buone risposte, non era semplice. Non siamo riusciti a una certa a chiuderla, poi c’è stata quell’occasione assurda (Johnsen, ndr) che poteva darci la vittoria. Avremmo meritato i tre punti.
A me l’arbitraggio nella ripresa ha dato l’impressione di voler compensare quanto accaduto nel primo tempo. C’era un cartellino per un fallo su Tsadjout poco prima, per esempio. L’arbitro ha provato a pareggiare i cartellini, ne ha estratti alcuni gratuitamente. Ha incattivito un po’ la partita, i ragazzi erano tranquilli. Al Tardini c’era un bellissimo ambiente come a Venezia e come allo Zini, diventa fondamentale mantenere ciò che siamo oggi. E migliorarci, perché c’è tanto da migliorare.
Dalla partita mi porto a casa il punto e i quattro di distanza dal Catanzaro. Andiamo a prendere le cose positive di oggi: non era semplice, il Parma mi è sembrato ancora più forte con la mente sgombra. Non era facile quindi portare a casa il risultato, eravamo pure avanti. E anche a livello numerico di giocatori in campo. Però, come successo altre volte, bisognava concretizzare quando sono state create le occasioni.
Se penso all’occasione sprecata a Johnsen, tante volte non abbiamo fatto gol facili nelle ultime giornate. Ho parlato ai ragazzi, ho detto loro che dobbiamo migliorare ancora alcuni aspetti. Ma ho fatto anche i complimenti per la reazione rispetto a quanto accaduto rispetto agli obiettivi iniziali. La cosa principale è liberare la testa da qualsiasi cosa e metterci a lavorare per i playoff».

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