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mister Fabio Pecchia in conferenza stampa dopo Como Parma 1 1 stagione 2024 2025

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Pecchia: «Stare bassi a volte ci serve». Fabregas: «Buon punto, loro uguali a noi»

©Foto: Lorenzo Fava

Pecchia: «Stare bassi a volte ci serve». Fabregas: «Buon punto, loro uguali a noi»

COMO – I commenti a caldo dalla conferenza stampa post derby Como-Parma (clicca qui per le pagelle), terminati con un giusto pareggio per 1-1.

A presentarsi davanti ai microfoni i due allenatori, Cesc Fàbregas e Fabio Pecchia. Per i ducali commento a caldo anche per il difensore Botond Balogh, mentre per i lariani ha parlato capitan Patrick Cutrone.
Ecco le dichiarazioni raccolte dalla sala stampa del “Sinigaglia”.

PECCHIA «Primo tempo molto aperto, il Como ha creato qualche pericolo in più. Ci siamo difesi bene, bassi ma bene. Secondo tempo in crescendo: al di là della traversa di Bernabé e del palo di Mihaila, in altre situazioni potevamo trovare la via del gol. Abbiamo messo un altro mattoncino. Tutti dentro, ho bisogno di tutti: contento di Almqvist e Cancellieri e tutti gli altri.
Bernabé? Partita dopo partita ha opportunità di migliorare la sua condizione. Contento anche di Bonny, ma anche va sottolineato Hainaut. A me piace avere la duttilità dei giocatori che devono essere intercambiabili.
Ogni tanto vincere partite giocate male fa bene. Bisogna continuare: insistere a voler ricercare il gol, quando c’è la possibilità di segnare il secondo gol. Andiamo in porta con regolarità, bisogna aggiustare il tiro.
I cambi? Ho considerato il momento e le ammonizioni… Sembra che i cartellini cadano con una certa facilità.
La squadra è venuta qui a Como serena, con personalità: il pari di Bologna era importante, questo anche. Bisogna continuare e quando bisogna battere bisogna portare a casa i tre punti.
Nel secondo tempo la partita si era un po’ aperta, avevo la sensazione che i miei fossero più padroni del campo e delle situazioni: un guizzo poteva rompere la partita.
Loro nella prima parte sono stati più bravi di noi a gestire la palla, ma alla fine siamo andati noi in vantaggio. Poi c’è stato un certo equilibrio per tutto il primo tempo. Stare anche bassi con un certo ordine, senza rischiare nulla, ci serve e in quelle situazioni bisogna saperci stare, anche con una certa comodità. Diamo continuità a quello che abbiamo fatto nelle ultime partite: oggi ho visto maggiore attenzione. I ragazzi vogliono vincere le partite, ma uscire a mani vuote dal campo fa rabbia».

FABREGAS «A questo livello per vincere una partita devi fare molto molto bene. Siamo una squadra giovane, nuova, con tante dinamiche diverse, tante richieste diverse da parte dell’allenatore: la squadra ha una personalità incredibile. Hanno capito il messaggio che se si sbaglia la colpa è sempre la mia.
Tre ani fa questa squadra era in Serie C, lo scorso anno abbiamo lottato per andare in Serie A: la squadra sta crescendo. Oggi 35’ che mi sono piaciuti. è stata una partita con le distanza un po’ troppo lunghe, il che non mi piace e così noi facciamo fatica. Un buon punto contro una squadra che è uguale a noi e che avrebbe meritato di più. Per me loro sono una squadra da “mezzo tavolo”.
Il Parma non prova a giocare dal basso, però ti attacca molto la profondità e ti fa male alle spalle con la velocità».

BALOGH «Aspettavamo questa partita, sapevamo che loro giocavano dal basso. Anche noi volevamo tenere la palla il più possibile. Sapevamo che sarebbe stata una partita così. Cresciamo in tutto, ci servono queste cose per imparare: adesso dobbiamo migliorarci nella gestione della partita. Mancavano 30” a fine primo tempo e abbiamo preso gol: dobbiamo migliorare.
La mia crescita? Sono contento che adesso sto giocando e che il mister ha fiducia in me, voglio dimostrarlo ogni partita. C’è concorrenza grande, ci sono giocatori fortissimi, ogni giorno diamo il 100%. So che non ci sono titolari, come dice il mister: siamo tutti dentro.
Prima giocavo con Circa (Circati, ndr), ora con Enri (Delprato, ndr): non è importante con chi gioco, sono tutti forti, Delprato è il capitano e ha la voce più grossa nel gruppo. Lavoriamo ogni settimana per i cross e per la fase difensiva: dobbiamo vivere il momento e sarà più facile da imparare.
Il gol subito? Non sono riuscito a prendere la palla, secondo me il centrocampista del Como ha messo una gran palla. Mi spiace che sia andata così.
Ogni partita vogliamo prendere i tre punti, ora pensiamo solo all’Empoli. Una partita alla volta».

CUTRONE «Sono sempre stato questo, anche se forse non avevo mai avuto la possibilità di esprimermi. Sono migliorato e mi sento migliorato. Fabregas vuole che mi propongo in fase di possesso, io sto cercando di fare tutto quello che mi dice e mi trovo molto molto bene con questo modo di giocare: penso sia il modulo adatto a me.
Oggi abbiamo incontrato una squadra che ha valori importanti, grande potenziale: è stato un punto importante, giusto dal mio punto di vista. Dobbiamo pensare a migliorarci giorno dopo giorno e partita dopo la partita per la salvezza.
Per come giochiamo noi di solito la palla arriva più in profondità, oggi è mancato l’ultimo passaggio. Poi io sono uno ch era tanto movimento… Magari quando non riesci a fare quello trovi un passaggio per le vie laterali. E poi il Parma cercava di chiudere quegli spazi lì.
Io dal campo vedevo che col movimento che facevo potevo ricevere palla e andare in porta. Siamo andati per le vie esterne perché il Parma concedeva un po’ e ci mandava al cross: abbiamo avuto qualche chance di passare centralmente. Delprato lo conosco molto bene: in nazionale ha sempre fatto anche il centrale, sapevo che ultimamente giocava da terzino destro e pensavamo di potergli far male nella nuova posizione. Io e lui ci salutiamo sempre, stiamo lì a parlare: Delprato oltre a essere un bel giocatore è anche una bravissima persona che ho potuto conoscere nelle nazionali giovanili, gli auguro ogni bene».

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