Al termine del derby contro la Reggiana le parole nel post-partita dalla sala stampa dello stadio Tardini (clicca qui per le pagelle).
Davanti ai giornalisti i due allenatori, Fabio Pecchia e Alessandro Nesta, oltre al capitano crociato Enrico Delprato.
DELPRATO «Abbiamo giocato bene, ci è mancato solo il gol. Grande supporto dei tifosi, anche nel pre-partita che ci ha stimolato a far meglio e ci ha dato grande carica, bellissima l’esperienza coi bambini entrati in campo. Nel primo tempo abbiamo avuto un po’ troppa frenesia per cercare subito il vantaggio, nel secondo dopo esserci parlati in spogliatoio abbiamo invece provato a far girare un po’ più la palla per provare a scardinare la difesa ospite. L’atteggiamento deve essere sempre questo, in alcune partite non si riescono a trovare i tre punti ma è quello corretto per vincere le partite. Vincere? Non ci nascondiamo, sappiamo di aver costruito una squadra ambiziosa. Affrontiamo tutte le partite come se fossero delle finali e cerchiamo di dare il massimo. Posizione? Non lo so, ho già fatto anche il centrale, giocavamo addirittura in un altro modo ma io sono a completa disposizione.»
NESTA «Buona partita contro una squadra molto forte, nel primo abbiamo avuto anche qualche situazione per far male. Poi siamo calati, rosa un po’ ridotta e quindi ci siamo difesi per prendere il punto. Esclusione di Cigarini? Ho scelto Kabashi per via della sua muscolarità nel tentativo di contenere Bernabe, che sapevamo avrebbe giocato. Il pubblico? Ha fatto fatica a entrare, ma è andato tutto bene. Cornice stupenda. I fumogeni? Non hanno favorito nessuno, ma la partita è stata corretta e un bel derby. Gli attaccanti veloci in fondo li abbiamo messi apposta per provare a segnare perché sapevamo che ci avrebbero schiacciati. Con Pederzoli? Credo che avrebbe preferito vincere, come me. è una persona cara».
PECCHIA «Sono contento per la prestazione e per la grande partita contro una squadra che qualche giorno fa ha fatto molto contro il Palermo. Li abbiamo bloccati bene, potevamo segnare dopo il salvataggio sulla linea attaccando meglio la porta. Siamo calati un po’ nel finale ma ci sta. Bene gli ingressi, soprattutto Partipilo, ma ottima partita in generale, i ragazzi l’hanno fatta e sentita, rispondendo ai tifosi. Le scelte di Mihaila e degli esterni dipendono da considerazioni sulle partite fatte e da come stavano dal punto di vista fisico e mentale. L’attacco della porta sarebbe stato migliorabile, soprattutto a sinistra. Non faccio discorsi di punti fatti o persi, la partita è stata fatta e noi l’abbiamo giocata, loro si sono difesi. Al di là del discorso punti io sono ottimista e vedo tanti punti positivi, soprattutto in una partita che non era come le altre: il messaggio della città era molto chiaro. Naturale patire un po’ la pesantezza della partita. Gioco spezzettato? Chiaro che quando una squadra attacca le interruzioni non agevolano, in più probabilmente se avessimo mollato un po’ il pressing si sarebbe potuto aprire un po’ di campo ma non ce la siamo sentita di calare in una partita così di cuore come il derby. La società mi chiede la Serie A, i tifosi anche e vedere il Tardini in questo modo è uno stimolo in più. Stanchezza? Da quando siamo partiti abbiamo fatto due mesi dentro il lavoro e non mi è parso di vedere la squadra stanca, anche se qualcuno veniva da un minutaggio abbondante. Questa partita ci darà molte indicazioni per vedere cosa cambiare e cosa migliorare. Sia nelle amichevoli, dove già abbiamo giocato contro squadre forti, e in campionato le partite si sono aperte quasi sempre tutte, oggi è stata una gara diversa ma la squadra che ho visto era serena, matura e consapevole in campo . La difesa? Sono contento per la squadra, ma la difesa la fa lo spirito. La continuità è fondamentale: nel lavoro, nel creare un gruppo, sono contento del mercato perché ha dato una continuità al gruppo, che deve continuare il lavoro, anche se in questo finale mi sarei aspettato uno sforzo in più in mezzo al campo, dove siamo numericamente pochi. Sostituto di Estevez? Stimoleremo la fantasia. Per Bernabé era già la seconda partita con un certo minutaggio e ho preferito concedergli 10-15 minuti di riposo in più. Ci aspettavamo una Reggiana che venisse a giocare come ha fatto a Palermo ma noi siamo stati bravi a fare in modo che rinunciasse.».