Un pomeriggio e una serata ad alta tensione, clima da derby dell’Enza. Con un tifo assordante, colorato, passionale. E oltre 16mila spettatori sugli spalti.
Sul campo è finita senza vincitori né vinti (0-0), ma dentro e fuori lo stadio Tardini è successo un po’ di tutto, per fortuna senza conseguenze gravi. Senza scontri, guerriglie e devastazioni, come è scritto nelle pagine di storia del derby. Eppure la giornata odierna è stata carica di tensioni, con le forze dell’ordine che hanno dovuto fare gli straordinari per evitare il peggio e spegnere sul nascere ogni possibile focolaio.
I primi problemi sono iniziati poco dopo la partenza di due treni speciali da Reggio Emilia i quali trasportavano circa 1500 tifosi granata. A pochi chilometri dalla stazione di Parma i tifosi hanno bloccato uno dei due treni, quest’ultimo stracolmo di persone, oltre la capienza consentita; solo l’intervento e la mediazione della polizia reggiana (ci sarebbero stati degli scontri sui binari) ha riportato la normalità e consentito a tutti i tifosi (una parte dirottata su un altro treno) di raggiungere lo stadio Tardini. Intanto la linea ferroviaria Bologna-Milano ha accumulato ritardi di circa un’ora. Ritardi che hanno costretto i tifosi della Reggiana a perdersi i primi 10 minuti della partita, oltre alla splendente coreografia a tinte giallo e blu che ha infiammato l’inizio delle ostilità tra le due squadre.
Altri momenti di forte tensione si sono verificati alle ore 17, all’arrivo del pullman della squadra allenata da Alessandro Nesta allo stadio. Pochi metri prima dell’ingresso all’interno dell’impianto sportivo, dove erano presenti circa 1500 parmigiani festanti nei pressi del Petitot, il pullman è stato colpito da un sasso, mandando in frantumi un vetro, per fortuna senza causare feriti tra i giocatori e lo staff tecnico, se non momenti di paura e preoccupazione.
Si registrano scaramucce anche in altre zone della città, una di queste in via Toscana. Ma il peggio è avvenuto all’interno dello stadio Tardini, dopo l’arrivo degli ultras granata i quali sono stati protagonisti di un continuo lancio di bombe carta e soprattutto di fumogeni nel rettangolo di gioco (uno di questi è partito dalla curva nord, così come una bomba carta) che ha costretto l’arbitro dell’incontro, il signor Manganiello di Pinerolo, a interrompere la gara per ben sei volte, compresa la volta in cui il portiere ospite, Francesco Bardi, sarebbe stato colpito al volto da un oggetto non identificato; il portiere si è accasciato al suolo per un minuto, ma poi tra le proteste generali si è rialzato, senza riportare alcun infortunio, e ha continuato a giocare normalmente.
Il bilancio è ancora provvisorio ma, oltre alle tensioni, ai ritardi e agli insulti coloriti, il derby dell’Enza (su sponda parmigiana) può considerarsi concluso.