Le parole a caldo in conferenza stampa dopo Parma-Ternana, raccolte dai nostro Lorenzo Fava e Leonardo Gabelli.
Davanti ai giornalisti presenti l’allenatore Fabio Pecchia e il protagonista Adrian Bernabé. In silenzio il tecnico rossoverde Roberto Breda.
PECCHIA «È un momento compresso, ci alleneremo anche alla Vigilia. Oggi è ancora una vittoria bella come tutte le vittorie. Abbiamo creato tantissimo, ma abbiamo concesso più di qualche spazio alla Ternana: merito loro, perché ha creato situazioni. Quando si crea cosi tanto, la partita bisogna chiuderla perché può succedere di tutto.
Bisogna portare l’avversario a vivere sempre sotto pressione, se li porti in affanno possono sbagliare qualcosa. Oggi nel primo tempo tante occasioni sono passate dentro l’area (della Ternana, ndr), quando poi insisti qualcosa capita.
Man e Bernabé ce li dobbiamo godere, ma non e merito solo loro. C’è stata una prestazione straordinaria anche della linea difensiva, tante prestazioni “sporche”: Benek ha fatto tanto lavoro sporco e quindi risalta meno. La prestazione e la vittoria e figlia un po’ di tutto il lavoro della squadra, esaltando così il lavoro dell’individuo. Testa a Brescia! Poi faremo le valutazioni.
Cyprien? Già a Firenze ha fatto una partita sontuosa dopo sei mesi. Merito dei ragazzi perché c’è la disponibilità, la voglia e l’interesse a stare dentro un contesto di squadra. Quando si arriva a maggio per vincere le partite si ha bisogno di tutto.
Se siamo campioni d’inverno ci danno tre punti in più? Non cambia assolutamente nulla, solo che oggi abbiamo tre punti in più. Meglio essere davanti che dietro. Vero che abbiamo pareggiato due partite, ma se si allarga il focus ci si accorge che il campionato di Serie B è proprio questo. Noi vogliamo meritare questa posizione e queste vittorie. Chiaro che è una consapevolezza della squadra, la partite aiutano a crescere e prendere consapevolezza. Avere vissuto tante situazioni diverse è un vantaggio per i ragazzi.
15 tiri e marcatori? Bene, oggi l’abbiamo affrontata bene. Mi dispiace per la giocata individuale di Man, che meritava il gol, ma ci sono state tante giocate corali. Bene il secondo tempo, più di possesso e gestione, perché avevamo qualche giocatore in affanno, come Hernani, che era zoppo.
15 casalinghe senza sconfitte? Dobbiamo tenercelo stretto questo dato, c’è stato un momento difficile per la squadra, in cui il pubblico ha inciso molto. Purtroppo non giocheremo tutte le partite al Tardini. Stanno bene, domani facciamo un check, nelle prime ore valuteremo le condizioni di tutti, con tanti giocatori che hanno le energie per poter affrontare la battaglia di Brescia, che sarà diversa e avremo bisogno di tutti con forza ed energia al 100%.
Io come Gasperini? Beh, Gasperini si sa quello che ha fatto. Il mio obiettivo qui è continuare a lavorare, crescere.
Caso Begic? Sono molto contento, ma posso portarne 23 in panchina. Deve continuare a lavorare in un gruppo molto competitivo, oggi avevo Man titolare, Mihaila che veniva da un periodo super, Partipilo, Camara. Lui deve continuare a vedere la luce anche in un momento in cui in un giocane come lui gioca poco».
BERNABÉ «Una partita bella, abbiamo cominciato un po’ in difficoltà. Ho sbagliato io la giocata sul gol della Ternana. Poi io e Man ci siamo trovati in velocità sull’1-1. Nel secondo tempo è stato tutto più facile perché abbiamo trovato due gol rapidi e abbiamo mantenuto il possesso.
Se devo scegliere tra le due fasi, mi piace di più quella offensiva. Da quando sono arrivato con Iachini e Pecchia ho fatto anche la fase difensiva, ho giocato anche da mezz’ala e questo mi dà la possibilità di stare in campo ricoprendo più ruoli.
Questa città merita di stare in Serie A, abbiamo questa responsabilità: la pressione ci sta e la stiamo gestendo alla grande. Manca ancora tantissimo. Siamo in grado di gestire ogni situazione, anche di svantaggio: dobbiamo ancora continuare a lavorare.
Il mio miglior momento? Direi che è quello in cui sto facendo più statistiche. Sto giocando bene, faccio gol e assist: è quello che conta sono i tre punti per la squadra.
Io miglior assistman e più verticale? Questo fa parte della crescita, ancor devo migliorare tante cose. Dipende chi gioca, se abbiamo due esterni possiamo verticalizzare di più. Lo scorso anno c’era Franco (Vazquez, ndr) che come me voleva gestire la palla. Devo ancora migliorare in tante cose».