Le dichiarazioni dalla sala stampa dell’Ennio Tardini dopo Parma-Cagliari.
Per i crociati hanno parlato mister Pecchia e l’autore del secondo gol Man; isolani in silenzi stampa.
PECCHIA: «Partita tirata. Oggi è stata una bella partita fra due squadre che volevano giocare per vincere; poteva succedere di tutto. Lo spettacolo è stato gradevole. Faccio i complimenti a tutti: anche oggi sono rimasti fuori giocatori che sono in buone condizioni.
Il rigore di Mihaila? Abbiamo vinto, siamo tutti contenti. Fa parte del nostro lavoro, ci sono gli errori. Franco l’ha tirato più o meno nello stesso modo: è il primo a essere rammaricato. Ma giro l’aspetto: se l’è procurato lui con grande agilità. Per fortuna l’errore non ha inciso, altrimenti l’avrei ammazzato (ride, ndr).
Tante volte abbiamo giocato pertite bellissime, ma raccolto poco. Penso a un girone fa alla partite di Cagliari. Ora abbiamo bisogno di tutti: tutti dentro. I cambi possono determinare. Se avessimo preso gol, eravamo qui coi fucili spianati…
Pensiamo alla prossima, non c’è tempo di gioire, c’è solo da guardare avanti.
Condizione fisica? Altre volte ci trovavamo a giocare partite diverse, in cui serviva a fare solo una fase. L’aspetto più importante è quello che si vive nello spogliatoio. Tutti lavorano, Zanimacchia in settimana ha fatto due-tre allenamenti da terzino destro. Camara è entrato alla grande. L’importante è che ci sia grande partecipazione da parte di tutti in questo momento.
Il gol subito? Cobbaut era in una buona posizione, direi bravo Lapadula nell’unica situazione sviluppata dal Cagliari. Poi non abbiamo più concesso niente».
MAN: «Ho fatto gol anche più belli di questo, ma questo è importante perché sono riuscito ad aiutare la squadra. La stagione è stata un po’ dura perché non sono riuscito ad avere la continuità. Sono contento perché avevamo fatto una grande partita, sono contento anche per me. Sul rigore? Subito avevo detto che l’avrei calciato io e poi però gli ho lasciato la palla. Mi dispiace che non sia andata dentro.
Credo che ora abbiamo trovato continuità: siamo più uniti, più gruppo siamo tutti dentro, anche chi non gioca. A Cittadella sapevo di non aver fatto una partita non buona, ho parlato con il mister e ho continuato a lavorare».