Al “Maradona” di Napoli, il Parma perde 2-1 un match condotto per quasi 80′.
I giovani ragazzi di mister Pecchia possono tornare a Parma gonfiando il petto, ma ancora una volta, dopo la Fiorentina, i rimpianti sono enormi: in Serie A certe ingenuità si pagano. L’espulsione per doppio giallo di Suzuki condiziona pesantemente una partita indomita, in cui i ragazzi di Pecchia avevano saputo imbrigliare i partenopei rendendoli praticamente inoffensivi fino al minuto 92. Un secondo tempo non all’altezza dei primi 45′ (con un Bonny irrefrenabile, stavolta troppo presto sostituito) e l’ingresso di Lukaku hanno vanificato ogni velleità dei crociati, che, con un improvvisato Delprato in porta, hanno visto sfumare un’opportunità ben più che alla portata quando i tre punti sembravano molto concreti. E, invece, non ne arriva nessuno.
LE SCELTE Pecchia si presenta con una scelta di fantasia: gioca il classe 2005 Kowalski dal 1′ nel tridente a supporto di Bonny. Senza Estévez infortunato, non c’è spazio per Cyprien e, quindi, tocca a Sohm e Bernabé sobbarcarsi il lavoro di fatica in mediana; riconfermato in blocco il collaudato quartetto di difesa davanti al portiere Suzuki.
I partenopei, dove c’è l’ex Mazzocchi (che fu scoperto dal Parma, in Serie D, nel 2015), si presentano con la formazione attesa per dieci undicesimi alla vigilia: in attacco Raspadori vince il ballottaggio con Simeone; il nuovo acquisto Lukaku è in panchina con la maglia numero 11 sulle spalle.
SI SBLOCCA BONNY Dopo il cambio forzato di Valeri, che lascia il posto a Delprato, il primo tentativo è per il Parma: Mihaila approfitta di un lancio lungo per calciare al volo ma la palla esce lontana dallo specchio. Il Parma non sfigura a cospetto di un Napoli finora molto rispettoso, se non intimorito, dai gialloblù. E ne ha ben donde! Verso il quarto d’ora, Kowalski centra in pieno la traversa (di testa) sul preciso cross di Delprato e, nel giro di nemmeno 60″, Bonny coglie invece il palo. Sarà lo stesso Bonny, rimostrando invidiabile personalità, a conquistare, calciare e segnare il rigore del vantaggio al 19’; di Sohm lo strappo impressionante che porta il Parma fino dentro all’area partenopea, prima dell’irruento fallo di Meret nell’uscita sul francese. Primo gol in massima serie per il nativo di Aubervilliers.
Al “Maradona”, il Parma sembra non pagare dazio rispetto a una squadra più blasonata: Suzuki si sporca le mani al minuto 24 su un innocuo colpo di testa.
Più impegnativo l’intervento che il giapponese deve effettuare su… Delprato, che al volo devia verso la sua porta un cross altrimenti innocuo. Prima mezz’ora di partita di grande livello dei gialloblù, che sfiorano il raddoppio con Bernabé, da fuori, al 33′. Forcing del Napoli nei minuti finali: Kvaratskhelia spaventa Sohm e compagni con un tiro da fuori, ben respinto dal numero 1 ospite. Si va all’intervallo col Parma in vantaggio: bene gli uomini di Pecchia nei primi 45′ più recupero.
INGENUITÀ SUZUKI Tocca al Napoli fare la partita nella ripresa: Raspadori prima e Kvaratskhelia poi preoccupano: Suzuki c’è. Il Parma trema al 65’: lo stesso montante colpito da Kowalski stavolta è centrato in pieno da Buongiorno, pescato dalla punizione di Kvara, indiscusso pericolo numero uno. Senza altri sussulti, a 15′ dalla fine cambia la partita: fallo scriteriato di Suzuki, che colpisce Neres con un colpo da karateka, in un’uscita scriteriata. L’l’arbitro non può fare a meno di estrarre il secondo giallo, dopo il primo rimediato per perdita di tempo addirittura al 63′. I cambi sono però esauriti, e in porta tocca andare a capitan Delprato.
Nemmeno in un racconto di Edgar Allan Poe si sarebbe potuta immaginare una trama così mozzafiato: a 2′ dal 90° il VAR – caso più unico che raro – toglie il rigore precedentemente assegnato per presunto fallo di Almqvist su Simeone, che accentua il contatto. Ma è solo il preludio al gol del pareggio di Lukaku che, al 2° degli 11′ di recupero, piega le mani di Delprato per il suo 100° gol in Serie A. Il colpo di testa con cui Anguissa sigla il 2-1, appena 5’ dopo, sa di beffa per un Parma in vantaggio sino al 92’. Ma non è tutto: la parata, clamorosa, di Meret che chiude la partita sul tiro a botta sicura di Almqvist all’ultimo secondo certifica che non è serata: il Parma torna a casa con più di un rammarico.
NAPOLI – PARMA 2-1
Reti: pt 19’ rig. Bonny (P); st 47′ Lukaku (N), 52′ st Anguissa (N)
NAPOLI (3-4-2-1): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno; Mazzocchi (33′ st Simeone), Anguissa, Lobotka, Olivera (1′ st Spinazzola); Politano (24′ st Neres), Kvaratshelia; Raspadori (17′ st Lukaku).
A disposizione: Contini, Caprile, Jesus, Marin, Zerbin, Ngonge. All.: Antonio Conte.
PARMA (4-2-3-1) Suzuki; Coulibaly, Balogh (27′ st Osorio), Circati, Valeri (8′ pt Delprato); Sohm, Bernabé; Man, Kowalski (12′ st Cancellieri), Mihaila (27′ st Charpentier); Bonny (12′ st Almqvist).
A disposizione: Chichizola, Corvi, Hainaut, Camara, Cyprien, Leoni, Haj Mohamed, Mikolajewski. All.: Fabio Pecchia.
Arbitro: sig. Paride Tremolada di Monza.
Assistenti: sig. Bresmes di Bergamo e sig. Zingarelli di Siena.
Quarto uomo: sig. La Penna di Roma 1.
V.A.R. e A.V.A.R.: sig. Di Bello di Brindisi e sig. Di Paolo di Avezzano.
Note: stadio “San Paolo – Diego Armando Maradona”. Ammoniti: al 43′ pt Anguissa (N) per gioco falloso, al 13′ st Lobotka (N) per gioco falloso, al 13′ st Conte (all. Napoli) per proteste, al 16′ st Mihaila (P) per comportamento non regolamentare, al 18′ st Suzuki (P) per comportamento non regolamentare, al 43′ st Delprato (P) per proteste. Espulso: al 33′ st Suzuki (P) per doppia ammonizione. Corner: 6-4 (3-1). Recupero: 4’ pt; 11′ st.