Ci sono numeri e dati che fotografano perfettamente l’andamento di una stagione agonistica.
Il Parma è un esempio lampante, perchè i numeri di questo campionato lo inchiodano al penultimo posto in classifica e, al momento, lo condannano ad un’amara e meritata retrocessione.
Sì, perché è inammissibile che una squadra non vinca in campionato da 15 partite consecutive. Oppure che subisca almeno due reti a partita (è successo già 18 volte). E soprattutto che abbia perso 16 punti da situazioni di vantaggio (le ultime due volte contro Spezia e Udinese); soltanto Torino (23) e Cagliari (17) hanno fatto peggio in questa serie A.
Per non parlare del cambio di allenatore: 3 pareggi in 8 gare di gestione D’Aversa; il tecnico abruzzese non ha ancora vinto una partita dal suo ritorno in panchina. Fino ad ora ha fatto peggio del suo predecessore Liverani.
Infine, il bilancio con la passata stagione dopo 24 giornate: -20 punti. Un abisso.
Certo, la speranza è l’ultima a morire, ma davanti a questo scenario la retrocessione in Serie B appare come una condanna “meritata” e inevitabile. Miracoli sportivi e illusioni a parte.