Un tesoretto di 6 milioni e spiccioli, ricavato dalle cessioni (già avvenute e di quelle messe in preventivo), potrebbe alimentare il calciomercato estivo del neopromosso Parma.
Le prime settimane di trattative hanno rivelato la strategia adottata dal club ducale in fase di campagna acquisti: operazione primaria il mantenimento del “blocco” che ha conquistato la promozione, poi spazio ai necessari ritocchi senza fare follie (per ora, senza spendere alcun euro visto che Valeri era un parametro zero) in una campagna acquisti che sarà oculata.
Ci sono, però, anche le partenze a tener banco: chi non rientrava nel progetto tecnico, come Jurić e Tutino, ha già salutato il sodalizio emiliano, nelle cui tasche sono entrati complessivamente 4 milioni dai riscatti inseriti nei contratti con Real Valladolid e Cosenza. Ma queste non saranno le uniche cessioni che frutteranno un utile alle casse del Parma, che sfoltirà una rosa che era abbondante in ogni reparto: pertanto, è lecito pensare che chi aveva trovato poco spazio con Pecchia in cadetteria non vorrà ritrovarsi nella stessa situazione nella massima serie, dovrebbe l’asticella si alzerà di parecchio.
Dalla Serie B molti club guardano con attenzione ai giocatori “di categoria” che i Crociati possono mettere sul piatto: è il caso di Gianluca Di Chiara, oggetto dei desideri di Catanzaro e Palermo, e anche di Anthony Partipilo, che il Bari non ha fatto mistero di voler riportare nella sua terra natale. Per il terzino sinistro il valore si aggira a cifre inferiori al milione, anche perché il contratto – a meno che non vengano fatte valere opzioni, non meglio conosciute, di prolungamento presenti nell’accordo – fra un anno, mentre per il fantasista arrivato dalla Ternana il Parma ritiene che il valore di mercato sia pari alla cifra sborsata l’estate scorsa per accaparrarselo: 1 milione e 500 mila euro, niente di più e niente di meno. Inoltre, l’ingaggio di Partipilo (salito a 800 mila euro) difficilmente può essere coperto da un club di Serie B, ma i buoni rapporti tra il Parma e la famiglia De Laurentiis (proprietaria del Bari, ma anche del Napoli con cui ci sono stati e ci saranno altri affari) potrebbe facilitare l’operazione dopo i primi sondaggi.
Se le uscite di Di Chiara e Partipilo dovessero concretizzarsi comunque ad estate inoltrata, il Parma si ritroverebbe nel portafoglio altri 2 milioni circa, che andrebbero a far cassetto con il capitale, già immobilizzato, dei 4 ricavati dalle due cessioni finora messe per iscritto.
Inoltre, ci sono altri giocatori che potrebbero essere in esubero e, al contempo, rappresentare una risorsa (economica): ad esempio, Charpentier farebbe gola a tanti club cadetti e ha un valore pari a 1,6 milioni; Čolak, benché non sia l’attaccante preferito di Pecchia, ha ancora due anni di contratto e il costo del suo cartellino supera i 2 milioni; Osorio, cui è stata prolungata la “fiducia” per un altro anno, è partito per le vacanze in Sud America, prima che finisse il campionato, ed ora è impegnato con il suo Venezuela, da dove non è detto che rientri; Cobbaut, invece, ha già salutato il Mechelen dopo l’anno di prestito, ma a Parma verosimilmente sarà solito di passaggio, visto che anche lui è in scadenza nel 2025. Sia Osorio sia Cobbaut vengono stimati attorno ai 2 milioni (o poco più) ciascuno.
Forse nessuna società accontenterà le richieste dell’area mercato del Parma che, con queste partenze, potrebbe comunque raccogliere una buona cifra vicina ai 14 milioni che alimenterebbe la campagna acquisti richiesta da mister Pecchia.
CESSIONI
Tutino (Att, Cosenza, 2,5 mln)
Juric (Cen, Real Valladolid, 1,50 mln)
POSSIBILI CESSIONI
Partipilo (Att, Bari, 1,5 mln)
Di Chiara (Dif, Palermo/Catanzaro, 0,7 mln)
Osorio (Dif, ?, 2 mln)
Cobbaut (Dif, ?, 2,5 mln)
Čolak (Att, ?, 2,2 mln)
Charpentier (Att, ?, 1,6 mln)