Problema inaspettato prima, fortino inespugnabile ora. Possiamo dirlo: il Tardini è tornato a essere una sorta di talismano.

Tra le statistiche più accattivanti della 2022/23, c’è sicuramente quella che vede il Parma aver ritrovato il feeling con lo stadio di casa che, per buona parte dell’anno solare, era stato un problema (clicca qui). Ma lo spettro di quei precedenti mesi sembra essere stato superato, quasi dimenticato: adesso il fattore che sposta gli equilibri dei ducali è proprio il Tardini. Sono i nuovi numeri ottenuti dentro lo stadio di via Partigiani d’Italia che restituiscono speranza ed entusiasmo a migliaia di tifosi che, nell’ultimo biennio, avevano ricevuto pochissime gioie.

Fatta eccezione per il passo falso commesso con la Ternana il 10 settembre scorso, il Parma di Pecchia ha raccolto 13 punti nelle prime 6 gare interne di questo campionato, di fatto eguagliando (o quasi) il rendimento della stagione 1989/90 (14 punti), quella che culminò con la prima promozione di sempre in A — ma questo non ricordatelo ai più scaramantici.
Vazquez e soci, inoltre, fra le mura amiche sono reduci da una mini serie positiva di 3 partite consecutive vinte (Frosinone, Reggina e Como ne sanno qualcosa): è la prima volta dalle ultime tre gare del campionato 2017/18 che i Crociati riescono a bissare questa simile impresa. Ma non è nemmeno l’ultima. E sì, perché il portiere Corvi e tutti i suoi compagni hanno ottenuto anche 2 clean sheet di fila al Tardini, dopo un anno esatto trascorso senza riuscire per 180′ filati che almeno un pallone finisse in fondo alla rete della porta gialloblù; era, infatti, dai match con avversarie Monza e Vicenza (di fine ottobre e novembre 2021) che non si verificava questa rarità in casa Parma.

La squadra di mister Pecchia sta convincendo tutti, anche i più scettici, e si ritrova letteralmente a un passo dal terzo posto, con i suoi 19 punti in 11 giornate di Serie B. Un evento di portata storica — è proprio il caso di dirlo — perché soltanto i tifosi in grado di risalire con la memoria al lontano 1945/46 potranno ricordare una partenza migliore rispetto a quella attuale (all’epoca, infatti, i Crociati a questo punto della competizione cadetta di punti ne avevano raccolti 21). Non c’è che dire, questi sono numeri sono “fatti in casa”. Questo Parma sembra aver invertito la tendenza: da terreno di battaglia ostile il Tardini è diventato un campo alleato.