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Nocciolini “accende i motori” e spinge il Parma: «Serie A meritata»

Parma Calcio

Nocciolini “accende i motori” e spinge il Parma: «Serie A meritata»

Manuel Nocciolini, per un pelo non è entrato a far parte della schiera di quei protagonisti con almeno 50 presenze in maglia crociata, ma i suoi 13 gol (con 3 assist) sono bastati a instaurare un legame smisurato di affetto ed empatia con Parma e il Parma.

L’opera di conversione al mondo parmigiano da parte dell’attaccante di Piombino (49 presenze in Lega Pro e Serie B, a cavallo fra 2016 e 2018) è stata di fatto completata nella giornata di ieri: quella del «nuovo inizio» dell’attività lavorativa extra campo del “Barba-bomber”, che ha aperto il nuovo mobility store Parma di “Comac rent smart”, in una serata – impreziosita dal ricco buffet curato dal papà Giorgio, chef di professione – che ha visto partecipare anche alcune vecchie conoscenze gialloblù come l’attaccante Fabio Ceravolo e l’allenatore Marco Piccioni, che fu collaboratore e match analyst nello staff di D’Aversa. Nocciolini si occuperà di noleggio auto e furgoni a breve, medio e lungo termine, con una formula innovativa che consente la flessibilità di rinnovo ogni mese: «La passione per le quattro ruote ce l’ho sempre avuta, come il classico calciatore medio – spiega a margine dell’inaugurazione della sede in Largo Luca Ganzi 9/C a Parma – e con il mio procuratore (Augusto Carpeggiani, ndr), che ha questo marchio che vorrebbe espandere un po’ in tutta Italia, parlando del più e del meno, è nata filiale su Parma. E oggi (ieri per chi legge, ndr) siamo qui a festeggiare questa apertura». Una scelta di vita in prospettiva futura che prosegue la decisione, presa già da diversi anni, di spostare la residenza nel Ducato: «Qui a Parma – racconta – ho conosciuto la mia compagna, ho avuto la mia bambina che ora ha due anni e mezzo. Ho già cercata di portarla allo stadio alle partite del Parma. Bello vedere dopo tanti anni amici e tifosi che sono venuti a trovarmi qua, nonostante io non giochi più nel Parma da anni. Qua si sta bene: mi faceva piacere investire su Parma, perché ci ho lasciato il cuore. È bello fare qualcosa per la città».

Impossibile non chiedergli della squadra di mister Pecchia, fresca di promozione in Serie A: «Il Parma lo seguo sempre: è la squadra per cui tengo particolarmente, perché mi ha dato le maggiori soddisfazioni calcistiche. Mi fa piacere il percorso che ha fatto: si merita la Serie A. Secondo me, non avrà bisogno di cambiare tanto, perché in questi anni è riuscita a costruire: c’è un allenatore molto molto bravo. Io non ho mai giocato in Serie A, però tra la B e la A è dove c’è lo “scalino” maggiore: mi auguro che riesca a fare un campionato tranquillo». I Crociati hanno scelto, un po’ come Nocciolini, la strada della continuità, rinnovando il contratto al ds Pederzoli e a tanti giocatori: «È la strada giusta, ma ci vuole tempo. Una squadra giovane vuol subito vincere, ma non sempre è così facile. Invece si è visto che, col tempo e con l’allenatore giusto, i risultati arrivano. Secondo me – aggiunge – ci vuole un leader nello spogliatoio: come dicevo prima, lo scalino è importante. Avere giocatori che conoscono la categoria è fondamentale».

La sua ultima stagione si è divisa a metà fra il Giugliano (nel girone C di Serie C) fino al termine del 2023 e il Grosseto (Serie D girone E) da gennaio in poi, quando i motivi familiari imponevamo un riavvicinamento a casa: «Ho fatto una scelta per riavvicinarmi, perché la mia compagna e la mia bambina stavano da sole qua a Parma. Ho fatto questa scelta di scendere di categoria, di andare a Grosseto: abbiamo fatto i playoff e li abbiamo vinti. Ma ora il mio contratto finisce». Il momento, però, di appendere gli scarpini al chiodo è ancora molto lontano: il presente di Nocciolini sarà tra le pratiche per i noleggi e i campi da calcio: «Sono alla ricerca di un nuovo progetto che vada anche in linea con la possibilità di mantenere l’ufficio e che mi consenta di tornare a casa la sera e portare la bambina all’asilo la domenica mattina: queste sono le cose più belle che ci sono. Ora sono molto sereno, non ho ansia di trovare una nuova sistemazione, ma vorrei trovare una squadra che mi dia i giusti stimoli».

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