La metamorfosi del Parma: 6 punti in 4 giorni. In pochi ci credevano, eppure è successo. Il Parma sembra essersi trasformato dopo la sconfitta interna contro il Pescara di Zeman. Da allora il ruolino di marcia è stato rivoluzionato: 3-1 in casa con l’Entella e 3-0 allo Zaccheria. Ci vuole equilibrio, certo, quindi è inutile esaltarsi per due vittorie di fila. Ma di quersti tempi è oro colato, perché i risultati sono supportati dal bel gioco.
Una rinascita che coincide con la crescita generale di tutta la squadra, ma soprattutto di Roberto Insigne, sempre più uomo chiave negli schemi di D’Aversa, a partita in corsa o dall’inizio, come successo due giorni fa a Foggia. E il ragazzo napoletano, alla ricerca di una definitiva consacrazione dopo l’esperienza poco felice a Latina, sta ricambiando la fiducia alla grande: un assist e tre gol (nelle ultime due gare); quello del 2-0 a Foggia è un capolavoro. Sono arrivati i primi gol su azione, ma la vera specialità della casa sono i calci piazzati, quasi tutti orchestrati da Scozzarella e finalizzati dai difensori (Lucarelli 3, Gagliolo 2, Di Cesare 1): praticamente quasi il 50 per cento dei gol complessivi (13). Un dato che inorgoglisce Roberto D’Aversa, fino a qualche settimana fa sulla graticola dopo il misero bottino ottenuto a cavallo tra settembre e ottobre: 5 punti in 7 partite.
La strada intrapresa sembra quella giusta, domenica con l’Avellino un esame importante per capire se Lucarelli e soci hanno veramente intrapreso la strada giusta che porta in paradiso.