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Modena Parma 3 0 22a giornata Serie B 2023 2024 Leandro Chichizola e Fabio Pecchia

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Mercato Parma: tanti nomi per la porta. E Chichizola?

©Foto: Lorenzo Cattani

Mercato Parma: tanti nomi per la porta. E Chichizola?

Il ruolo portiere è uno dei rebus del Parma che sarà in Serie A. L’acquisto di un nuovo numero 1 da affiancare a Leandro Chichizola è certo: quel che ancora non si sa è la gerarchia che vorrà essere stabilita.

Nonostante un campionato vinto da protagonista (con 37 presenze su 38 e 33 gol incassati, ndr), Leandro Chichizola non può dirsi sicuro del posto da titolare nel primo Parma targato Pecchia in Serie A. L’argentino è un fedelissimo dell’allenatore di Formia, che lo stima e lo ritiene determinante (sarà anche imprescindibile?) ai fini del suo gioco per la sua completezza nei vari fondamentali: dai piedi alle mani passando alla capacità di lettura e le uscite “spericolate”. Ma le possibili partenze di Turk e Corvi e la carta d’identità non più verdissima del portiere di San Justo (34 anni compiuti il 27 marzo, ndr) lasciano spazio a riflessioni.

Infatti, sono molteplici i nomi fin qui emersi dopo il termine del campionato cadetto; qualcuno addirittura era stato fatto ancor prima del raggiungimento della matematica promozione in Serie A. Il riferimento è ad Andrea Fulignati, che si è distinto con il Catanzaro come uno dei migliori portieri dell’ultima edizione di Serie B: un profilo corrispondente all’identikit ricercato. Inoltre, il contratto inizialmente in scadenza al 30 giugno (prima del rinnovo annuale avvenuto di recente, ndr) era un dettaglio che avrebbe potuto far rizzare le antenne a tante società, Parma compreso. I primi rumors di mercato risalivano alla fine del mese di aprile, circa 20 giorni dopo alla monumentale prestazione del 29enne che permise ai calabresi di strappare uno 0-2 al “Tardini”: forse, però, tutto un po’ prematuro per pensare che il boarding emiliano stesse già intavolando una trattativa per un’incognita che, come l’attuale titolare dei gialloblù, non ha mai avuto occasione di fare veramente esperienza nella massima serie (se non per 810′ nel Palermo 2016/‘17).

Discorso totalmente diverso per gli altri candidati usciti dalla girandola di nomi che ha imperversato nelle ultime settimane. Emil Audero, fresco vincitore della Serie A con l’Inter nelle vesti da dodicesimo uomo, non verrà riscattato dalla società nerazzurra e difficilmente resterà alla corte della Sampdoria il prossimo anno. Così, dopo una stagione di transizione (6 presenze, di cui una in Champions League e una negli ottavi di Coppa Italia persi contro il Bologna), il portiere classe ’97 sarà oggetto di contesa tra quei club alla ricerca di un nuovo numero 1: la neopromossa Como sembra essere la più interessata. Contratto in scadenza nel 2026, la Sampdoria non si opporrà alla volontà del giocatore, indirizzata a tornare protagonista in Serie A.

Discorso totalmente diverso per Mattia Perin e Alessio Cragno. Il primo, dopo anni da comprimario nella Juventus, sta sondando le possibilità per tornare a essere un titolare indiscusso e i recenti movimenti di mercato della Vecchia Signora hanno fatto ben intendere che per lui il posto non è quello: l’operazione Di Gregorio dal Monza è solamente in attesa di essere ufficializzata e verosimilmente sarà l’«Uomo Digre» a prendere il posto dello storico portiere Wojciech Szczęsny. Il contratto in scadenza nel 2025, l’accordo di lasciarsi pacificamente con il club sabaudo e l’ingaggio da 1,2 milioni sono sicuramente fattori che ingolosiscono le società interessate, ma la trattativa non è delle più semplici. Chi invece ha bisogno di rilanciarsi è Alessio Cragno, scalato a secondo portiere nelle gerarchie di Monza, prima, e Sassuolo, poi: nemmeno l’esperienza in prestito ai neroverdi ha dato i risultati sperati con solamente 480′ all’attivo. Anzi: è uscito dal giro della Nazionale dopo anni da gioiellino assoluto. Un progetto che possa rimetterlo al centro (e Parma lo è) è la richiesta del portiere; affidabilità ed esperienza a certi livelli, costi non proibitivi sono i parametri ricercati dal club gialloblù. In ultima battuta radio mercato ha fatto anche il nome di Christos Mandas che sembra essere entrato in orbita Parma: ma il nome del portiere greco (9 presenze, 6 gol subiti in maglia Lazio) sicuramente più di prospettiva rispetto agli altri caldeggiati, non è così facilmente raggiungibile visto il contratto fino al 2028 con i biancocelesti con cui non è mai facile trattare.

Tra tutti i nomi prestigiosi, usciti dal calderone del mercato, sembra mancare quella caratteristica tanto cara a mister Pecchia: l’abilità con i piedi e la capacità di giocare fuori area per poter impostare dal basso la manovra o cercare velocemente gli esterni alti quando necessario. «Essere pronti quando serve è la cosa più difficile, mister Pecchia mi chiede di giocare alto e di aiutare in fase di possesso. Sicuramente non è facile essere il suo portiere»: così, a margine della vittoria contro lo Spezia del 13 aprile, parlava lo stesso Chichizola, a cui l’allenatore crociato ha sempre fatto richieste state chiare e precise. E proprio su questo si apre un dubbio: con l’importanza predominante dell’abilità con il pallone tra i piedi, quanti dei profili possono realmente svolgere con la stessa o maggiore qualità i compiti eseguiti da Leo?

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