Sarà un crocevia il 2024 per il Parma e per molti dei suoi calciatori. Uno in particolare: Dennis Man.
L’ala destra crociata in questa prima metà di campionato sembra aver raggiunto una piena maturità sportiva, dopo due stagioni tra alti e bassi. Le ottime prestazioni sul finire di dicembre lasciano ben presagire per i prossimi mesi e ora la piazza ducale si attende da lui un rendimento sempre sugli standard mostrati contro Ternana e Brescia (tanto per citare le prestazioni più recenti) anche per tutto l’arco del ritorno. Lo stesso Man se lo augura, anche perché la sua carriera, a 26 anni da compiere ad agosto, è arrivata ormai a un bivio: rimanere nell’ordinarietà, come se fosse un Clark Kent qualunque, oppure mettersi il mantello da supereroe e diventare Superman.
I numeri e le statistiche del ragazzo di Vladimirescu vanno verso la seconda opzione. Man ha chiuso il girone d’andata con un bottino di 8 gol e 4 assist in 15 presenze in Serie B – cui si aggiungono il passaggio vincente e le 2 marcature nei 3 gettoni raccolti in Coppa Italia –, uno score che lo avvicina sensibilmente alla sua miglior (mezza) stagione: nei primi sei mesi del 2020/2021, con la maglia dello Steaua Bucarest (o, meglio, FCSB), aveva segnato 14 gol e confezionato 6 assist in 18 presenze in SuperLiga, meritandosi la chiamata del Parma.
Ora Man, quarto giocatore più prezioso nella rosa dei gialloblù (dopo Bernabé, Benedyczak e Bonny) con un valore pari a 5,5 milioni di euro, vuole e deve consacrarsi. Il 2024 può essere l’anno della svolta, e almeno tre obiettivi lo stimolano. Il primo glielo impone proprio il suo rendimento realizzativo: pur non essendo una centravanti, ha scoperto anche di avere un certo feeling con la via del gol. Le 8 marcature – tutte di sinistro, tutte dentro l’area di rigore – nei 1035’ giocati in campionato non fanno ancora di lui un bomber tout court, ma di certo lo avvicinano sensibilmente alla vetta della classifica marcatori, dove a precederlo ci sono il trequartista sudtirolese Casiraghi (11, ma con 8 rigori) e il centravanti cremonese Coda (9). La montagna da scalare per diventare capocannoniere del campionato cadetto non è insormontabile, sopratutto se la media rispetto alle conclusioni (24 in tutto, di cui 18 nello specchia della porta) verrà affinata col passare delle giornate.
Ma il primo posto più importante da conquistare – e qui arriva il secondo sogno nel cassetto per il 2024 – è di certo quello con il Parma, che ha conquistato il titolo platonico di campione d’inverno ma che nella sua storia non ha mai alzato il trofeo da campionato della Serie B. Una promozione con i crociati ripagherebbe l’investimento oneroso fatto da Krause che, nel gennaio di tre anni fa, sborsò una cifra vicina agli 11 milioni di euro per un giocatore, all’epoca nemmeno 22enne, di respiro internazionale che si rivelò non ancora pronto a calarsi nell’era mentalità di chi doveva salvare la Serie A, dove ora ritornerebbe con maggiori consapevolezze.
Infine, se il Parma a fine stagione festeggerà il traguardo tanto desiderato, con tutto probabilità Man si sarà guadagnato maggiori chances per una maglia da titolare con la sua Romania che si è qualificata per Euro2024. La partecipazione alla kermesse continentale – per nulla scontata nella storia dei Tricolorii che, dagli anni 2000, hanno sempre giocato un Europeo sì e uno no –, che si svolgerà in Germanie, potrebbe essere per il 98 parmigiano lo step conclusivo da superare per poter uscire dal guscio e rendersi appetibile sul mercato internazionale.