Sabato c’è Rovigo-Viadana. Domenica, Rovigo-Parma. Cosa li unisce? La parola Delta. Nel secondo caso anteposto, nel primo posposto. Cosa li divide? Una palla. Nel primo caso ovale, nel secondo tonda. E la storia. Le sfide tra Rovigo e Parma hanno fatto la storia del rugby italiano, specialmente tra il 1950 e il 1960, ma da qualche anno sono assenti causa, principalmente, i problemi economici che hanno colpito la Rugby Parma prima, costretta a ripartire dalla serie C al termine della stagione 2009/10 (certo, per qualche anno la sfida tra le due città ovali ha coinvolto pure il GRAN poi il Granducato, solo una stagione) e i Crociati Rugby dopo. Simili problemi, ma di proporzioni ben più grandi e con riverbero giudiziario, hanno costretto il Parma (FC) a chiudere bottega e ripartire (1913) dalla serie D. Persa definitivamente, nel 2013, la sfida ovale tra le due città, ecco arrivare quella calcistica ma con palcoscenici decisamente diversi.
«Era un match clou nel rugby, fa davvero strano vederlo nel calcio e in serie D» non può che confermare Filippo Frati (nella foto, nella sua stagione da tecnico dei Crociati Rugby, ndr), alla sua terza stagione da allenatore del Rovigo ovale «Fosse stata a Parma … ma finita la mia partita torno a Noceto dalla mia famiglia». Rovigo è città che mastica rugby: nei bar, per le vie, si sente parlare di rugby, il resto è ai margini: «Della partita di domenica, nel bar dove vado, ad esempio, non ne ho ancora sentito parlare ma nemmeno in giro. Soltanto sui media, per ora». Solitamente, i rodigini invadono gli stadi delle squadre avversarie per seguire “i Bersaglieri” (ricordiamo la tribuna grande dell’allora denominato XXV Aprile stipata di tifosi rossoblu in occasione dell’ultima di regular season e dei playoff – stagione 2010/11 coi Crociati) questa volta l’invasione la subiranno da parte dei tifosi del Parma.
«A vedere la squadra di calcio, in genere, ci saranno cento-duecento persone; questa volta c’è il Parma, con la sua storia, e sarà un evento anche perché loro stanno andando bene e credo che lotteranno per i playoff fino alla fine; faranno il tutto esaurito» osserva Frati. E in effetti la società veneta si è già attivata per la prevendita. Sarebbe stato curioso invertire le parti: capita che si tolgano le porte da calcio per posizionare le H poiché è lo stadio da calcio, più capiente, che ospita il rugby; in questo caso avrebbero potuto togliere le H dal Battaglini e sostituirle con quelle da calcio. «Poteva essere un’idea – sorride il tecnico nocetano – ; non dico che lo avrebbero riempito ma ci sarebbe stato più spazio a disposizione».
E che Rovigo-Parma sia, dunque, anche se la storia di questa sfida pare destinata a vivere quanto un’effimera.